
Lo schiaccianoci e i quattro regni è un film della Disney che è passato stranamente in sordina, ma che secondo me merita una visione (una sola).
Non che alla Disney abbiano bisogno di altri soldi oltre a quelli che già diamo loro, intendiamoci.
Non è un film eccezionale, perché soffre di una sorta di dualità: ci sono alcune cose che sono niente di che e altre che sono invece notevoli.
La trama è una di quelle cose che non sono niente di che. Trita e ritrita, già vista mille volte in produzioni simili. In questo caso c'è la ragazza che deve imparare ad accettare la morte della madre, e scopre che essa era regina di una sorta di regno fatato.
La modalità di accesso a questo regno grida forte "Narnia", così come anche altri particolari sparsi qua e là, tanto da farci capire che l'opera di C. S. Lewis è stata tenuta, diciamo, in forte considerazione.
Anche a livello di scrittura c'è qualcosa che non va, tipo i due personaggi che dovrebbero essere le macchiette comiche ma stonano e non fanno ridere, o il modo in cui la vera natura di questo regno fatato viene rivelata, buttata lì come se niente fosse durante una normale conversazione.
E poi c'è la strana questione dei neri, nel senso di persone di colore: è ambientato direi nella seconda metà dell'800, un periodo in cui un nero in Europa, se gli andava bene, al massimo poteva fare il lavapiatti. I neri che si vedono in questo film, Morgan Freeman su tutti, sembrano stonati nella loro parte, figli di un politically correct tirato all'eccesso.
Di contro c'è un comparto visivo assolutamente splendido unito a un sapiente uso delle musiche, realizzate riprendendo quelle del balletto Lo schiaccianoci.
Le scenografie sono fatte tutte in CGI, e spesso si vede. Ciò non toglie che siano splendide, surreali, poetiche, una vera gioia per gli occhi. Ogni fotogramma, anche nei momenti di minore importanza, è realizzato con la passione di un pittore per la sua opera. Una direzione artistica che rende ogni fotogramma lo sfondo perfetto per una fiaba. A ciò aggiungiamo bellissimi costumi e una fantastica scena di balletto classico.
Se non fosse per la CGI che ogni tanto zoppica un po', potrei dire che è il film più bello visivamente che vedo da un bel pezzo.
Da vedere una volta, giusto per le belle immagini in computer grafica. Una volta poi basta.
Il Moro
All'inizio ho pensato: ma quante birre avrà bevuto? :D
RispondiEliminaComunque dubbioso se vedere o meno, più propenso per il no..
La birra qui non manca mai!
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