mercoledì 11 dicembre 2019

I mondi di Aldebaran, di Leo

I mondi di Aldebaran Leo recensione Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

"Leo" è il nome d'arte di Luiz Ernando de Olivares, nato nel '44 a Rio de Janeiro. Da adulto è ricercato per attività politica contro il regime, ed è costretto a scappare in Cile, da cui dovrà presto ulteriormente fuggire per via di un altro colpo di stato, spostandosi in Argentina. Torna in Brasile da clandestino per un breve periodo, poi si sposta negli Stati Uniti dove affina le sue tecniche di disegno, e infine sbarca in Francia, dove ottiene un certo successo come disegnatore (sull'ordine dei paesi in cui Leo ha vissuto ho dei dubbi, ci sono fonti discordanti).

Questo successo gli consente di realizzare una saga a cui tiene molto, occupandosi sia dei testi che dei disegni: Les Mondes d'Aldebaran.

Pubblicata in Italia dall'Eura Editoriale, la saga si compone di tre cicli, i primi due di cinque e il terzo di sei volumi, pubblicati al ritmo di un volume all'anno con una pausa di un ulteriore anno tra un ciclo e l'altro. Del terzo ciclo viene pubblicato un volume ogni due anni, alternandolo con Survivants, un ulteriore ciclo ambientato nello stesso universo narrativo ma senza contatti diretti con la trama degli altri tre.
Il primo ciclo, Aldebaran, si svolge sul quarto pianeta della stella omonima, chiamato dai suoi abitanti semplicemente "Aldebaran", il primo pianeta abitabile colonizzato dai terrestri, che vi hanno trovato molte specie di animali esotici ma nessuna creatura dotata d'intelligenza. Purtroppo alcuni incidenti con il volo superluminale hanno indotto i terrestri a interrompere quel tipo di viaggi nello spazio, così la colonia su Aldebaran è rimasta isolata dalla madre patria già da cento anni.
I coloni non hanno le risorse necessarie per ricreare un habitat al livello di quello terrestre: la società che si forma è pressoché rurale, con molti piccoli paesi, per lo più costieri visto che gran parte di Aldebaran è coperta dal mare, e poche città. Anche la tecnologia è indietro: gli oggetti più avanzati paiono essere delle automobili simili a quelle terrestri degli anni '70, e per spostarsi velocemente si usano dirigibili e piccoli velivoli a motore. Il pianeta è retto da un governo dispotico di matrice religiosa, con i "preti" a capo anche delle questioni politiche e di polizia.
Qui due giovani, uniti da una terribile tragedia, si vedono costretti a mettersi in viaggio, arrivando a fare scoperte incredibili sul mondo che conoscono ancora così poco.

I mondi di Aldebaran Leo recensione


Betelgeuse è il seguito diretto di Aldebaran, ed è ovviamente ambientato su quest'altro pianeta colonizzato più di recente dagli umani, dove approdano anche alcuni dei personaggi del primo ciclo.
Qui il paesaggio è dominato da un terribile deserto, ma la vita è possibile all'interno di un immenso canyon dalle pareti altissime e rigogliose di vegetazione, abitate da una moltitudine di specie animali, tra cui spiccano gli ium, simili a panda ma dall'intelligenza molto sviluppata.
Su Betelgeuse non troviamo una società derivata da cent'anni di colonizzazione, anzi, quella che si è stabilita sul pianeta è la prima spedizione umana, che già dal momento del suo arrivo si è divisa in due gruppi dalle forti identità maschile per l'uno e femminile per l'altro, in lotta tra di loro. Si tratta quindi di un'avventura dai toni più pioneristici, con evidenti critiche alla specie umana pronta a regredire a uno stato primitivo alla prima difficoltà, e un ovvio ma non per questo meno valido messaggio ecologista e pacifista.

