Avengers - Age of Ultron, recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Consapevole che questo film ormai è già stato recensito anche dal mio panettiere, provo lo stesso a dirvi la mia, così, perché sono fondamentalmente un rompiballe.

Chiariamo subito il Moro-pensiero: questo NON è il miglior film del Marvel Cinematic Universe. La mia personale preferenza va, a parimerito, a Captain America: The Winter Soldier e I guardiani della galassia. I perché ve li potete andare a leggere nelle rispettive recensioni.

E non credo sia migliore nemmeno del primo Avengers. Anche perché il primo non ce lo aspettavamo, anzi, immaginavamo tutti una cacata, e siamo stati piacevolmente stupiti. Questo ha creato per il secondo aspettative difficili da realizzare, ed è quello che è successo: probabilmente Avengers: Age of Ultron è in realtà ai livelli del primo film, ma l'asticella delle aspettative alzata ha fatto sì che ci fosse l'impressione di un abbassamento della qualità.



Ma non è solo questo.
E' vero che si tratta di un film di intrattenimento, una caciaronata fatta di battute sceme e un sacco di mazzate, ma il pubblico di oggi non è più quello degli anni '90 (o forse sono io che sono invecchiato nel frattempo?), ed è meno tollerante alle "minchiate".
Esempio: i due programmi si fronteggiano in forma di ologrammi luccicanti, e poi iniziano a spararsi fulmini. Ma PERCHE', se non sono altro che rappresentazioni tridimensionali? Mica avverrà a quel livello la lotta tra i due, no? Sarebbe come se i virus per computer ingaggiassero un duello a colpi di spada con l'antivirus sul vostro monitor.
Ecco, questa è una di quelle cose che anni fa non miavrebbero dato fastidio.
Non è solo questo, comunque, qua e là ci sono buchi di sceneggiatura evidenti come un cammello in cortile, e le motivazioni per cui i personaggi fanno quello che fanno a volte sono piuttosto sceme, soprattutto i cattivi. O come mai vengono prese certe decisioni.

Come già per il primo Avengers, Joss Whedon riesce ad utilizzare tutti i personaggi dando loro la giusta importanza. C'è un po' di preminenza di Robert Downey Jr. (io conosco il personaggio fumettistico di Iron Man poco o per niente, ma da quel poco direi che l'identità segreta dell'Iron Man cinematografico non è Tony Stark ma Robert Downey Jr.), ma non è detto che sia fanservice verso il personaggio più amato, visto che in fondo la trama ruota intorno a lui e ha senso così: non avendo ancora introdotto, Hank Pym, chi altri poteva creare Ultron?
Beh, visto che il film dedicato ad Ant-Man deve uscire tra un paio di mesi, potevano magari scambiare le date di uscita e introdurre Pym già qui... Ma saranno decisioni legate al marketing.
Iron Man a parte i supertizi che hanno film a loro dedicati hanno un po' meno importanza rispetto a Occhio di Falco e Vedova Nera, il che probabilmente è giusto visto che non hanno film dedicati a loro in programma nei prossimi anni. Stranamente non ne ha neppure

La Visione

stranamente perché si vede pochissimo e dà proprio l'impressione di dover essere ampliato più avanti... nel prossimo Avengers, suppongo.

Scarsa l'importanza dei due gemelli Maximoff, che qui per problemi di diritti sono orfani e non sono mutanti. La sola scena al rallenty di Pietro in X-Men: Giorni di un futuro passato è dieci volte meglio di tutte quelle dove i gemelli compaiono in The Age of Ultron.

Da segnalare alcuni momenti di dialogo un po' troppo lunghi, che prima e dopo scene di svariati minuti di scazzottate apocalittiche fanno un po' addormentare.
Decisamente inutile la solita scenetta dei titoli di coda. Carina però l'idea

di far credere a tutti che Occhio di Falco sarebbe morto, per poi fregarci all'ultimo... dai, tutti quanti abbiamo pensato "eccolo lì che crepa" non è appena è saltata fuori la moglie incinta!

Insomma, un bel film, spettacolare e divertente al punto giusto. Però, ecco, non riesce a distinguersi. Gli manca qualcosa. Sarà che i film Marvel iniziano ad assomigliarsi tutti, o la sensazione di non stare più guardando dei film ma una serie di telefilm costosissimi.

Mi viene da pensare: solo per realizzare la minchiatina con cui lancia ologrammi in giro per la stanza Tony Stark deve averci dedicato barche di soldi, tempo e ingegno. E non serve a niente oltre a impressionare le ragazze. Avesse speso quel tempo per dedicarsi alle energie alternative a quest'ora avrebbero risolto il problema del petrolio.

Il Moro