martedì 8 agosto 2017

Bouncer, di Alejandro Jodorowsky e François Boucq.

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

The Bouncer è un fumetto di Alejandro Jodorowsky e François Boucq, pubblicato originariamente in francia nel xxxx, ripubblicato in Italia prima dalla Magic Press in tre volumi a colori e di grandi dimensioni, rispettosi del formato originale, dalla Cosmo in quattro bonellidi in bianco e nero, che sono quelli in mio possesso, e ultimamente in sei volumi allegati alla Gazzetta dello Sport, di nuovo a colori

Vengono narrate le avventure del bouncer del Infierno, dove bouncer significa buttafuori e Infierno è un locale che tiene fede al suo nome.
Nei primi due albi, racconti in un unico volume da Cosmo, si racconta di come il Bouncer prenda sotto la sua ala un ragazzino assetato di vendetta, insegnandogli ad essere un assassino.


Storie non particolamente originali, le classiche vendette sanguinose che popolano gli spaghetti western, ma l'importante è come vengono raccontate.
Mi sono avvicinato un po' titubante a questo fumetto, non apprezzando lo stile onirico e surreale che hanno molti maestri del fumetto francese. Devo dire però  di essermi trovato davanti un ottimo prodotto, caratterizzato da uno stile crudo, un west violentissimo, barbaro, selvaggio, dove domina la legge del più forte e i deboli vengono  schiacciati senza pietà.
Nella tradizione dello spaghetti western non si risparmia personaggi caricati all'estremo, con la totale mancanza di un "buono". Tutti sono mossi solo da interessi personali e non si fanno scrupoli pur di raggiungere i loro obbiettivi. I morti non si contano, e non c'è nessuna paura di mostrare sangue, mutilazioni e tutti gli aspetti più orribili della violenza della vita della frontiera.
Per alcuni versi mi ha ricordato anche il recente, violentissimo film The Bone Tomahawk.


Dale immagini trovate in rete i colori non sembrano male, ma comunque la riduzione in bianco e nero dei volumi Cosmo nulla toglie alla forza degli splendidi disegni di François Boucq, che esprimono i movimenti fulminei dei pistoleri in modo magnifico e tratteggiano la violenza con la giusta carica di pathos e dramma, per non parlare dei fantastici paesaggi desertici che ci trasporteranno di peso nei nostri polverosi spaghetti western. Il formato ridotto invece pesa un po', perché i disegni sono carichi di particolari e spesso le scene sono ritratte dalla distanza, facendoci strizzare gli occhi per vederle meglio.

Insomma, un gran fumetto western.

Il Moro

-EDIT-
Bouncer è stato più recentemente ristampato come allegato della Gazzetta dello Sport all'interno della collana Gli Albi Del West, sei volumi a colori e in grande formato.

4 commenti:

  1. Quanto ho amato il personaggio, che ho conosciuto nell'edizione grande a colori della MagicPress. Da quando ho riscoperto il fumetto francese lo apprezzo davvero tanto, perché sa emozionare come quello americano e italiano non riescono più, impegnati come sono a riproporre schemi sempre uguali.
    Il pistolero monco è un tema troppo intrigante per non innamorarsene - già l'aveva trattato Van Hamme brevemente - e non sfigura fra i "crippled masters" come Fang (spadaccino monco cinese) e Zatoichi (spadaccino cieco giapponese), e sopratutto è rude e spietato come il lottatore zoppo russo Boyka ;-)
    Sono contento che continui ad essere ristampato in Italia, spero che sempre più lettori faccia la conoscenza di un personaggio splendido.

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    1. Il fumetto francese è splendido quando non "scazza" andando a finire nel surreale. Ad esempio, io Moebius proprio non lo sopporto, e questo credo sia l'unico Jodorowsky che mi è piaciuto.
      Poi, pubblicano tante porcherie anche loro...

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    2. Anch'io associavo il fumetto francese alla scuola di Moebius, ma da tantissimo tempo non è più così. Scrivono splendidi polar, noir, thriller, action, horror, western e via dicendo, tutti concretissimi e tutti molto più appassionanti perché non schiavi dei luoghi comuni che infestano i soliti "canali" (americani e italiani).
      Seguo il fumetto francese su Lancio e Skorpio e ti assicuro che siamo lontani vari universi dal "surreale": dopo aver letto le storie di intrighi e d'azione francesi, quelle dei film americani mi lasciano davvero tanto amaro in bocca... :-P

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    3. Sì, diciamo che bisogna prendere un po' con le pinze la fantascienza, che appunto tante volte diventa troppo "strana", forse in una ricerca eccessiva di originalità...
      I western devono molto allo spaghetti western, curioso che siano più vicini al concetto cinematografico italiano del western i fumetti francesi che quelli italiani... :-D
      Nella collana cosmo Marrone ci sono anche dei simpatici "pastiche" con Sherlock Holmes, necronomicon, vampiri...

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