Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Come ho già fatto altre volte, raccolgo in questo articolo le opinioni che ho scritto sul forum Zagortenay riguardo alle ultime storie uscite, modificandole un po' per renderle fruibili anche per chi non è un abituale frequentatore del forum in questione e quindi magari non ha già letto i volumi di cui si parla o non conosce a menadito la storia di Zagor.
Stavolta è successa una cosa strana: ho trovato ad aleggiare tra le bozze del blog dei commenti su due storie scritti qualche mese fa, inseriti nel forum di cui sopra ma mai pubblicati qui! Li ho scritti e me ne sono dimenticato! Li pubblico quindi adesso, perché io non butto mai via niente.
Zagor n. 692, Zenith 743 - La banda degli assassini, di Burattini e Sedioli
Su questo fumetto ho fatto un'analisi approfondita nel numero 23 della fanzine Zagorianità. Qui mi limito quindi a un sunto: una storia della durata di un solo albo ma in cui Burattini riesce a fare stare tutti i difetti delle sue ultime sceneggiature. Scene inutilmente lunghe contrapposte ad altre troppo corte a cui non viene data la giusta enfasi; dialoghi surreali in cui i personaggi spiegano quello che stanno facendo o che hanno appena fatto, in caso che il lettore sia così stupido da non capire quello che vede; ripetizioni inutili; insomma uno scempio in cui si salva solo la lunga scena d'azione e i disegni che comunque si attestano non oltre la sufficienza.
L'impressione che ne ho ricavato è che l'autore si sia trovato nella necessità di scrivere una storia riempitiva e l'abbia tirata giù di getto, senza credere nemmeno lui in quello che stava scrivendo e tralasciando di usare semplici accorgimenti che avrebbero permesso di ottenere una storia decisamente più piacevole da leggere pur mantenendo la stessa, identica trama. Ho aspettative ben diverse da un autore che negli anni ha saputo regalarci storie ed emozioni di tutt'altro livello. Spero che si sia trattato solo di un inciampo dovuto alla fretta, e che qualcuno in Bonelli si renda conto che la qualità fa vendere più della quantità.
Speciale Zagor n. 36 - I predoni del nord, di Rauch e Di Vitto
Un'idea classica per una storia western classica, un canovaccio già visto in molti film, soprattutto prima dell'ondata revisionista rispetto alla visione degli indiani come spietati selvaggi iniziata con film come Piccolo grande uomo o Soldato blu. Abbiamo quindi donne (rigorosamente bionde) rapite da indiani cattivissimi e un bianco cresciuto dagli indiani che si comporta quasi come una belva. Non è però un western ignorante a base di agguati e sparatorie, se da parte degli indiani le sfumature sono poche dalla parte dei compagni di Zagor c'è un approfondimento non indifferente.
La storia scorre liscia con un gran ritmo, con interessanti colpi di scena e personaggi ben fatti, Bogan in particolare, sempre in bilico tra bene e male. Zagor risulta addirittura messo un po' in secondo piano rispetto agli altri, e in questo caso è un bene per poter lasciare spazio alle storie e ai sentimenti degli altri personaggi.
Disegni un pò sotto la media, questa storia avrebbe meritato delle matite un po' più curate.
Storia che non va sicuramente inserita tra le migliori, ma una piacevole lettura. Dovrebbe essere questa, la norma.
Zagor n 700: La foresta dei destini incrociati, di Giusfredi e Piccinelli. Colori di GFB Comics.
Titolo non presente in copertina per il settecentesimo volume di Zagor, tutto a colori come vuole la tradizione.
Questa storia, scritta dal recente acquisto Giorgio Giusfredi, mi è piaciuta molto. Riesce sia a essere un numero celebrativo, con rimandi alle primissime avventure di Zagor, sia a raccontare una storia nuova e interessante. Un'ottima prova per l'autore, quindi, di tutt'altro livello rispetto al dimenticabile speciale di Tex di cui abbiamo parlato la volta scorsa. Anche il mascherone dello stregone indiano è decisamente più bello e in linea con le vere maschere usate da molte tribù indiane rispetto a quella da manga di quella storia.
Parliamo dei disegni, prima di andare sotto spoiler per la trama:
ottimi come sempre i disegni di Piccinelli, che appare sempre più a suo agio all'interno dei fumetti che per le copertine, sempre un po' troppo statiche e da fumetto supereroistico americano. Solo gradevole il colore, in linea con la tradizione dei numeri cento quindi eccessivamente piatto, abbiamo visto colorazioni decisamente migliori ad esempio nella miniserie Zagor - Le origini.
E ora SPOILER:
Il fumetto gioca sul fatto che, per come è strutturata la saga zagoriana, un incantesimo di invecchiamento precoce potrebbe davvero colpire Zagor. Fosse successo a Tex non ci avrebbe creduto nessuno nemmeno per un istante.
Invece grazie a questo quando arriva la rivelazione, pur non essendo del tutto imprevedibile, è comunque una gradita sopresa, un modo intelligente di risolvere la cosa e anche di presentare un personaggio patetico e drammatico, insieme a dei cattivi interessanti e a un alleato inaspettato. Il personaggio di Bullsnake è uno di quei personaggi duri ma giusti, non un alleato di Zagor "perché sì" in conseguenza alla fama dello stesso, ma uno che ha a cuore il suo popolo e non esita a schierarsi contro chi credeva un alleato e a fianco di chi prima era un nemico se questo porterà il bene per la sua gente.
Avercene di più di storie di questo livello.
Il Moro
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- Le mie "opinioni in pillole" sulle storie di Zagor
Le mie fanfiction (gratuite) su Zagor:
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- Zagor: attacco a Darkwood. Recensione di un videogioco che non esiste
- Supermike: Una notte a New York
- Supermike contro Il Tessitore (storia a bivi)
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Tutti i miei articoli su Zagor
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