Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Questo commento è già apparso nel forum zagotenay, lo ripropongo anche qui.
Una storia richiesta a gran voce da moltissimi lettori appassionati di entrambi i fumetti, una richiesta reiterata da molti anni ormai. Una storia attesissima fin dal momento dell'annuncio. Una storia che tutti i fan aspettano da sempre!
Beh, non tutti. Io sono sempre stato tendenzialmente contrario: troppo grande il timore di una "boiata". Cioè, stiamo parlando di Tex e Zagor, che non sono solo due tra i più grandi miti del fumetto italiano, ma soprattutto sono i fumetti che fin dall'infanzia hanno accompagnato la mia crescita e la mia vita.
Chiaro che, con queste premesse, uno si fa delle aspettative. Aspettative che, lo sappiamo tutti, è quasi impossibile riuscire a soddisfare, perché quale storia potrà mai essere abbastanza "epica" per giustificare il coinvolgimento di questi due? Come si potrà riuscire a bilanciare i caratteri due due personaggi comunque abbastanza simili? Come si potrà rendere ogni riga di dialogo tra i due una pietra miliare del fumetto come sarebbe giusto che fosse?
Io, nel mio piccolo, ci ho perfino provato, scrivendo una fanfiction su Tex e Zagor, dove però non si incontrano. Il Tex che ho usato io è quello maturo, quello classico, e Zagor quello nel fiore degli anni, infatti le vicende che racconto, seppur intrecciate, non sono contemporanee (e, no, neanche la mia storia è lontanamente abbastanza epica).
La nascita della collana Tex Willer, con le avventure di Tex da giovane, ha però accorciato il divario temporale tra i due personaggi, del quale Boselli ha saputo approfittare usando proprio questa versione giovane di Tex e facendole incontrare una versione più anziana di Zagor.
Chiaro che, in questo modo, i due personaggi non sono "proprio" quelli dei quali leggiamo le avventure fin da bambini. Tex è più scavezzacollo, ironico e irrispettoso rispetto alla sua controparte matura, mentre Zagor, seppur ancora in forma smagliante, appare più riflessivo e malinconico.
Boselli ha fatto un buon lavoro con questa storia, riuscendo a realizzare un prodotto dignitoso, con una storia interessante. Certo, non è la storia EPICA che uno avrebbe voluto da un incontro tra Tex e Zagor. Per dire, non vale un solo albo della storia che l'ha preceduta, Fratelli di sangue. Se quindi è vero che delude chi sperava in qualcosa di davvero adatto all'importanza dell'evento, è pure vero che fa anche una bella sorpresa a quelli che temevano il disastro.
Si nota un intreccio in realtà semplice semplice, ma lo stesso troppo complesso per l'esiguo numero di pagine a disposizione, cosa che ormai sembra la norma per Zagor. Soprattutto nella parte iniziale abbiamo lunghissimi dialoghi abbastanza pesanti da leggere, e un po' troppi personaggi in gioco e divagazioni. Tutta roba a cui Boselli ci ha abbondantemente abituato. Il che se vogliamo è strano: hai già da barcamenarti con due personaggi di tale spessore, devi proprio infilarcene altri? Comunque non sono poi così tanti rispetto ad altri elenchi telefonici boselliani, come quelli che compaiono in molte storie di Dampyr.
Anche tutto il dramma dei comanche che vengono deportati non ha lo spazio che un evento del genere meriterebbe, risultando quasi una vicenda sullo sfondo. Una tematica così importante avrebbe meritato una storia lunga almeno il doppio per dare il giusto spazio a tutto e gestire meglio i personaggi.
Quanto all'interazione tra i due, la scazzottata è stata messa perché tutti aspettavano solo quella, ma almeno il pretesto è decente. Da tifoso di Zagor, avrei preferito che lasciasse qualche segno in più in faccia a quel giovinastro, ma va bene lo stesso.
Capisco come Zagor intraveda in Tex la futura grandezza, e come Tex, pur rimanendo scettico su quel pazzoide in costume, arrivi a tributargli il giusto rispetto. Anche questo, però. è trattato in modo un po' troppo veloce, e si ha la sensazione che avvenga perché deve essere così anche se la storia raccontata non lo giustifica appieno. Né Zagor né tex "fanno" davvero qualcosa che possa impressionare l'altro prima che si formino i loro giudizi.
Non male il dialogo dove confrontano i loro modi diversi di prendere decisioni, e da cui esce tutta la superiorità morale dell'anziano Zagor (ve l'ho già detto per chi tifo, no?). Peccato comunque che alla lunga abbia ragione Tex, perché davvero, lui non ha sbagliato MAI!
