venerdì 27 giugno 2014

Quello che mi sta sulle palle del calcio



Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

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Comunicazione di servizio:
questo post è stato preparato una settimana fa, ed esce solo ora per esigenze di programmazione del blog. Essendo l'Italia ormai uscita dal mondiale brasiliano è forse un po' fuori tempo massimo, ma ormai l'ho scritto e ve lo beccate, anche perché quello che ho da dire vale in qualsiasi momento dell'anno, non solo quando ci sono i mondiali.
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Quello che mi sta sulle palle non è il calcio in sè. Il calcio è uno sport come un altro, con la stessa dignità del curling e della ginnastica artistica.
Quello che mi sta sulle palle è l'effetto che ha sulla gente.

Mi sta sulle palle che la maggioranza degli italiani sappia snocciolare senza problemi la formazione delle squadre più seguite, mentre magari non sa che agli europei di scherma l'Italia è in testa al medagliere con quattro ori, tre argenti e tre bronzi. E mi sta sulle palle che a questi risultati i telegiornali nazionali dedichino una frazione dello spazio che dedicano a un solo calciatore che forse ha un po' di febbre e si potrebbe perdere una partita.



Mi sta sulle palle che gli stessi telegiornali aprano parlando dei mondiali, e che a un servizio di quasi 5 minuti su Balotelli che non ha giocato tanto bene ne segua uno di un minuto sui carri armati russi che sconfinano in Ucraina.

Mi sta sulle palle che una squadra intera del fioretto di cui sopra guadagni meno del più scalcinato dei giocatori di calcio di serie A, e che lo stato sia costretto ad assumere gli atleti olimpici tra i carabinieri per dargli uno stipendio così che possano allenarsi.



Mi sta sulle palle che qualsiasi radio nazionale parli dei mondiali a qualsiasi ora. Meno male che esistono gli mp3.

Mi sta sulle palle che la tastiera dello smartphone suggerisca parole come "Chiellini" e "Marchisio" come seconda o terza scelta quando inizi a scrivere "chie..." o "marc...".

Soprattutto mi sta sulle palle sapere che i media in fondo danno alla gente quello che la gente vuole.

Mi stanno sulle palle quelli che mi dicono: "Ma almeno i mondiali li guardi." Non più di quanto tu guardi quelli di pallamano, e prova a dirmi che non è la stessa cosa.

Mi sta sulle palle il patriottismo e l'identità nazionale che si risvegliano solo in occasione dei mondiali, poi continuiamo a farci i cazzi nostri e a evadere le tasse.


Mi stanno sulle palle quelli che dicono "abbiamo vinto", manco avessero giocato pure loro.

Mi stanno molto di più sulle palle quelli che la volta dopo dicono "Hanno perso".

Mi sta sulle palle l'utilizzo di uno sport come "oppio dei popoli" per distrarre la gente dalle cose più gravi.



Mi piacerebbe anche sapere chi è che ha deciso che il calcio è lo sport che deve per forza piacere a tutti.

E mi stanno pure sulle palle quelli che dicono "odio il calcio". Il calcio non ne può nulla. è tutto il circo che gli sta intorno che è marcio.


E comunque, io ancora non ho capito quando diavolo è fuorigioco.


Boh???

Il Moro


13 commenti:

  1. Guarda, sono d'accordissimo. Lo odio pure io, anche se confesso: mi sono visto i mondiali, e non solo le partite dell'Italia. Lo trovo divertente il mondiale, ecco. Per il resto non lo cago mai, e detesto il fatto che si dedichi così tanto spazio, energia e denaro al calcio a discapito di tutti gli altri sport. E' orrendo.

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  2. Hai fatto bene a fare questo post.
    Te lo dice uno che adora il calcio, che gioca ogni settimana a calcetto e tifa la Juventus.
    Che allo stesso tempo odia tutte le persone che prendono questo sport come una valvola di sfogo per le proprie frustrazioni, che odia i giornalisti che devono creare l'odio tra le tifoserie, che odia gli hooligans che ti rovinano la partita, che in fondo odia il sistema stesso.
    E' una sorta di amore e odio di questo sport.
    Per fortuna conosco molta gente che la pensa come me.

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  3. Suona come uno scritto vagamente retorico e provocatorio, se non fosse che hai detto una pura verità.
    Amo il calcio in quanto sport, meno tutto il teatrino che c'è dietro, tanto che mi trovo d'accordo su tutto ciò che hai scritto, anche i punti e le virgole. :-P

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    1. ok, allora nel prossimo post raddoppio punti e virgole! XD

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  4. Sono d' accordo con te. Seguo il calcio, sono tifoso, ho seguito e seguirò i Mondiali, e sono d' accordo con te. Infatti, come hai scritto tu, il problema non è lo sport del calcio in sé, ma è l' uso che ne viene fatto dai media e da tutto ciò che ci gira (e ci mangia...) intorno. E' una notizia di ieri: Sky si è assicurata i diritti di tutta la Serie A per 572 milioni di euro! Finché intorno al mondo del pallone gireranno tutti questi soldi e ci saranno enormi introiti per certe lobbies, il calcio sarà sistematicamente favorito rispetto agli altri sport.

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    1. pensa dessero tutti quei soldi alla ricerca contro il cancro...

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  5. Concordo in pieno con quasi tutto quello che dici. ANche se secondo me è proprio il sistema calcio, anche come sport, che è sbagliato.
    Una delle cose che nessuno dice è che alla maggior parte delle persone poi il calcio come sport non piace o non interessa: basta pensare che la partita forse più vista in assoluto, la finale dei mondiali del 2006, ha avuto come spettatori meno del 40% degli italiano.... E' il giro di soldi creato dietro che porta a tutto questo, e l'unica soluzione sarebbe quella di eliminarlo.

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    1. L'eliminazione no, in fondo c'è tanta gente che segue il calcio con puro spirito sportivo. Ridimensionarlo, sicuramente sì.

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  6. D'accordo con te su tutta la linea, Moro! Alla fine il calcio è pure uno sport carino e ci giocherei perfino, se non se lo inculasse nessuno.

    Saludos!

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