domenica 17 marzo 2013

To the moon


Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Per la mia seconda recensione videoludica, parliamo di un progetto che non potrebbe nemmeno essere definito pienamente un videogioco.

To the moon è stato sviluppato dal team indipendente Freebird games, utilizzando RPG Maker, un tool gratuito che mette a disposizione dei suoi utenti una serie di strumenti per realizzare giochi di ruolo "alla giapponese", senza dover per forza conoscere a fondo la programmazione (anche se un minimo è comunque indispensabile).
E, diciamolo subito, si tratta di un gran gioco.




La trama può ricordare film come Se mi lasci ti cancello, Mr. Nobody o anche Memento, anche se quest'ultimo vira più sul "giallo".
L'anziano Johnny è nel suo letto, in punto di morte. Gli restano poche ore da vivere. Come da sua richiesta, giungono a casa sua il dott. Watts e la dott.ssa Rosalene, rappresentanti di una società che si occupa di rimediare ai rimpianti dei morenti. O realizzare i loro ultimi desideri, se preferite.
Hanno un macchinario che permette loro di interagire direttamente con la memoria del paziente. Il desiderio di Johnny è andare sulla luna: i due dottori dovranno quindi modificare la sua memoria, così che lui possa credere di esserci già stato e morire quindi felice.
Ma quello di Johnny è un desiderio recente, che lui non è ingrado di spiegare.La luna non l'ha mai attirato, prima, e non sa niente di astronomia.
Per realizzarlo, quindi, non è sufficiente inserire il ricordo al momento giusto. E' necessario risalire ai ricordi dell'infanzia, per instillare nel Johnny bambino il desiderio di diventare un astronauta e modificare così a cascata tutti i suoi ricordi successivi.
La macchina però non è in grado di fare un salto così lungo, perciò i protagonisti dovranno procedere a ritroso, a piccoli passi, assistendo a diversi momenti significativi della vita di Johhny, che getteranno nuove luci sulla storia di quest'uomo...


E' chiaro già da qui che non si tratta della trama canonica per un videogioco.
Niente nemici da combattere. Pochi, semplicissimi puzzle da risolvere. Più che altro ci si limita a cercare oggetti sui quali cliccare, facilissimi da trovare anch'essi, poi si leggono i dialoghi e ci si gode la storia. Tutto lì. E' più una specie di romanzo interattivo - mi viene da paragonarlo alle visual novel giapponesi, ma non ne ho mai giocata una quindi non ne sono sicuro.

Il bello di questo gioco è proprio la storia.
La simpatia e il sarcasmo del dott. Watts, che ci stordirà con continue battute e riferimenti pop, contrapposti al pragmatismo della dott.ssa Rosalene, ci accompagneranno in un viaggio nei ricordi di Jhonny, il quale non ha avuto una vita esattamente felice. Misteri che vengono svelati poco a poco, retroscena oscuri, un viaggio nell'inconscio di un uomo con una storia drammatica.
Vi ritroverete a sghignazzare di gusto e subito dopo con le lacrime agli occhi. Verrete sconvolti dalle rivelazioni e parteciperete agli eventi come se foste lì con i dottori della memoria. Le vostre certezze verranno messe a dura prova.
La durata è sulle 4-5 ore, ma sono tutte piene di eventi e di emozioni.


Un altro grande punto di forza sono le musiche. Sono state composte da Kan Gao, leader del team di sviluppo, insieme a Laura Shigihara, già apprezzata per il lavoro fatto in Plant vs. Zombies. Si tratta per lo più temi per pianoforte, un po' ripetitive, forse, ma sempre perfettamente azzeccate, in grado di accompagnarci alla perfezione sia nei momenti più malinconici che in quelli più divertenti. Contribuiranno fortemente a farci venire le lacrime. La soundtrack è addirittura acquistabile a parte.


Pensando a videogame con una bella, forte, importante, qualcuno viene in mente. Alcuni Final Fantasy (per la precisione il VI, il VII e il X, per me), Xenogears su PS1, The suffering su PS2, Bioshock su pc, i vari Metal Gear, Fahrenheit... Ma nessuno ha mai raggiunto, per me, un tale livello di coinvolgimento emotivo, forse anche perché, come già accennato, non è realmente una trama "da videogame".
In alcuni momenti ha minacciato di uscire una lacrimuccia anche da questo cuore di pietra, giuro.



Abbiamo già detto che è fatto con RPG Maker, quindi la grafica, come potete intuire dalle immagini sparse per il post, è paragonabile a quella dei vecchi JRPG (giochi di ruolo giapponesi, per i non-nerd) che si vedevano sui 16 bit del Super Nintendo, o più di recente su Game Boy Advance e Nintendo DS. Per me che sono un amante del retrogaming non è un problema, anzi.

Ci sono da segnalare un po' di errori nei controlli, alcune zone dello scenario in cui non si può passare e non si capisce perché, a volte il personaggio controllato sembra non volerci dare retta. Questo diventa particolarmente fastidioso in una sezione verso la fine, l'unico momento vagamente arcade, nel quale riuscire ad andare avanti è abbastanza problematico... visto che non si può morire, comunque, basta insistere un po'.
Non credo che sia in programma una patch per ovviare a questi errori, comunque non impediscono di godersi la storia.


Insomma, evitatelo pure se cercate giochini leggeri con cui passare il tempo mentre siete sul treno, o se preferite gioconi con grafica da urlo che vi fanno tritare tonnellate di nemici al secondo.

Per chi dà importanza alla trama e meno al gameplay, sappia a cosa va incontro, e non stia a pensarci tanto: questo gioco è un capolavoro.

Questo è un titolo che può essere apprezzato anche da chi di solito non gioca ai videogiochi, visto anche che non richiede praticamente nessuna abilità "manuale".
Certo, la trama, seppur splendida, è comunque più semplice e lineare rispetto a film e libri dello stesso genere in circolazione. Ma quelli non vi danno la stessa sensazione di "partecipazione".



Questo è il sito ufficiale, dal quale potrete scaricare la versione completa o una demo con la prima ora di gioco, ma potete scaricarlo anche da Steam in italiano  (non sono sicuro che ci sia l'italiano nella versione che prendete dal sito) per $ 9.99. Li vale tutti.

Il Moro

4 commenti:

  1. A me ha ricordato anche Alundra, sebbene la trama sia ben più complessa. Gran gioco comunque e bella segnalazione.

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    1. non lo conosco... corro a informarmi! Wikipedia, arrivo!

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