martedì 8 giugno 2021

Opinioni in pillole, film d'animazione: Next Gen, I Mitchell Contro Le Macchine, 100% Lupo

 Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Credo che continuerò con questo tipo di articoli, unendo in un solo post opinioni relative a più opere accomunate da qualcosa, opinioni troppo brevi per diventare articoli a sé stanti (e che non ho voglia di allungare).

In questo caso abbiamo tre film d'animazione, visti insieme all'esperto seienne di casa.


Next Gen

Cina-Canada-Usa, 2018

Next Gen recensione

L'amicizia tra un bambino/a e un robot non è di certo una novità in narrativa e in particolare nel cinema d'animazione, basti pensare a Il gigante di ferro o Big Hero 6.
Questo Next Gen non aggiunge nulla di davvero nuovo a questa narrazione. E' un film divertente da vedere, ma che non lascia nulla e che si dimentica immediatamente dopo. Non c'è nulla di originale né un qualche elemento che possa rimanere impresso.
Questo non toglie che abbia un buon ritmo e delle belle scene d'azione. Si nota che non è un film Disney e che è presumibilmente dedicato a un pubblico non proprio giovanissimo, non è semplicissimo da seguire e ci sono punti in cui può fare un po' paura, in particolare c'è un omicidio (comunque mio figlio di sei anni l'ha guardato senza avere incubi).
Il robot è carino ma, davvero, troppo umano nei comportamenti, umanità per niente giustificata dalla trama. Non si parla di intelligenze artificiali particolarmente evolute, errori di programmazione o altro. Lui ha pensieri e sentimenti umani perché sì.
Né si capisce perché debba stravedere per quella antipatica bulletta che è la protagonista. Anche accettando che ha coscienza e sentimenti, che ci ha trovato in quella stronzetta?
Il film ovviamente ironizza sulla moda imperante di avere sempre l'ultimo modello di cellulare anche quando quello vecchio funziona ancora benissimo. Ironia di grana grossa, comunque funziona.
Curiosità: il film è stato realizzato quasi interamente con il software di grafica 3D open source Blender.

Next Gen recensione


I Mitchell contro le macchine

USA, 2021

I Mitchell contro le macchine recensione


I creatori sono più o meno gli stessi di Spider-man  - Un nuovo universo, e infatti ha in comune con esso alcuni elementi grafici. Il film è quella perfetta unione di avventura e commedia che ha fatto la fortuna di Disney e Pixar.
Il concetto di famiglia è ovviamente al centro della narrazione, come da buon film per famiglie. Si nota un accenno al fatto che la protagonista potrebbe essere lesbica, ma questo non ha nessun peso nella trama, e i problemi con il padre sono dovuti ad altri motivi, cioè i soliti problemi generazionali che avvengono quando gli interessi dei figli sono molto diversi da quelli dei genitori.
Anche qui, come nel precedentemente trattato Next Gen, si ironizza sull'uso smodato dei cellulari ma soprattutto sui guru della tecnologia, dei quali le presentazioni di nuovi prodotti attirano flussi di pubblico che neanche gli AC/DC. Questo di nome fa Mark, qualcosa mi dice che non è casuale.
La ribellione dei robot avviene praticamente subito, al momento della presentazione. I Mitchell per puro caso sembrano essere gli unici umani a non venire catturati dai robot, i quali però hanno per fortuna la classica "regina", comodo bersaglio per l'eroe di turno da colpire per risolvere con un colpo solo tutta la situazione. E' una caratteristica che sarebbe un eufemismo definire straabusata, emblematico il caso di Edge of tomorrow, nel quale gli americani hanno inserito una "regina" in una storia giapponese che non la prevedeva (in quel caso era lo snodo centrale di una mente alveare o qualcosa del genere, ancora più facile che con  una regina).
Il film scorre rapidissimo, con quelle scene d'azione schizzate a cui ci hanno abituati i cartoni animati moderni, in cui tutti urlano e si agitano come matti. In questo caso vengono aggiunti spesso inserti in 2D o fotografie, che richiamano il linguaggio dei meme, in riferimento alla passione cinematografica della protagonista.
Gran bel film, e anche il seienne si è divertito un sacco.

I Mitchell contro le macchine recensione
Sempre tutti bianchi 'sti robot. Ma non si sporcheranno?


100% lupo 

Australia-Belgio, 2020

100% lupo  recensione


Il trailer dice già praticamente tutto quello che c'è da dire su questo film: il figlio del capobranco di una comunità di lupi mannari arriva al giorno della sua prima trasformazione, e invece di diventare un possente licantropo si trasforma in un barboncino.
A quello che si vede nel trailer aggiungete che i lupi mannari, che comunque sono "buoni", detestano i cani, così come i cani detestano i lupi mannari, odio dovuto in gran parte al fatto che le due comunità in realtà si conoscono molto poco, e avete capito la tematica.
Sul poster campeggiano i nomi dei doppiatori, come se dovesse essere gente che conosco. Ok boomer, me lo dico da solo così vi avanzo la fatica, è facile immaginare che siano star di Youtube o TikTok.
Questa abitudine di togliere il lavoro a onesti e spesso abilissimi professionisti del doppiaggio per darli a degli scalzacani solo perché sono famosi deve davvero finire, infatti le voci dei due ragazzini doppiati da Ninna e Matti sono passibili di denuncia per il dolore che provocano. Per fortuna il loro tempo su schermo è pochissimo, non so se arrivino a cinque minuti in totale. A Captain Blazer è andata ancora peggio: doppia un cane che sa dire solo "palla" e lo dice solo cinque o sei volte. Ora penserà di essere Vin Diesel.
Il film risulta essere veloce e divertente, senza particolari guizzi di genialità ma piacevole da vedere. Nessun reale difetto, ma neanche nessun punto di forza che gli consenta di distinguersi dalla massa. Sembrerebbe un buon film tra quelli per ragazzi disponibili su Netflix, ma ha una marcia in più: l'abbiamo visto al cinema. 

L'ultimo film che ho visto al cinema è stato Tenet, qualcosa come otto mesi fa, e per mia moglie e mio figlio l'ultimo è stato addirittura Frozen 2, quindi è passato più di un anno e mezzo.
Non dirò niente di nuovo: ci accorgiamo del valore delle cose solo quando ce le tolgono. Basta il buio della sala per trasformare un buon film in un'esperienza. In questo caso, quello che visto a casa sul divano ci sarebbe sembrato solo un film carino e divertente acquista di colpo dieci punti. Il pargolo alla fine saltava addirittura sul sedile.

100% lupo  recensione

Il Moro

3 commenti:

  1. Ho visto solo i Mitchell e l'ho letteralmente adorato, divertente e pop com'è!!

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    1. è sicuramente il migliore di questo terzetto, nonché uno dei migliori film dell'anno al momento.

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  2. Esatto, di questi sarà l'unico di cui ci ricorderemo ancora per un po'.

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