Molto forzata l'introduzione della profezia fatta a Zagor (se non sbaglio nell'albo Segnali di fumo, del 1995). Cioè, solo dal fatto che Tex è amico degli Apache l'ha collegato direttamente ai Navajos e alla profezia, perché vivono vicino agli Apache? L'età ha forse aumentato i suoi poteri di preveggenza (che in effetti ha più volte dimostrato di possedere)? Questo si riflette anche nella lagnosa lettera finale. Da Zagor mi potrei anche aspettare parole come quelle, ma non avrebbe mai avuto problemi a dirgliele in faccia.
Splendidi i disegni di Piccinelli, è stato scelto l'uomo giusto per il lavoro. Splendidi e in assurdo contrasto con la pessima copertina, probabilmente la peggiore di tutta la serie Tex Willer, decisamente inadatta all'importanza dell'incontro (ma sospetto una prossima edizione in volume con copertina diversa). Certo, il top l'avremmo raggiunto con Carlo Raffaele Marcello che disegnava entrambi con incredibile maestria, ancora mi dispero per la sua perdita. Piccinelli, nonostante il suo lavoro come copertinista su Zagor, sembra cavarsela meglio con Tex e le sue atmosfere che con lo spirito con la scure.
Nella mia copia ho trovato diverse pagine "sbavate", con macchie di inchiostro qua e là che non impediscono la lettura ma danno fastidio. Da quello che leggo è un problema comune, non so se a tutte le copie comunque a molte. Vista l'importanza dell'evento, si poteva fare un po' più di attenzione.
Insomma una storia buona, non come avremmo sperato, meglio di come avevamo temuto.
Superiore forse ad altri team-up bonelliani, come quelli tra Dragonero e Zagor o tra Dylan Dog e Martin Mystere, ma non si avvicina nemmeno a quello che secondo me è uno dei migliori team-up di sempre e non solo in Bonelli, quello tra Nathan Never e Martin Mystere.
Il Moro
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Le mie fanfiction (gratuite) su Zagor:
- Tex - Zagor: La valle nascosta
- Zagor: attacco a Darkwood. Recensione di un videogioco che non esiste
- Supermike: Una notte a New York
- Supermike contro Il Tessitore (storia a bivi)
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Io ho apprezzato questo team-up, forse hai ragione sul fatto che hanno inserito troppi personaggi ad un certo punto, ma è stata piacevole da leggere.. e poi il finale è aperto secondo me ad altri incontri. Anche la mia copia aveva "sbavature", peccato!
RispondiEliminaEh vedi, devono esserne usciti un bel po' macchiati così...
EliminaA pagina 20 mi sono addormentato... Di epico questa Bosellata ha solo l'inutilità.
RispondiEliminaSe fosse stato un fumetto americano, avrebbero aggiunto un "versus" tra i due nomi (giustificando la forzata scazzottata).
RispondiEliminaÈ un bene che siano stati attenti alla collocazione temporale, senza metterli lì a cazzo, magari con una scusa fantascientifica di un grotta che porta avanti o indietro nel tempo 😆
A me non fanno impazzire questi crossover ma già che siano da sufficienza o semplice e piacevole intrattenimento, è un traguardo.
Però quello tra Dylan e Martin, il primo, mi è piaciuto tantissimo. Sarà che amo treni e metropolitane e che l'ho letto quando conoscevo poco il primo e zero il secondo (ancora oggi, dopo più di 20 anni, non ho letto ancora nulla).
Sì perché quello che conta di più è vederli scontrarsi, è il classico "è più forte Hulk o Superman?". 😅
EliminaLa serie sul giovane è Tex è stata il giusto viatico per questo incontro, oltre ad essere una delle serie migliori della Bonelli attuale.
Anche io non amo i crossover, ma posso dire di aver letto di molto peggio.
Io non ho mai sopportato Dylan Dog, quindi è difficile che mi piacciano i crossover in cui compare... ma nell'ultimo con Martin Mystere compare anche Zagor!
Sai che ce l'ho da parte ma me lo dimentico sempre? Questo la dice molto sulla voglia che ho di leggere questo "storico incontro", e anzi dopo averti letto credo che mi piacerà più la tua recensione che l'albo in sé. Mi sa che rimando all'anno prossimo :-P
RispondiEliminaConosco troppo poco Zagor e non sopporto il giovane Tex di Boselli, quindi per me sarebbe un incontro fra due personaggi sconosciuti...
Beh di Zagor direi che hai già letto abbastanza storie da inquadrare il personaggio... Il giovane Tex a me piace abbastanza, meno antipatico della sua versione infallibile adulta!
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