martedì 2 giugno 2015

All Star Batman & Robin: The Boy Wonder, recensione

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/thumb/b/ba/Allstarbatmanandrobin01.jpg/250px-Allstarbatmanandrobin01.jpgSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

All Star Batman & Robin: The Boy Wonder è una serie che è stata pubblicata dal 2005 al 2008, per un totale di 10 numeri. Gli autori sono nomi notissimi: Frank Miller ai testi e Jim Lee ai disegni, e non ho bisogno di spiegarvi chi sono.
(Che poi a me Jim Lee non è mai piaciuto particolarmente, ma è comunque considerato anche lui una specie di superstar).

La storia non si colloca all'interno della continuity ufficiale DC, ma Miller la mette nella sua continuity "personale", che comprende Il ritorno del cavaliere oscuro, Il cavaliere oscuro colpisce ancora, Batman: anno uno e lo speciale crossover Spawn/Batman.
Siamo di nuovo agli inizi della carriera del pipistrellone. Qui si ri-racconta l'inizio del sodalizio tra Batman e la sua storica spalla, Dick Grayson.
Particolarità della storia è che la versione di Batman che ci viene presentata presenta delle evidenti, seppur non fondamentali, differenze con quella classica.
Insomma, questo Batman è chiaramente disturbato.

Sghignazza mentre pesta la gente, gode delle sofferenze dei "cattivi" e dispensa giudizi e punizioni come una piccola divinità. Non si fa scrupoli a piegare la legge a suo vantaggio e a calpestare chiunque gli si metta in mezzo. Ben lontano dal solito aplomb, s'incazza, si intristisce, litiga, si lascia coinvolgere, gioca a fare il duro.
Già da un po' tiene d'occhio il giovane Grayson, intenzionato a procurarsi un valido scudiero. Quando i genitori del ragazzino vengono uccisi non perde tempo a cogliere la palla al balzo, rapisce il ragazzo e inizia ad educarlo all'odio e alla vendetta, reprimendo in lui i sentimenti che l'avrebbero portato alla rassegnazione e all'accettazione per renderlo simile a sè e procurarsi così un compagno nella lotta.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhytlMB10IV5m824UfPJpQzJMEKKy5LTs0Fh31-7ihfYCNYk0kTCNYINElLenaFa7VMu4da21YduuM6ueTv_MTEPhqedFJt9pitvVpBWh-1YflBTEA42qTS1jE-PtPBaDz_tZV7Br88HFQ/s1600/all-star-batman-robin-02-page-09-2006.jpg

Non accetta i consigli di chi vorrebbe aiutarlo, compreso il povero Alfred, che qui sembra quasi pentirsi di aver accettato il gravoso compito di fare da balia al figlio psicopatico di Thomas Wayne.

Ulteriormente accentuati i contrasti con la nascente Justice League, che vorrebbe che smettesse di utilizzare i suoi metodi barbari (i delinquenti che finiscono sotto le sue grinfie si ritrovano quasi sempre con danni permanenti). Ovviamente Batman se ne frega e va per la sua strada, convinto (a ragione) di essere più furbo di tutti.


La frase del futuro Robin che ci fa capire il tenore della storia: "sono stato rapito da un pazzo che imita la voce di Clint Eastwood e parla con la sua macchina. E la cosa peggiore è che la macchina gli risponde pure".

Frank Miller

Una bella serie, insomma, ottimamente disegnata da Jim Lee e splendidamente scritta da Frank Miller, che come suo solito riempie le pagine di didascalie con i pensieri dei personaggi in una prosa molto "noir".

Il principale difetto, di questa serie, come ho già detto per altre operazioni simili, è che NON si tratta di una graphic novel, ma viene trattata come se fosse l'inizio di una nuova serie regolare, quindi si aprono un mucchio di sottotrame che non vengono chiuse. In effetti non c'è nemmeno una vera e propria trama principale, è proprio come una serie regolare, che però non è mai andata oltre il decimo numero. Vengono presentati molti personaggi secondari che poi si perdono nel nulla, e non sono pochi: Wonder Woman giura che farà fuori Batman se la Justice League non riuscirà a fargli cambiare metodi, il Joker ha tutti dei piani suoi che non scopriremo mai, c'è una sottotrama dedicata a Black Canary e un'altra a Vicky Vale che non hanno nessuna continuazione... Proprio come se dovesse andare avanti ancora per chissà quanto, e invece è morta lì.
 Si vociferava di un seguito che avrebbe dovuto intitolarsi Dark Knight: Boy Wonder, ma che io sappia non se ne è mai fatto nulla.

Frank miller, all star batman e robin

Ora, io torno a chiedermi: ma perché continuate a far ripartire le serie senza poi continuarle, alla DC?
E, domanda numero due: c'era davvero bisogno di riraccontare la stessa storia un'altra volta?

Invece di continuare All Star Batman & Robin, a quanto pare, alla DC hanno preferito aprire un'ulteriore serie ancora, quella Batman: Terra Uno di cui abbiamo già parlato QUI e che è uscita nel 2012. Non può contare sulla prosa di Frank Miller, ma anche quella ci mostra un lato più "umano" di Batman e ha il vantaggio di essere più facilmente fruibile "a sè stante". Inoltre le differenze con la continuity ufficiale sono maggiori e non sembra di sentir rinarrare sempre la stessa storia.
Sembra quasi che vogliano provare a scimmiottare gli Ultimate della Marvel provando reboot su reboot finché non ne trovano uno che gli piace.
D'altronde, anche sulle serie regolari escono reboot o semi reboot in contiinuazione. Vedi le varie Crisi, il New 52, Flashpoint... Non sono mai contenti.

Insomma, una lettura piacevole, grazie alla prosa di Miller e ai disegni di Lee, ma tronca. Fate voi.

Il Moro

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