Finalmente sono riuscito a vedere questo film, segnalato un po' dappertutto nella blogsfera.
Gran cosa. Quindi vi beccate anche la mia recensione.
John dies at the end è un film statunitense del 2012 diretto da Don Coscarelli, che molti ricorderanno per il bellerrimo Bubba-ho-tep, tratto da un racconto di Joe Lansdale, e per la serie Phantasm.
Anche questo John dies at the end è tratto da un romanzo. L'autore stavolta è David Wong (praticamente lo stesso nome del protagonista) alla sua prima prova letteraria. Purtroppo il libro non è mai stato tradotto in italiano. E ovviamente neanche il film, ma per quello ci sono i sempre quei ragazzi volenterosi e appassionati che ci regalano i sottotitoli. Ragazzi, vi voglio bene.
Chiariamo subito la questione: John dies at the end è una vera perla nel panorama dell'horror-trash, ma quello "fatto bene", quello che è trash apposta e con stile. Stile psicopatico, ma sempre stile.
Questo film ci sbatte in faccia un bel "serie B lo dici a tua sorella".
La copertina del libro. |
Il perplesso protagonista Dave insieme a John, quello che alla fine muore. |
E non dimentichiamo alcuni dialoghi stranamente profondi, con idee filosofiche sul tempo e sulla percezione che inducono anche alla riflessione. Sempre senza esagerare, eh!
Per battere i mostri, che c'è di meglio della bibbia? Meglio ancora se avvolta intorno a una mazza chiodata... |
Il suo potere? Vederci con gli occhiali scuri dentro una caverna. Ma anche le fighe che si porta in giro sono un valore aggiunto. |
E' un altro film, ma mi piace e ce la metto lo stesso. Tiè. |
Il Moro
Simpaticissimo film, rari i momenti in cui non ci sia qualcosa di curioso o divertente, proprio da vedere.
RispondiEliminaPer chi ama il genere è imperdibile.
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