martedì 31 ottobre 2017

It, anche se ormai ne hanno parlato già tutti

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Non ho intenzione di fare una recensione dettagliata di It (ma più tardi vi darò comunque la mia opinione), per due motivi: il primo è che ormai l'avete già visto tutti, il secondo è che mi sono reso conto che non avrei nulla da aggiungere a recensioni come questa o questa. E, per scrivere le stesse cose, faccio prima a regalare ai ragazzi un paio di backlink che fanno sempre piacere.
Mi interessa di più parlare di quello che It ha generato sui social, o meglio su Facebook, che è l'unico social che uso abitualmente.





Fin da ben prima della sua uscita, il web (e non si parla solo degli appassionati di Stephen King o del cinema horror, perché chiunque abbia visto il serial del 1990 si è sentito in dovere di prendere posizione e farlo sapere a tutti) si è diviso esattamente in due: una minoranza disposta a giurare che sarebbe stato una merda inguardabile, e una maggioranza disposta a giurare che sarebbe stato un capolavoro.
Insulti, strepiti, scene isteriche.
Gente che diceva che il nuovo Pennywise non sarebbe mai stato all'altezza di quello di Tim Curry, rifiutando totalmente l'idea che possano esistere attori e registi bravi anche oggi, ancorati a una nostalgia feroce che deve evidentemente impedirgli di vivere una vita decente nei tempi moderni.
Altra gente che risponde difendendo a spada tratta un film che non ha ancora visto, totalmente presi dall'ansia di dover dire e dimostrare ai primi che non capiscono niente di cinema, arroccati nell'alto di una presunta superiorità intellettuale.
Nessuno di quelli che ha espresso un'opinione prima di vedere il film l'ha modificata dopo averlo visto.
Niente di nuovo sotto il sole, ogni volta che esce un remake succedono cose del genere, ma non mi sembra che fossimo mai arrivati a questo livello.
Sono questi i tempi che corrono: ogni film che esce (e non solo i film) deve per forza essere un capolavoro o una porcheria. Forse perché è questo che attira i lettori  e i loro like. A chi interessa una recensione di un film "carino"? Ma tutti sono attratti quando si parla di un capolavoro o di una merdaccia. E così si perde ogni parvenza di obiettività, sacrificata sull'altare dell'audience.
Tra l'altro, notato che a tre o quattro giorni dopo l'uscita nessuno ne parla già più?


Stanno ridendo di noi, mi sa.

Se ho imparato una cosa nella vita, è che la verità sta quasi sempre nel mezzo. E questo vale anche per It, che secondo me è un bel film, anche se i capolavori sono altri.
Il romanzo è tutt'ora uno dei miei libri preferiti di sempre, ma l'ho letto più di vent'anni fa, e non ho tutta questa memoria. Non venite quindi a chiedermi un confronto con il libro, e più o meno lo stesso vale per la miniserie, di cui l'unica cosa che mi ricordo (con un certo timore) è il clown. Il vantaggio è che così ho potuto godermi il film senza patemi da confronto.

Ecco, guardate il film e state zitti, non come i ragazzini al cinema che ridono nelle scene di paura.

Il nuovo Pennywise non mi fa rimpiangere l'interpretazione comunque magistrale di Tim Curry, e ha dei momenti meravigliosi (ad esempio nella scena iniziale, quando a un certo punto smette di parlare e si mette a fissare il vuoto, come se l'entità che lo anima si sia dimenticata per un istante che deve farlo muovere). Bravi gli interpreti; bella la messa in scena; bella la la questione degli adulti di Derry, che grazie all'influenza dell'entità sono tutti o assenti, o idioti, o stronzi; lo spavento è davvero molto poco ma anche il romanzo era più una storia di formazione che un horror. In effetti sembra più una versione horror dei Goonies o di Stand By Me che un horror vero e proprio.

Fai tutte le faccette che vuoi, ma non è che ti si veda tanto nel film, sai?

Insomma, finalmente c'è un altro film tratto da un libro di Stephen King decente (non che ci voglia molto, gli altri fanno più o meno tutti cagare), direi che lo metto al terzo posto dopo Le ali della libertà e Il miglio verde (Shining non vale, quello cessa di essere un "film di Stephen King" per diventare un "film di Kubrik"... e Il gioco di Gerald ancora non l'ho visto).
Non è un capolavoro, ma di sicuro un bel film.

Il Moro

13 commenti:

  1. Ti ringrazio per la citazione ma soprattutto per la tua riflessione, ho notato un certo andamento sui social-cosi, guerre verbali su questioni di lana caprina, crociate per impedire che il film di Muschietti venisse definito “Remake” di quello di Tommy Lee Wallace, un grande “Hype” (quanto odio questo concetto!) per il film e poi, Boom! Tutti a parlare di “Blade Runner 2049”, per una settimana, perché poi è uscito “IT” quindi di nuovo tutti a parlare di “IT” per… Una settimana, perché poi è uscito “Stranger Things 2” ;-)

    Dimmi pure che sono vecchio, ma se mi piace un film non mi basta una settimana per dimenticarlo, mi sento più vicino al tuo modo di affrontare il film, riflettendoci anche a freddo e non solo per questioni di “Hype” (continuo ad odiare questo concetto). Cheers!

