Continua il viaggio di Bilbo Baggins e di Thorin Scudodiquercia insieme alla sua compagnia nanesca alla volta della Montagna Solitaria, con lo scopo di recuperare il mitico artefatto che restituirà a Thorin il diritto di regnare sui nani.
Durante questo viaggio attraverseranno il cupo Bosco Atro, abitazione di elfi silvani poco ospitali (ma sempre molto fighi e privi di peli superflui), facendosi amici e nemici, e la cittadina portuale sospesa su palafitte di Pontelagolungo, che ha già avuto a che fare col drago in passato. Anche qui nuovi alleati e nuovi nemici. Nel frattempo Gandalf se ne va per conto suo a Dol Guldur, per cercare conferma ai suoi timori sulla vera natura del Negromante che sta iniziando a radunare un esercito di orchi a est...
Ho trovato questo film migliore del primo (del quale ho parlato qui), più coerente con sè stesso: in Un viaggio inaspettato c'erano molte parti "per ridere", gag e buffonate infantili, nello spirito del libro, alternate a parti più serie e cupe, il che spesso faceva digrignare i denti per l'eccessivo contrastio. Qui le gag sono molte meno e non stonano con il resto, il che se da una parte rende La Desolazione di Smaug meno adatto a un pubblico giovane e meno fedele al libro, dall'altro ne aumenta la coerenza narrativa.
Scusa ho dimenticato gli occhiali, verresti un po' più vicino a farti trafiggere? Ecco, grazie, così. |
Si sa che il libro Lo Hobbit contiene solo una parte delle vicende narrate nel film. Il resto è preso dal Silmarillion, da altri racconti e da appunti sparsi di Tolkien, e qualcosa è inventato di sana pianta, come l'introduzione di Legolas e di Tauriel, una sempre piacevole Evangeline Lilly che nei racconti originali non è mai esistita.
Naaa, troppo vestita. |
Meglio, ma ci sono ancora margini di miglioramento. |
Era il caso di fare queste aggiunte? Mah. Io sono uno di quelli che sostiene che una storia d'amore ci sta sempre bene, ma l'inserimento di questi personaggi in questo caso appare un po' forzato.
Purtroppo anche qui ci sono parti noiose, il che è tipico del cinema fantastico/action degli ultimi anni. Per fortuna c'è un solo dialogo eccessivamente lungo, quello tra Tauriel e uno dei nani di cui al momento mi sfugge il nome. Ma sono troppo lunghe anche le scene d'azione. Quella dei barili non finisce mai, stessa cosa per Gandalf che gioca con le bolle, e anche dei pezzi del drago avrei tagliato qualcosina. Il film dura due ore e quaranta, che ormai sembra che se non superi le due ore sei uno sfigato, ma secondo me una ventina di minuti si poteva togliere abbastanza tranquillamente.
Peccato anche per la parte di Beorn, abbastanza inutile e che nel libro aveva più importanza. Forse sarebbe stato meglio eliminarla del tutto, ma su Wikipedia si dice che il ruolo di Beorn verrà ampliato nella già prevista versione estesa.
Io quella sotto in mezzo non l'ho capita. |
Peter Jackson ci sa fare, inutile negarlo. Le ambientazioni sono sempre spettacolari (devo aprire un negozio di ringhiere nella Terra di Mezzo, mi farei i soldi), gli effetti speciali pazzeschi e utilizzati in modo splendido. Quando si pensa che in molte scene non c'era NIENTE di vero, che si sta guardando uno spezzone di un cartone animato, nè più nè meno, si fa fatica a crederci.
Non l'ho visto in 3D, chi l'ha fatto mi dica se mi sono perso qualcosa. Forse solo nel pezzo del drago poteva avere qualche senso, per il resto non mi pento.
Smaug... |
Gli attori avranno le loro difficoltà a recitare davanti a un muro verde fingendo di stare vedendo chissà cosa, ma l'unico che si distingue davvero è Martin Freeman, sempre bravissimo.
E poi c'è il drago, ovviamente, doppiato in originale da Benedict Cumberbatch. La coppia di Sherlock non si replica in italiano, dove il drago è doppiato dal professionista Luca Ward, che quasi non ha bisogno del distorsore per la voce, e non dal doppiatore di Sherlock Franceso Pezzulli. Però nel modo di parlare di Smaug ho ravvisato echi evidenti della parlata che Cumberbatch esibiva nel telefilm.
...e Smaug (non ho trovato immagini a figura intera. |
Questo Smaug appare non essere esattamente un drago: ha solo due zampe come una viverna, eppure sputa fuoco ed è gigantesco come un drago occidentale e non ha il pungiglione nella coda (o almeno io non l'ho visto). Ci starebbe anche un bel chissenefrega, però io penso che sia giusto rimarcarlo, non come critica ma come semplice curiosità, giusto per chiamare le cose con il loro nome.
E comunque, io non so come questi orchi possano sperare di vincere, quando basta un elfo da solo per farne fuori un centinaio senza neanche farsi venire il fiatone.
Ah, e ricordate che le faretre degli elfi hanno il trucco per le munizioni infinite, occhio!
Ma dopotutto per gli orchi non è un problema, visto che sembrano avere la magica capacità di moltiplicarsi all'infinito: notare come ne arrivino sempre di più nonostante muoiano a frotte.
Concludendo: un film molto bello dal punto di vista della resa visiva, ma che soffre un po' della sindrome della dilatazione eccessiva delle scene d'azione che ci propinano un po' troppo spesso da una decina di anni a questa parte (eccessiva e surreale, vedi la moltiplicazione degli orchi). Abbiamo già detto che uscirà anche una versione con minutaggio aumentato, ma francamente io toglierei invece di aggiungere.
Il Moro
" Questo Smaug appare non essere esattamente un drago: ha solo due zampe come una viverna, eppure sputa fuoco ed è gigantesco come un drago occidentale e non ha il pungiglione nella coda (o almeno io non l'ho visto)."
RispondiEliminaSì hanno fatto uno strano miscuglio effettivamente. però funziona meglio dei draghi "serpentiformi" che spesso mostrano nei videogiochi, è più nella tradizione occidentale del "rettile" o del dinosauro
I draghi in forma di serpente senza ali sono quelli della tradizione giapponese, e se ti riferisci a videogiochi giapponesi è abbastanza normale. Viverne e draghi a quattro zampe con le ali invece sono occidentali, e Tolkien parlava ovviamente di quel tipo di drago. Ma alla fine visivamente funziona lo stesso, direi.
EliminaA me il film ha fomentato tanto.
RispondiEliminaSopratutto per Peter Jackson, che per me si dimostra sempre una spanna avanti rispetto a molti registi attuali.
Per Smaug, penso che sia una viverna al 100%
Secondo wikipedia, le viverne sono molto più piccole (grandi quanto un cavallo, per dire), non sputano fuoco e hanno un pungiglione nella coda, a volte avvelenato. Quindi per me (e per wikipedia) è un mix.
EliminaSì, la qualità visiva nelle immagini dei film d Peter Jackson è sempre eccezionale. Peccato per la trama, dove pur di allungare il brodo si fanno riprodurre gli orchi per partenogenesi. Da una compagnia che inizialmente sembrava essere di dieci-venti orchi ne muoiono almeno il doppio, e alla fine ce n'è ancora. Dovrei rivederlo per contare gli orchi morti.
Non si capisce nemmeno perché il re degli elfi silvani tema di essere coinvolto nella guerra, quando gli basterebbe mettere Legolas fuori dalla porta e spazzare via i cadaveri a fine giornata. ;-)
Il Moro