I mondi di Aldebaran Leo recensione

Antares è la più bella serie del ciclo. Anche qui abbiamo un pianeta con una fauna ancora più ostile, ma soprattutto il nemico principale che la protagonista deve affrontare è la stupidità umana. Quando a finanziare ed organizzare una spedizione su un pianeta da colonizzare è una setta di fanatici religiosi la faccenda non può andare liscia, e può solo peggiorare quando viene il momento di avere a che fare per la prima volta con una razza extraterrestre intelligente, e molto più evoluta degli umani.
Misteriose sparizioni, duri contrasti tra i membri della spedizione, persecuzione religiosa, violenza domestica, sono parecchi i temi che Leo è riuscito a inserire in questa appassionante serie.


I mondi di Aldebaran Leo recensione


Dicevamo anche della serie parallela, ambientata nello stesso universo delle altre ma con nuovi personaggi.

I sopravvissuti di Leo inizia come una storia di sopravvivenza destinata a degenerare, un po' nello stile del Signore delle mosche. Ma già alla fine del primo volume Leo da una svolta alla trama: questa volta la minaccia per i protagonisti non viene né da una natura aliena né dalle oscurità dell'animo umano...
La verità è che il pianeta su cui i sopravvissuti sono atterrati è una sorta di "triangolo delle Bermuda", un maelstrom spaziale circondato da anomalie quantiche che portano al naufragio chiunque passi da quelle parti. Ecco quindi che i ragazzi (hanno tutti intorno ai diciotto anni) si ritrovano su un mondo abitato da naufraghi di decine di razze aliene. Alcune di queste sono riuscite a fare fronte comune costruendo delle comunità miste, altre preferiscono vivete isolate. È un mondo barbaro, dove vige la legge del più forte, e i più forti non sono di certo questi giovani terrestri.
La quantità di disgrazie in cui incappano i personaggi è impressionante, dagli schiavisti alle anomalie spaziotemporali. Una vicenda svolta tutta sul filo del rasoio, con una morte terribile in agguato dietro ogni passo, in cui comunque Leo riesce a infilare anche una storia d'amore. Un ultimo volume un po' deludente con un grosso deus ex machina (che comunque ci sta visto che essere travolti dagli eventi è quello che è successo ai ragazzi dal primo momento) non toglie il piacere di leggere questa bella storia.

I mondi di Aldebaran Leo recensione

I disegni di Leo tratteggiano delle figure umane un po' rigide, come manichini, con delle labbra a volte imbarazzanti, ma sono splendidi nel raffigurare le strane creature aliene che sono il tema principale di questa saga. Non hanno nessun senso dal punto di vista evolutivo, ma sono belle.

I mondi di Aldebaran Leo recensione

Particolarità di tutta la saga è che i protagonisti di Leo non sono "eroi", anzi: piuttosto ragazzini spaventati, travolti da eventi più grandi di loro, trascinati in giro dal fato. Non nei loro simili potranno trovare conforto e aiuto, ma proprio in quelle creature per loro così "aliene".

Una bella saga di cui mi sento di consigliare la lettura.

Se volete, su Amazon si trova la prima serie raccolta in volume
Il Moro

4 commenti:

  1. Mi sono ritrovato spesso questa saga sui numeri di Skorpio e Lanciostory, quando li prendevo in edicola, e sono sempre stato curioso di leggerla. Ora che me la consigli farà un gradino in più nella scala di lettura :-P

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  2. "Leo" è il nome d'arte di Luiz Ernando de Olivares, nato nel '44 a Rio de Janeiro.

    Forse volevate scrivere: Leo, pseudonimo di Luiz Eduardo de Oliveira (1º gennaio 1944)
    (https://it.wikipedia.org/wiki/Leo_(fumettista))

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    1. E' vero. A questo punto mi chiedo dove diavolo abbia letto io questo nome, visto che sicuramente l'ho cercato anch'io su Wikipedia. Mistero. Che l'abbia letto sulla Wikipedia di un mondo parallelo? 😄

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