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    1. L'hype è capace di rovinare la visione di un mucchio di film.

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  2. Io purtroppo devo ancora vederlo e ovviamente recensirlo, sarò l'ultimo lo so, ma almeno non mi farò prendere dall'euforia ;)

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  3. Grazie per il linkcalla mia rece, Moro!
    Mi ha colpito una cosa del tuo articolo: dopo pochi giorni già non se ne parla più. Vero. Ha incassato da record. Vero. Nessuno ne parla più.
    E io penso che il motivo sia nel fatto che questo IT è solo un aggiornamento (ben fatto) della miniserie precedente.
    Non è fedele al libro come ci si poteva aspettare, non è manco "coraggioso" come avrei voluto.
    Un horror un po' meglio di tanti altri moderni, ma paradossalmente non nell'horror, ma nelle storie dei ragazzi^^

    Moz-

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    1. O magari il motivo è che su internet si parla di qualcosa solo fino a che c'è da polemizzare. Gli argomenti passano e vanno a una velocità assurda, senza dare il tempo di rifletterci su.

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    2. Non se ne parla nemmeno in giro, al bar, tra amici.
      Ricordiamoci i tempi di Twin Peaks: dopo la puntata del mercoledì su Canale5, il giorno dopo era tutto un chiacchiericcio! :)

      Moz-

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  4. Devo ancora vederlo, certo l'IT con Tim Curry è arrivato nel momento giusto della mia vita e lo ricordo con piacere però non è che sia contrario per forza a questa nuova versione.
    Io credo che buona parte dell'accanimento contro questo film sia dovuto alla questione che in questi ultimi 10/15 anni il pubblico si sia dovuto
    sorbire centinaia tra remake; reboot o nuovi adattamenti -alcuni nello spazio di pochi anni, voglio dire, tre versioni di Spiderman a partire da quello di Raimi del 2003 fino ad Homecoming sinceramente mi sembrano esagerate. Altri sono stati decisamente inutili o controproducenti ( qualcuno ha detto Evil Dead di Fede Alvarez per caso?). Altri ancora hanno fatto rimpiangere l'originale ( c'era proprio bisogno del Poltergeist del 2015?). Ora, io lo so che quello di Muschietti non è un remake però è ovvio che buona parte del pubblico dopo tutti questi rifacimenti sia prevenuta.
    Io personalmente giudicherò il film dopo averlo visto, però credo che il succo del discorso sia questo.

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    1. Guarda, Evil Dead e Poltergeist nuovi non ho mai avuto il coraggio di guardarli, tanta è la fiducia che ripongo in questi remake...

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  5. Hai descritto alla perfezione un'usanza indigesta che i social hanno parecchio aumentato. Esce un remake al mese quindi è un continuo di litigi che non portano a niente, perché un istante dopo aver visto il film tutti lo dimenticano - perché raramente un film fa qualcosa per essere ricordato, dal Duemila in poi - e, come dici giustamente, nessuno si alza mai a dire "Ah, è vero, ho dato un giudizio avventato: il film non era proprio come avevo scritto su facebook prima dell'uscita". Se dico che è una merda, lo sarà anche se in realtà mi è piaciuto tantissimo! Ecco perché è ormai inutile parlare di cinema nei social, è solo un altro modo per scambiarsi odio.
    Non ho ancora visto IT né smanio per vederlo, ma plaudo alla tua recensione moderata, scritta da chi ha visto il film e non un "fazioso" (cioè appartenente ad una fazione a prescindere).
    La cosa bella è che si lamentano della crisi dei cinema italiani, sempre più vuoti: perché tutti i dementi che strillano la loro opinione sui social non vanno poi al cinema? Fioccherebbero miliardi :-D

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    1. Beh, ormai la loro l'hanno già detta a prescindere, perché sprecare i soldi del cinema? XD

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  6. Mi trovo d'accordo con la tua recensione. Solo un punto devo dissentire: "Tra l'altro, notato che a tre o quattro giorni dopo l'uscita nessuno ne parla già più?"
    Purtroppo mi sento di smentire. Oh almeno: fan che conosco, i tizi che seguo sui social, amici cosplayer, tizi che devono sempre dare fiato alla bocca mi stanno sfracassando i cogli@ni con It XD
    Speravo che l'uscita di "Thor Ragnarok" distogliesse l'attenzione, ma niente. Ne avranno per almeno un altro mese. Forse Star Wars farà cambiare le "polemiche"...

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    1. Mah, io in generale su facebook commenti non ne ho più visti, ma immagino che in circoli più specifici se ne possa parlare ancora.

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