Poco tempo fa un articolo a riguardo mi ha fatto ricordare di avere questo fumetto sepolto in libreria, e decidere finalmente di tirarlo fuori. Beh, posso dire che il buon Cassidy mi ha dato un ottimo suggerimento.
Grant Morrison è uno che non so mai come prendere. Il suo arco narrativo su Batman Batman R.I.P. mi ha lasciato totalmente indifferente, Crisi Finale è l'unica Crisi della DC che non mi ha fatto venire voglia di buttare i fumetti nella stufa ma ciò non vuol dire che mi sia piaciuta, e sono l'unico sul pianeta a cui non sia piaciuto granché nemmeno All Star Superman. Non mi è dispiaciuto invece il folle The Filth, e credo che Arkham Asylum sia tutt'ora una delle più belle storie di Batman (anche se buona parte del merito è da dare ai fantastici disegni di Dave McKean).
Beh, pur nella sua brevità e semplicità, questa Noi3 (We3 in originale, l'acronimo Nuovo Organismo Ibrido è stato introdotto nella traduzione) balza subito al secondo posto delle mie storie preferite dello scozzese pazzo dopo l'ultima citata.
Si parla di tre animali, un cane, un gatto e un coniglio, trasformati in cyborg e usati come armi. Questi tre "supersoldati" sono utilissimi in missioni di infiltrazione e assassinio (come quella d'apertura, che vede la pessima fine di un boss della droga) e permettono di risparmiare vite umane. Ma vengono già considerati "obsoleti"dai loro padroni militari, che decidono di "pensionarli"... definitivamente.
La storia in sè non è particolarmente originale: alla fine è la classica rielaborazione del mito di Frankenstein, con il mostro in fuga braccato dagli uomini, mostro che vorrebbe solo essere lasciato in pace.
E' facile però affezionarsi a questi assassini pucciosi, anche quando accumulano cadaveri su cadaveri di soldati con famiglie a carico che fanno solo il loro lavoro. Oltre a tonnellate di armi è stata data loro anche una limitata capacità di esprimersi, e quelle quattro parole che dicono sono più che sufficienti non solo a caratterizzarli, ma anche farli amare.
Ma la vera forza di questo breve fumetto (tre albetti, come tre sono i protagonisti, un solo volume in Italia) sono i disegni.
Non solo per l'innegabile maestria di Frank Quitely, ma anche per la scelta della costruzione delle tavole. Tavole a dir poco sorprendenti, altro che la griglia bonelliana. Abbiamo tavole con sedici vignette perfettamente ordinate a mostrare le varie visuali da diverse telecamere di sicurezza, e altre con ancora più vignette sparse in giro per la pagina per far vedere gli effetti delle decine di colpi sparati contemporaneamente dai teneri cucciolotti, quella a dir poco incredibile del gatto in azione... Questo sì che è un uso espressivo del mezzo narrativo.
Questa, dico. |
Insomma, un gran bel fumetto che si legge in fretta, un po' caro ma non sono soldi spesi male.
Un solo appunto, Morrison e Quitely: quando i gatti stanno per attaccare i loro occhi si allargano, non si restringono!
Il Moro
L'abbiamo beccato!
RispondiEliminaBeh, da avere anche solo per l'anarchia della narrazione tecnica :D
RispondiEliminaMoz-
Merita!
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