giovedì 16 gennaio 2020

Bird box (La morte avrà i tuoi occhi) di Josh Malerman, e il film di Netflix tratto dal libro

bird box recensione
Salve a tutti, È il moro che vi parla!

Iniziamo dicendo che al momento in cui scrivo queste righe non ho ancora visto il film di Netflix tratto da questo libro. Ma lo guarderò prima della conclusione del post!

Io ho fruito di questo romanzo nella versione audiolibro, scaricabile da Audible di Amazon. Il libro è gratuito a fronte dell'abbonamento ad Audible che costa 10 euro al mese.

Bird Box, scritto da Josh Malerman e pubblicato nel 2014, è stato pubblicato per la prima volta in Italia nel 2015 con il demenziale titolo La morte avrà i tuoi occhi e la copertina che vedete a fianco. Perché il Malvagio Consiglio Dei Titoli Italiani(™) non dorme mai. Per fortuna la nuova edizione, uscita in occasione della distribuzione del film su Netflix, ha ripristinato il titolo originale. Purtroppo la copertina, che vedete più sotto, altro non è che la locandina del film.

Bird Box è un libro di fantascienza apocalittica. Anzi, solo apocalittico, visto che non c'è niente di fantascientifico, ma di solito le storie apocalittiche si fanno rientrare nella fantascienza lo stesso.
Di punto in bianco, il mondo viene invaso da misteriose creature che fanno impazzire chiunque le veda. Basta uno sguardo e la vittima diviene folle e violenta per qualche minuto, per poi suicidarsi. Non si sa cosa succeda se una delle creature ti tocca, forse non è nemmeno possibile.
Si parla quindi di sopravvivere in un mondo dove non si possono più aprire gli occhi all'esterno della propria casa, la quale deve avere tutte le finestre oscurate.
La protagonista, incinta, si aggrega a un piccolo gruppo di persone che cerca di sopravvivere in una casa nemmeno tanto grande, con un po' di provviste in cantina e un pozzo sul retro.
Il libro si svolge su due piani temporali, che più avanti diventano tre:
la vita all'interno della casa, con le rare spedizioni all'esterno per prendere acqua e viveri, e con le cupe dinamiche che ovviamente si creano in un gruppo di persone costretto a convivere in un ambiente chiuso, nei primi mesi della crisi:
quattro anni dopo, l'allucinante viaggio sul fiume della donna, unica sopravvissuta, con i suoi due bambini (non è uno spoiler, lo dice subito all'inizio del libro), verso una nuova flebile speranza;
e anche alcuni momenti nella vita della protagonista da sola con i bambini dopo che gli altri sono tutti morti, ma ancora nella casa.

bird box recensione


Leggendo questo libro si ha l'impressione di avere di fronte uno di quei film horror a bassissimo budget: una sola location chiusa, pochissimi attori, nessun effetto speciale e tutto l'orrore affidato all'aspettativa e alla situazione, con la trama basata soprattutto sugli attriti tra i personaggi.
La vicenda viene vista esclusivamente tramite gli occhi della protagonista, una persona assolutamente normale, quindi non abbiamo idea di cosa faccia ad esempio l'esercito né di cosa succede in qualsiasi altra parte del mondo che non sia all'interno della casa e gli immediati dintorni.
Molto bravo l'autore a mantenere alto il livello di angoscia costante, la sensazione di inadeguatezza di queste persone alle prese con un pericolo molto più grande di loro, in un mondo in cui qualsiasi piccolo problema diventa una difficoltà insormontabile.
Certo, il fatto che sai già dall'inizio che tutti gli altri abitanti della casa sono morti è quasi uno spoiler all'interno della storia stessa, che ti lascia solo con la curiosità di sapere come è successo ma ti impedisce di appassionarti ai personaggi e alle loro vicende: tanto sai già che muoiono tutti!

bird box recensione


Tutto il libro è scritto con uno stile deprimente e oppressivo, giustamente, e la lettrice (Elisa Giorgio) non fa che enfatizzare questo aspetto.
Quando si parla di un audiolibro, come ho già detto in passato, la bravura del lettore/lettrice può essere un valore aggiunto o una palla al piede.
In questo caso, la lettrice fa uno splendido lavoro, rendendo alla perfezione le voci e i caratteri dei vari personaggi coinvolti, e dando a tutta la lettura un tono cupo e deprimente... A volte pure troppo, infatti ci sono stati dei momenti in cui non ho avuto voglia di ascoltare il libro perché troppo cupo!

Insomma un audiolibro di alto livello. Alcune lungaggini nello sviluppo della storia e approfondimenti evitabili forse me lo avrebbero fatto piacere di meno se l'avessi letto da me, ma l'ottimo lavoro della lettrice da, come al solito, una marcia in più al tutto.

