Una breve recensione per il quinto
numero di Orfani:
L'uomo con il fucile. Breve per
il semplice motivo che recensendo tutti i numeri si rischia di finire
per ripetere sempre le stesse cose.
Questa volta i
disegni sono di Luca Maresca, buoni e fedeli allo stile della serie
come sempre. I colori invece sono a cura di Alessia Pastorello, e
come sempre sono davvero ottimi, superiori a qualsiasi altro fumetto
italiano che io conosca.
Citazioni: se ce ne
sono io non le ho viste, e questo non può che farmi piacere.
La trama: non si
può entrare nei dettagli per non spoilerare. Diciamo che Recchioni
non si fa scrupoli nel ribaltare le nostre convinzioni.
Trapelano nuove,
interessanti rivelazioni. Possibile che ci siano state raccontate
solo balle fino adesso?
Comincia a
delinearsi il piano di Recchioni: iniziare piano, prenderla alla
larga, costruire delle situazioni e delle premesse. Poi rivelarci,
ancora più piano, cosa c'è in realtà dietro. E poi,
presumibilmente ribaltare tutto, due o tre volte.
Per la prima volta,
la parte ambientata nel presente è più interessante di quella nel
passato, che pure contiene qualche rivelazione capace di farci venire
un mucchio di dubbi.
Dopo tre numeri
mediocri e uno decisamente migliore, il quinto volume è forse
complessivamente inferiore al quarto, ma contiene un mucchio di
interrogativi che servono a convincerci a sborsare anche i soldi per
il sesto.
Questo numero è
una promessa. Del tipo "seguiranno figate". Sarà
mantenuta? Speriamo.
Il Moro
Ne avevo avuto una pessima impressione di questa serie. Sarei felicissimo di scoprire di aver sbagliato!
RispondiEliminaAnche a me i primi numeri non erano piaciuti. Ma sembra che andiamo migliorando.
EliminaIl Moro