martedì 19 novembre 2019

Full Throttle: un giro in moto in un deserto di pixel.

full throttle recensioneSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ho già accennato al fatto che, pur videogiocando da una vita, ho scoperto le avventure grafiche solamente in tempi molto recenti (davvero, parliamo di un anno o poco più), grazie anche allo ScummVM su Android.
Sto preparando un post con la classifica delle mie avventure grafiche preferite, ma voglio prima giocarne ancora un po', giusto per avere un po' di materiale... :-)
Nel frattempo voglio parlare di una che mi ha colpito particolarmente, in positivo: Full Throttle, creato dalla solita Lucas Arts nel 1995, sviluppato appunto grazie allo SCUMM.

Full Throttle si ambienta in un futuro che mostra influenze sia dal cyberpunk sia dal genere post-apocalittico alla Mad Max. In questo futuro i veicoli su ruote sono sempre più rari, sostituiti da macchine senza ruote che si muovono a una spanna da terra un po' come degli hovercraft. Solo le numerose bande di motociclisti sembrano essere ancora affezionati alle care, vecchie gomme che mordono l'asfalto.

Proprio una di queste bande, i Polecats, incontra per caso, in un bar, l'anziano manager di una delle ultime ditte che costruisce ancora le rombanti, spettacolari e tutt'altro che pratiche moto che loro cavalcano e trattano con l'amore che si riserva alle fidanzate. Ma qui gli eventi precipitano, i Polecats vengono accusati di un crimine che non hanno commesso e il loro capo, Ben, rimasto isolato dagli altri, inizia la sua avventura alla ricerca di un modo per scagionare la sua banda e riabilitarne il nome.


full throttle recensione

La trama non è particolarmente complessa né memorabile, ma è comunque interessante. Inoltre viene narrata tramite l'utilizzo di cutscene animate di ottima qualità, contando l'epoca in cui il gioco è uscito. Ed è anche interamente doppiato (all'epoca uscì su CD-ROM). Tra le voci dei doppiatori in lingua originale spicca il nome di Mark Hamill, doppiatore del cattivo e di altri tre personaggi secondari, ma è disponibile anche il doppiaggio in italiano. Storicamente si tratta di uno dei primi videogiochi per PC a godere di un doppiaggio realizzato da professionisti del settore. Il doppiaggio nella nostra lingua non è perfetto, ma è comunque accettabile.



Anche per la colonna sonora bisogna spendere due parole. Le canzoni presenti nel gioco sono state tratte dal secondo album dalla band hard rock The Gone Jackals, Bone to pick, e riadattate per il gioco con la collaborazione del frontman della band Keith Karloff. Questa collaborazione fece sì che l'album diventasse il più venduto della band, e il principale motivo della loro notorietà. Si sono sciolti nel 1999.

The Gone Jackals bone to the pick


A differenza delle altre avventure LucasArts che ho giocato fin'ora non ha la lista dei comandi in basso; la schermata di gioco è sempre a tutto schermo, e per interagire con gli oggetti bisogna tenere premuto sopra di essi (almeno su un dispositivo touchscreen come quello che ho usato io) per far uscire un menu con un aspetto che ricorda un tatuaggio da motociclista.

full throttle recensione


Sono presenti anche due sezioni arcade, una alla guida della moto durante la quale bisogna buttare giù le moto avversarie, e una sezione in un'arena in stile "destruction derby" con visuale dall'alto. Su PC forse andava meglio, ma su ScummVM i comandi in queste sezioni sono odiosi, in particolar modo quella nell'arena, ai limiti dell'ingiocabile.

full throttle recensione


Abbiamo detto che ha una grafica superiore alla maggior parte delle altre avventure che girano su SCUMM, almeno a quelle a cui ho giocato fin'ora, un comparto sonoro anche migliore, trama abbastanza interessante, un protagonista simpatico e motociclette con una quantità esagerata di tubi di scappamento. Ha anche dei difetti?
I difetti, segnalati dalle riviste dell'epoca, diventano per me al giorno d'oggi dei pregi, visto lo scarso tempo a mia disposizione per i videogiochi: eccessiva linearità (ma non mi sembra che le altre avventure dell'epoca che ho giocato fossero meno lineari), brevità e facilità degli enigmi. In effetti, a parte le sezioni arcade rese odiose dai comandi, il gioco scorre via abbastanza semplicemente, tanto da non richiedere quasi mai di ricorrere ad aiuti su internet.

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Nel 2017 è stata commercializzata una versione remastered del gioco per PC, PS4 e PSVita. Oltre a quello, negli anni si è tentato più di una volta di dare vita a un vero e proprio sequel, progetto però mai andato in porto. Il gioco ha avuto comunque abbastanza successo da generare una fanbase che ha utilizzato i personaggi e l'ambientazione per creare avventure per il gioco di ruolo Fudge.

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Da provare, visto anche che l'originale è scaricabile gratuitamente dai siti di abandonware.

Il Moro

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5 commenti:

  1. Ma speriamo che la facciano davvero una serie così... :-D

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  2. Sai che non lo conosco proprio? Temo anzi di non aver mai giocato alle avventure grafiche, o se l'ho fatto non ne ho memoria :-P

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    1. Eri troppo occupato a far esplodere demoni in "Doom"... ;-)

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  3. Full throttle è un signor gioco, divertente e per molti aspetti decisamente innovativo per l'epoca; poi Ben è uno dei personaggi delle avventure grafiche che mi sono piaciuti di più. Peccato che come dici tu non si sia mai riusciti (nonostante i vari tentativi) a portare un seguito a Ben e compari.

    La difficoltà delle sezioni arcade è verissima, ma lo SCUMM non era pensato per un tale compito e il risultato si vede (sopratutto a causa per l'intelligenza, o meglio la deficienza artificiale degli avversari). Ho io giocato anche alla versione Remasterd e per me merita un giro sopra, sopratutto perché diverse magagne in questa versione sono state risolte).

    P.S. Poi come molti giochi della Lucas era pieno di citazioni. Per esempio il simbolo dell'impero sul braccio del camionista.

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    1. Alcune citazioni le ho riconosciute, altre no, ad esempio al simbolo dell'impero non avevo proprio fatto caso... :-D

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