martedì 21 ottobre 2025

Una saga di film di fantascienza cinesi: The Wandering Earth e The Wandering Earth - L'Inizio

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Stavolta parliamo di due film che compongono una saga di fantascienza cinese, che si basa su una premessa a dir poco GROSSA.


The Wandering Earth recensione

The Wandering Earth 

Uscito nel 2019, il film è tratto da un libro di Cixin Liu, noto ultimamente anche qui per la Trilogia dei tre corpi.

Anche la Cina ha voluto fare il suo bel kolossal catastrofico, e dato che aveva voglia di esagerare ha immaginato la catastrofe più grande possibile: il sole sta per esplodere e bisogna spostare tutto il pianeta da un'altra parte!
Con il sole che sta per espandersi e inglobare tutto il sistema solare, l'unica cosa da fare per salvare più gente possibile è spostare la Terra vicino a un altro sole. Vengono quindi costruiti migliaia di enormi motori a reazione da un lato del globo per dare la spinta e altre migliaia lungo l'equatore per mantenere la rotazione. Allontanandosi dal sole però la superficie diventa così fredda da essere inabitabile, e così gli umani, che comunque sono già stati decimati da catastrofi naturali precedenti, vivono in città sotterranee. 
La Terra, ora un'immensa astronave, inizia così il suo viaggio interstellare, portando con sé ciò che resta dell'umanità...

The Wandering Earth recensione

Ok, con le conoscenze scientifiche attuali questo film ci richiede una sospensione dell'incredulità ENORME, quasi quanto la grandiosità dell'idea. Ma, ehi, i cinesi volevano fare il film catastrofico con la catastrofe più GROSSA mai vista, e l'hanno fatto! D'altronde noi lettori di fantascienza "golden age" abbiamo visto cose anche più inverosimili, no? Non chiediamoci quindi quale diavolo di carburante possano bruciare quei reattori per spingere un pianeta intero per il paio di migliaia di anni di tempo di viaggio previsto, né come mai non sprofondino, né come possa il pianeta mantenere qualsiasi stabilità tettonica, né... non chiediamoci NIENTE, che è meglio, e prendiamo il film per quello che è: un divertente kolossal catastrofico che ama spararle grosse.

The Wandering Earth recensione

Il pianeta è solo all'inizio del suo viaggio e l'intenzione è quella di passare vicino a Giove per sfruttarne l'effetto fionda e partire per lo spazio aperto, ma qualcosa va storto ed ecco che rischiamo grosso di finire dentro a Giove! Segue gente che corre avanti e indietro per traportare MacGuffin e aggiustare cose sparando spiegazioni pseudoscientifiche, ovviamente sempre urlando e comportandosi in modo molto eroico. Chiaramente i protagonisti principali sono gente più o meno qualunque che quasi per caso viene coinvolta nell'azione che salverà il mondo, inizialmente tutt'altro che eroici ma che riusciranno infine a dimostrare il loro vero valore.
Tutto secondo canovaccio insomma, ma tutto più GROSSO, e nonostante una CGI non proprio perfetta la regia è movimentata e la sceneggiatura sceglie di non perdere tempo a seguire i pipponi mentali dei protagonisti, che è quello che di solito succede con i filmacci catastrofici di serie Z che trasmettono su Cielo, per concentrarsi sull'azione continua e concitata. 

Mi sono divertito a vedere questo film, che pure non disdegna i suoi "momenti Armageddon" con annessi lacrimoni, e ammetto che mi piacerebbe vedere il seguito delle avventure di questa Terra Vagabonda nello spazio! D'altronde abbiamo visto che i cinesi amano spararle grosse, quindi perché non una versione ultrapompata di Spazio 1999?

Ed effettivamente esste un seguito, uscito nel 2023... che però è un prequel!



The Wandering Earth - l'inizio recensione

The Wandering Earth - l'inizio

Si, tratta, appunto, di un prequel. I personaggi sono totalmente diversi, ed è ambientato qualche anno prima, mentre i giganteschi motori che dovranno spostare la Terra dalla sua orbita sono ancora in costruzione. In compenso è già stato costruito un ascensore spaziale, che serve a portare rapidamente in orbita gli astronauti che lavorano sulla Luna per costrire anche lì dei motori, stavolta per allontanarla così da rendere più facile spostare la Terra. Ehi, la storia non l'ho scritta io.
Protagonista è un giovane cadetto che fa spesso su e giù con questo ascensore, fino a che questo non viene attaccato. Sì, perché ci sono delle organizzazioni che osteggiano la costruzione dei motori e non disdegnano di compiere attentati anche utilizzando tecnologie avanzate di hacking.

In queste installazioni collaborano personaggi da ogni parte del mondo che parlano ognuno la sua lingua, e si capiscono grazie a traduttori auricolari. Ma non preoccupatevi, anche se sono rappresentate tutte le etnie possibili saranno sempre solo i cinesi quelli che salveranno la situazione, con tutti gli altri ridotti il più delle volte a macchiette comiche.

The Wandering Earth - l'inizio recensione

Il tono leggero e action della prima parte del film non ha più alcun riscontro nel proseguio dello stesso. Veniamo a sapere che il progetto dei motori spaziali è in realtà il secondo metodo scelto per salvare la popolazione terrestre. Il primo era di digitalizzare i ricordi e trasferire tutti in una sorta di realtà virtuale, non meglio specificata, ottenendo così una sorta di immortalità. Non è specificato nemmeno come avrebbero dovuto salvarsi dall'esplosione solare i computer con le persone digitalizzate, ma possiamo immaginare che li avrebbero semplicemente sparati nello spazio su un'astronave.
Il progetto Wandering Earth risulta il preferito, e Digital Life viene accantonato. Ma non a tutti questo sta bene, ad esempio a chi ha perso un figlio, è riuscito a digitalizzarne i ricordi ma non può fare altro che tenerli con sé in una memoria esterna, perché il supercomputer che potrebbe dare loro nuova vita è impegnato con il progetto Wandering Earth...

The Wandering Earth - l'inizio recensione

Dopo una prima parte tutta azione, abbiamo quindi una seconda parte emozionante e drammatica in cui è facile buttare qualche lacrima. D'altronde si parla di un kolossal di quasi tre ore, ci sta che ci siano dei cambiamenti di stile all'interno.
La parentesi lacrimosa non si chiude mai davvero, ma l'azione riprende comunque abbondante nell'ultima parte. I "momenti armageddon" abbondano, e giusto perché loro devono fare tutto più GROSSO ecco che non è uno solo a rimanere indietro a sacrificarsi per fare esplodere le cose, ma addirittura centinaia!

Andate incontro a scene d'azione spettacolari anche se la CGI non è ancora perfetta (nonostante la maggiore cifra spesa, circa 115 milioni secondo IMDB), a una trama piena di atti di eroismo tesi al sacrificio e drammi da lacrimoni, per un ritmo che comunque non molla mai. Un film da vedere, perfino migliore del primo, sempre che non vi dia fastidio che tutti gli occidentali facciano la figura dei cioccolatai.

Il Moro

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