Batman: the dark knight returns

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Non, non si tratta dello strafamoso fumetto di Frank Miller, ma del film d'animazione che ne è stato tratto.
Ne avevo già parlato brevemente nel post dedicato ai film d'animazione di Batman. Ora però sono ruscito a mettere le mani anche sulla seconda parte, quindi ho pensato bene di parlarne più diffusamente.

Il film fa parte della serie DC Universe Animated Original Movies, una serie di film dedicati al mercato home video basati, appunto, sui personaggi delle serie DC. Le trame non sono originali ma riprese da fumetti, ai quali cercano di attenersi il più possibile. Questo rende i film più adulti e adatti a un pubblico più maturo rispetto alle serie animate (questo The dark knight returns è uscito con il PG13).

Il film è uscito diviso in due parti: la prima a settembre 2012, la seconda a gennaio 2013. Entrambe durano circa un'ora e un quarto, per un totale di ben due ore e mezza di film.

La storia è quella del classico di Frank Miller, pari pari. Come già sottolineato nel post precedente, la differenza più grande è l'assenza dei pensieri del protagonista. il resto sono piccolezze, alcune scene leggermente diverse, nient'altro.
Perciò, se conoscete il fumetto non imparerete niente di nuovo. Il film, però, secondo me merita comunque una visione.

La storia sarà sempre quella, ma è bella. Potente. Epica. La storia di un Bruce Wayne vecchio e stanco, che però non riesce a resistere al richiamo del suo alter ego quando vede lo stato di decadenza in cui sta precipitando la sua città senza di lui. Un Bruce Wayne talmente assorbito dalla sua missione da lasciarsi annullare completamente fino a scomparire, sostituito senza possibilità di ritorno dal crociato incappucciato.
Un Batman in lotta contro un mondo difficile da capire, che rovescierà le sue certezze e lo metterà davanti ai suoi errori. Un eroe cupo, amato da alcuni e odiato da altri, perseguitato e poi osannato, fino a diventare modello per gli stessi che aveva combattuto. Un Batman che troverà più alleati nella microcriminalità che nella legge, sostenuta da un governo schizofrenico che ha messo al bando i supereroi e lascia che il mondo vada verso la catastrofe globale per difendere i suoi soli interessi. Un Batman che, dopo essersi confrontato con i vecchi nemici, dovrà combattere anche gli amici. Fino al confronto finale che vedrà un uomo combattere contro un qualcosa che è più vicino a un dio.

Sìì! Dagliele! Non è un mistero quale sia il personaggio che preferisco tra questi, eh?

La storia è quella. Se avete amato il fumetto, il film non potrà deludervi. I disegni sono belli, migliori di quelli di Miller che che peggiorano man mano che la graphic novel va avanti: verso la fine il suo segno si fa sempre più sbrigativo e abbozzato, a un certo punto comincia a sparire anche qualche naso! Viene comunque mantenuto lo stile, con tanto di teste esageratamente piccole sopra spalle larghe come armadi.

Su spalle del genere si potrebbe apparecchiare!

Le animazioni sono ottime, impreziosite da effetti in computer grafica perfettamente integrati col resto. Le atmosfere cupe e il sapiente uso dei colori e degli sfondi vengono perfettamente rispettati e addirittura migliorati.
Le musiche sono perfette, cupe e marziali. Non ve le ricorderete a film finito, ma accompagnano le scene alla perfezione.
Unico neo per il doppiaggio (in inglese): non un granché, voci piatte e inespressive per tutti i personaggi. Si poteva fare di meglio.

La Robin del futuro. Ovviamente, toccherà salvarla un paio di volte.

Se non avete mai letto il fumetto, vergognatevi pure e guardate questo film... dopo averlo letto. Se l'avete letto e vi è piaciuto, magari parecchio tempo fa (la graphic novel Il ritorno del cavaliere oscuro è uscita nell'86), sapete cosa aspettarvi dal film. Non ne uscirete arricchiti di niente, ma avrete passato due ore e mezza in compagnia di un vecchio amico, ripulito e imbellettato per l'occasione.

Il Moro