Il videogioco stavolta non è per PC ma per Nintendo DS, anche se ne è recentemente uscita una versione per dispositivi Apple dal titolo The world ends with you: Solo remix.
Si tratta di un jrpg, ma si differenza di parecchio dai vari final Fantasy o Dragon Quest. La prima differenza che salta all'occhio è l'ambientazione: il protagonista, Neku, si sveglia d'improvviso a Shibuya, il più vivace dei quartieri di Tokyo, pieno di negozi e scintillante di megaschermi, percorso ad ogni ora da centinaia di giovani vestiti nei modi più disparati secondo le mille bizzarre mode del Giappone.
Peccato che non abbia la minima idea di come c'è arrivato. Nè di nient'altro che riguardi il suo passato. E che scopra di essere in grado di leggere i pensieri delle persone. Persone che, a quanto pare, non possono vederlo.
Presto verrà assalito da strani esseri, in parte animali in parte... tatuaggi (!), e scoprirà di essere finito in un folle, surreale "gioco" giocato da personaggi chiamati Reaper.
Dovrà quindi darsi da fare per capire cosa ci si aspetta da lui, e per recuperare la sua memoria, oltre a imparare a interagire con gli altri (su questo ci torniamo).
Uno dei primi boss. |
Non vado oltre con la trama perché è abbastanza complessa e pregna di colpi di scena che è giusto scoprire giocando.
Shibuya è resa con uno stile particolare, surreale, schizzato, distorto (tutto in 2D), come se l'osservatore fosse sotto acido. Ed è davvero un quartiere vivo, vitale, pieno di persone che passano vivendo la loro vita frenetica, con la testa immersa nei loro problemi.
Anche la colonna sonora che ci accompagnerà sarà composta di canzoni moderne, completamente cantate, di genere hip-hop, fantastiche (a me non piace il genere, ma non credo che sul DS si possa trovare di meglio). Inoltre, sono presumibilmente le stesse che Neku ascolta nelle cuffie che porta permantemente, per isolarsi dal resto del mondo, e questo ci aiuta ancora di più a immedesimarci nel protagonista.
Approfondiamo un momento questo aspetto.
Un paio di esempi dei dialoghi. |
Il riferimento, posso presumere, è a un problema molto diffuso tra gli adolescenti giapponesi: il fenomeno dell'Hikikomori.
I ragazzi hikikomori rifiutano il contatto con gli altri, isolandosi socialmente, abbandonando la scuola e arrivando anche a chiudersi nella propria stanza, rifiutando a volte anche il contatto con la famiglia. Sembra che sia una sorta di ribellione alla cultura e alla società imperante in Giappone, una ribellione giovanile che invece di sfogarsi con gesti eclatanti provoca una chiusura in se stessi. Gli Hikikomori si isolano dedicandosi quasi completamente a passatempi che qui sarebbero definiti "da nerd", come i fumetti e i giochi online, ed è difficile per loro uscirne in quanto spesso subentra una sorta di autocompiacimento, come se così facendo riuscissero a sentirsi superiori alla massa.
Si parla di qualcosa come 700.000 casi in Giappone, e il fenomeno ha una certa diffusione anche nel resto del mondo.
Da distinguere da un fenomeno simile e forse più diffuso in occidente, la dipendenza da giochi online, che non ha dietro nessuna ribellione sociale, ma è solo un'altra droga.
Lo Scramble Crossing, una delle località più importanti del gioco (nella versione per iOS)... |
... e la sua versione nel mondo reale. |
il protagonista Neku sembra essere un Hikikomori al primo stadio, se così si può dire, in quanto odia la gente e cerca di allontanare chiunque, ma non è ancora arrivato al livello di isolarsi in casa. Se vorrà sopravvivere al mortale gioco dei Reaper, però, dovrà imparare a fidarsi del suo partner, uscendo così dal suo isolamento e accettando di conseguenza il mondo e tutte le sue meraviglie.
Un tema davvero interessante, per essere un semplice videogioco, non vi pare?
Spacchiamo i culi di questi strani affari! |
Visto che mi sono dilungato tanto sulla trama e sull'ambientazione, certcherò di essere stringato sul resto: ottima grafica 2d con uno stile particolare, della splendida colonna sonora abbiamo già parlato, l'unica pecca è il gameplay, che ho trovato un po' troppo complicato.
I parametri di cui dovrete tenere conto nel gioco sono tantissimi. Vestiti, marchi, cibo, livelli di difficoltà... non sto a spiegarvi che facciamo notte. Io posso dire di aver finito il gioco senza aver davvero esplorato a fondo tutte queste possibilità. Non è necessariamente un male, ma a volte si ha davvero la sensazione che ci sia troppa roba di cui tenre conto.
Notare i palazzi distorti e gli animali con tatuaggi al posto degli arti. |
Un'altra cosa antipatica è che per poter accedere alle spille (armi) migliori dovrete per forza connettervi in wireless con un'altra console con un'altra copia del gioco, perché per avere gli effetti più devastanti dovrete equipaggiare insieme magari tre o quattro spille, e in ogni copia del gioco non ci sono tutte: alcune sono reperibili, appunto, solo scambiandole con altri giocatori. Ma io l'ho finito lo stesso, senza averne bisogno.
Un'altra palla al piede è il partner: voi controllerete il personaggio nello schermo inferiore, con il pennino, mentre nello schermo superiore combatterà il vostro compoagno. Questo può essere impostato perché si arrangi, ma in questo caso risulta essere un po' ottuso. In teoria, dovreste controllarlo voi con i tasti della console.
Cioè, dovreste guardare contemporaneamente i due schermi, usare il pennino con una mano e i tasti con l'altra per fare insieme due cose diverse. Provateci pure. Roba da matti. Io non ci sono mai riuscito, ho sempre lasciato alla console il controllo del mio compagno, e infatti verso la fine del gioco quel rincoglionito continuava a crepare imperterrito... per fortuna si può diminuire la difficoltà, accettando di ricevere meno bonus.
Non ho idea di come questa cosa sia stata implementata questa cosa nella versione per iOS del gioco. Spero in un altro modo.
Qualcuno ha addirittura realizzato una versione "reale" di tutte le spille presenti nel gioco. Si possono acquistare online. |
Insomma, un po' troppe richieste da parte dei programmatori dal punto di vista della giocabilità, ma per il resto un gioco con ottima grafica e sonoro e con una trama davvero interessante e coinvolgente.
Il gioco è completamente in inglese, ma esiste una (perfetta) traduzione amatoriale. Non ne parlo con più precisione perché richiede una copia pirata del gioco.
Il Moro
Non gioco a giochi così da troppo tempo... devo riprenderci la mano. Anzi, voglio riprenderci la mano.
RispondiEliminaGrazie al fantacalcio posso ri-comprarmi il 3DS: non vedo l'ora di tornare a giocare
Questo a me è piaciuto molto, ma è un po' particolare quindi non è detto che debba piacere a tutti.
EliminaIl mio gioco preferito per DS, uno dei migliori a cui abbia mai giocato!
RispondiEliminaLa mia canzone preferita uno stile molto Link in Park https://www.youtube.com/watch?v=J_P1OwYgZNI&feature=youtube_gdata_player
si, anche la sola idea di usare vere canzoni cantate è fantastica. E questa piace anche a me che sono un metallaro. :-)
EliminaIl Moro