domenica 15 settembre 2013

Hunger games

Salve a tutti, è Il moro che vi parla!

Forse ricorderete che ho già recensito il libro di Suzanne Collins. Per le impressioni sul libro e per la trama, vi rimando alla recensione.

Devo dire che questa, come trasposizione di un libro, è una delle più fedeli che abbia visto.
Il merito, però, non è del regista e sceneggiatore (Gary Ross), ma una diretta conseguenza del maggiore difetto del libro: troppo lungo.

Se avete riletto la mia rece del libro, sapete che racconta una vicenda anche interessante (seppur ripresa da Battle Royale), ma soffocata da dilungamenti infiniti, pippe mentali della protagonista che durano pagine e pagine, descrizioni lunghissime e noiosissime. Tutta roba messa lì apposta per allungare il brodo, probabilmente dietro richiesta dell'editore che così ha potuto dividere il libro in 3.

Ecco, il film, dovendo condensare tutto in due ore e un quarto, ha optato per la felice scelta di raccontare solo la storia e cancellare tutti i dilungamenti inutili.
Nel primo quarto d'ora, il riassunto è anche eccessivo, e se non si è letto il libro si rischia effettivamente che qualcosa dell'ambientazione sfugga. Senza contare un paio di fastidiosissimi infodump che mi hanno fatto digrignare i denti.
Dopo lo scoglio iniziale la storia è esattamente la stessa raccontata nel libro, nè più nè meno. Una trasposizione fedelissima, come già detto, merito non degli autori del film ma dei difetti del libro.

Sempre degli assi con l'arco 'sti ragazzini.
Mai nessuno che sia un campione con uno spadone a due mani.
O una motosega.
O una Bat'leth.

Certo, gli attori principali hanno l'espressività di statue di bronzo, oltre ad essere miracolosamente moooolto più belli e addrittura puliti e meglio vestiti di tutti gli altri abitanti del loro distretto. L'unica che ha una recitazione decente è la protagonista Jennyfer Lawrence, ma di sicuro non mi fa gridare al miracolo.
I riferimenti visivi ai campi di concentramento e all'oppressione nazista sono evidenti, così come è evidente la denuncia dell'industria dei reality e del timore di fino a dove oserà spingersi. Niente di originale, ma va bene così.
Alcuni effetti speciali nella norma, altri abbastanza penosi.
Peccato anche per la scelta di non mostrare ma solo suggerire la violenza, per lasciare il film visibile a tutte le fasce di età. Se fai un film su questi temi fallo fino in fondo, no? La scena del massacro sembra una rissa in un parco giochi!

Nel cast anche Lenny Kravitz con i capelli corti, Woody Harrelson con i capelli
lunghi e Stanley tucci con i capelli blu.

I libri sono tre e, pur avendo il film una "chiusa", è chiaro che la vicenda non è conclusa, e infatti è in uscita al cinema il seguito.

A conti fatti, il film riesce ad essere meglio del libro. I sequel, probabilmente, potrei anche guardarli, certo non al cinema.
Gli altri due libri della trilogia no, quelli non mi beccano.

Il Moro.

6 commenti:

  1. Hey Moro!

    Io sto rileggendo proprio adesso Battle Royale. Me lo aveva regalato mia sorella nel 2009, quand'è uscito (so che in Giappone il tipo l'ha pubblicato dieci anni prima!) e all'epoca l'avevo trovato un po' troppo pesante per l'eccessiva attenzione che i giapponesi mettono nei particolari (per la serie che il tipo scriveva ogni modello e marca di pistola, ogni cosa, non lasciando nulla all'immaginazione). Ricordo che all'epoca questo mi aveva dato fastidio, ma rileggendo adesso il libro, trovo che sia molto ben scritto (per il tipo di libro che è) e che i particolari (modelli e robe simili) ci stiano di brutto.
    Non ho letto The Hunger Games, semplicemente perché sono affezionato a Battle Royale e perché prima voglio leggere quel che credo sia il capostipite di questo genere di letteratura, ovvero La Lunga Marcia di Richard Stefano Re Bachman :D

    Saludos!

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    1. La lunga marcia, ma anche the running man (non ricordo il titolo italiano), da cui il film l'implacabile con il vecchio arnold!

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  2. Il libro non l'ho letto e non credo che lo leggerò, più che altro perché ho di meglio da leggere. Il film non mi è dispiaciuto. Un piacevole passatempo. Sono d'accordo con te riguardo la Lawrence: avrebbe potuto fare di meglio!

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  3. Ora l'ho visto... mi è sembrato un bizzarro incrocio tra "Orwell 1984" e "Battle Royale", ma manca la pallosità del primo e la crudeltà del secondo (un po' di violenza in più non guastava).
    Si fa vedere ma lascia ben poche tracce. I protagonisti sono effettivammnete monoespressivi, pure gli occhi da cerbiatta di Jennifer Lawrence... il ghigno di Donald Sutherland è del tutto sprecato.
    Darò un'occhiata anche ai sequel, con beneficio di inventario, nella speranza che non affoghino nella malassa come "Twilight".

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    1. Io gli altri libri non li ho letti...ma una speranza magari ai film la lascio.

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