Il Nintendo DS che i miei bravi ex - colleghi mi hanno regalato è LA console dei jrpg, per la maggior parte in due dimensioni alla "moda di una volta". Tra tutti, questo Radiant Historia è uno di quelli che ha ricevuto più consensi da parte della stampa specializzata. Quindi andate pure a leggervi una di quelle recensioni, ciao e grazie....
NO, cosa fate, rimanete dove siete che se no cosa scrivo a fare.
Continuiamo dopo il salto, va'.
Radiant Historia è un classico jrpg a due dimensioni con grafica in stile super Nintendo, tipo i primi 6 Final Fantasy, per dire. Classica la visuale dall'alto, classica l'ambientazione fantasy da medioevo europeo (pure troppo, per essere giapponese), classici i personaggi (il protagonista è il solito bel tenebroso taciturno e con qualche avvenimento tragico alle spalle). La storia narra della guerra tra Alistel, il paese per cui combatte Stocke, e Granorg, dominato da una perfida regina. Anche quelli che dovrebbero essere alleati di Alistel, però, sembrano avere piani personali ed essere pronti a tradire la loro causa per il tornaconto personale.
Cosa spinge i recensori a dargli questi voti così alti?
L'originalità della storia sta nelle Cronache Bianche, un libro magico di cui il protagonista Stocke entra in possesso. Le pagine del libro si riempiono man mano che la storia avanza, e Stocke, rileggendone una, può tornare indietro nel tempo fino a quel momento, e magari prendere una decisione diversa che cambierà il corso della storia.
Parrebbe una figata, ma in realtà c'è solo una decisione che scinderà la storia in due tronconi, la prima, quando dovremo scegliere se rimanere nei servizi segreti o entrare nell'esercito. Per tutte le successive la scelta sbagliata porterà semplicemente a un bad ending.
Potremo comunque saltellare a piacimento su e giù per la linea temporale o da una all'altra, cosa che più di una volta si renderà necessaria, quando per avanzare in una linea temporale ci servirà un'abilità che potremo apprendere solo nell'altra.
Rappresentazione delle due linee temporali |
Facciamo che ci beviamo su. |
Il sistema di combattimento, seppur originale, spinge a utilizzare sempre le stesse tecniche. I nemici sono disposti su una griglia 3x3, e con apposite mosse si possono spingere tutti sulla stessa casella in modo da beccarne tanti con un colpo solo. Inutile dire che si finiscono per usare il più possibile le mosse che permettono questo tipo di combo, a discapito delle magie o di altre cose magari più spettacolari.
Di contro, c'è da dire che bisogna ragionare un attimo di più del solito durante i combattimenti, per riuscire a raggiungere il massimo risultato con il minimo numero di mosse, aggiungendo una interessante componente strategica.
Qua si intuisce la griglia. |
Una nota positiva è l'ottimo aspetto tecnico. La grafica sarà pure "alla moda di una volta" ma è davvero ben fatta, ma soprattutto le musiche sono splendide ed evocative, tra le migliori mai sentite (almeno da me) su un Nintendo DS.
Anche lui ha generato i suoi bravi cosplayers. |
L'impressione è che molti giochi per la piccola console della Nintendo vogliano posizionarsi a metà strada tra i giochi "veri" e i casual games dei cellulari.
Ecco quindi che abbiamo un gioco per alcuni versi ottimo, per altri poco profondo. Per questo direi che sarà pure il migliore, o uno dei migliori, tra i jrpg nativi del Nintendo DS, ma non regge il confronto con le conversioni dei vecchi capolavori del SNES, come Chrono Trigger o Final Fantasy IV (che gode addirittura di una grafica completamente rinnovata), con i quali è impossibile non confrontarlo, né con quelli di concezione più moderna, come il già citato e osannato su questo blog The World Ends Whit You.
Comunque, nella mia personale classifica dei JRPG, si piazza a una posizione non da disprezzare. Classifica che
Il Moro
Avevo la possibilità di prenderlo, ma infine non l'ho fatto.
RispondiEliminaCredo che me lo procurerò a questo punto.