Il libro, o forse soltanto la situazione che racconta, mi ha colpito al punto che ho continuato a pensarci per un po' anche dopo averlo finito. Mi piacerebbe ad esempio sapere che cosa succede nel resto del mondo, che cosa fanno i militari, in particolar modo. Mi viene da pensare a come l'umanità si potrebbe riorganizzare in questo "Mondo nuovo", come viene più volte chiamato. Immagino ad esempio un sistema che permette di tradurre le immagini in presa diretta in pixel, o in vettori, comunque immagini ultra stilizzate, nello stile dei videogiochi a 8 bit. La vista delle creature avrebbe effetto anche se depotenziata in questo modo? Se funzionasse, si potrebbe usare il sistema per creare un'app per smartphone, e inserire gli stessi in quegli accrocchi di cartone che li trasformano in visori VR...
Anche se Josh Malerman ha annunciato che sta per vedere la luce il sequel del romanzo, ambientato 8 anni dopo la fine del primo, scritto grazie al successo del film, mi sembra difficile che voglia rispondere a queste mie domande, visto che il nuovo romanzo s'intitolerà Malorie e quindi sarà ancora incentrato sulle vicende della stessa protagonista.
Comunque, quando un romanzo rimane a decantare in testa per tanto tempo, vuol dire che male non può essere no?


bird box recensione

E ora, dopo aver scritto le righe precedenti, ho visto pure il film, quindi parliamone.
Bird Box, uscito nel 2018, diretto dalla danese Susanne Bier, sceneggiato da Eric Heisser che ricordiamo per le sceneggiature del remake di Nightmare e di Arrival, con Sandra Bullock nel ruolo di protagonista.

All'uscita il film ha fatto parlare di sé per motivi del tutto slegati dalla qualità dello steso: ha infatti iniziato a girare in rete (principalmente in America, presumo, qui non ne ho visti) una gran quantità di "meme" legati a esso, tutti abbastanza penosi. Per dire, molti prevedono uno che si toglie la benda quando il mostro gli dice di essere Beyoncé, o di avere le ciambelle gratis, o stupidaggini del genere. Ne giravano talmente tanti che molti hanno sospettato che fosse Netflix stessa a metterli in giro per fare pubblicità al film.

bird box meme
Questo è uno dei migliori che ho trovato. Pensa gli altri.
C'è poi stato per un breve periodo il fenomeno del "#BirdBoxChallenge", cioè svolgere attività quotidiane bendati come i protagonisti del film, e chiaramente filmarle e postarle su qualche social. Qualcuno ovviamente si è fatto male, tanto che perfino l'account Twitter di Netflix ha pubblicato un appello a smetterla. Tutta pubblicità anche quella, magari spinta da Netflix stessa?
Sia come sia, da ciò si evince che la gente è scema. Messo in chiaro questo fatto, si può tornare a parlare dell'opera in questione.

La trama del film ha diverse differenze con il libro, ed è diverso anche l'andamento generale.
A parte i nomi, ci sono alcuni personaggi diversi da quelli originali, ma soprattutto tutto succede molto più in fretta. E' un'apocalisse rapida, improvvisa, laddove il libro si prendeva tutto il tempo di far salire l'angoscia.
Ma tutto avviene molto più in fretta, non solo il disastro. Di conseguenza molte scene ne escono depotenziate, quasi banalizzate.
Qui serve un piccolo spoiler, nel quale comunque cercherò di non rivelare troppo.


bird box recensione


Ora, io non sono uno di quelli secondo cui il film deve essere fedele il più possibile al libro. Diamine, sono uno dei quattro a cui è piaciuto Io sono Leggenda (ma solo col finale alternativo, che quello uscito al cinema faceva cagare e basta). Ma in questo caso il film risulta essere niente altro che un ennesimo film horror apocalittico, da inserire nel filone degli altri mille simili.
Senza tenere conto del libro, il film è abbastanza dimenticabile. Facendo invece un confronto, si nota, che, oltre ad essere decisamente inferiore, il film tradisce anche buona parte dello spirito del libro, basato molto di più sulla sopravvivenza, sulla paura dell'ignoto e, soprattutto, sulla disperazione.

Il Moro

2 commenti:

  1. Oh che bel consiglio per il prossimo audiolibro da sentire in macchina ^_^
    Già per il genere "Apocalisse sensitiva" sono uscite due storie in cui se emetti un suono i mostri ti uccidono, qui non devi guardare: aspetto quella in cui non devi toccare nulla! :-D Cinque soggetti sono assicurati, in questo filone...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Finché non arriveremo in quella in cui non bisogna leccare nulla... XD

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
;