venerdì 21 giugno 2013

Dragonero

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Dragonero è l'ultima collana della Sergio Bonelli editore, e mi è venuta voglia di parlarne prendendola alla larga.

Iniziamo quindi con Dragonero, primo volume della collana Romanzi a fumetti Bonelli, che raccoglie storie autoconclusive di circa 300 pagine.
Uscito nel 2007 per le penne di Luca Enoch (Gea, Lilith, Sprayliz) e Stefano Vietti (Hammer, Nathan Never), e la matita e le chine di Giuseppe Matteoni, è la prima incursione della Bonelli nel fantasy classico.
E gli elementi del fantasy ci sono tutti: demoni mantenuti buoni da un Divieto e confinati dietro a una lunghissima muraglia, maghi organizzati in un ordine, monache guerriere, elfi che vivono sugli alberi, nani che vivono sottoterra, draghi, due quest parallele, oggetti magici per risolvere la situazione, un signore oscuro, un eroe riluttante, e una spedizione di quattro persone in croce per salvare il mondo dalla distruzione. Ma perché non mandano mai un dannato battaglione, mi chiedo?




Il fantasy straclassico viene contaminato da elementi steampunk, quali la gilda dei tecnocrati e le loro armi e veicoli, e le creazioni tecnologiche del nano barbuto.
Fantasy straclassico, dicevamo, ma grazie alle variazioni inserite dagli elementi steampunk, all'ironia del personaggio dell'orco e alla bellezza dei disegni, la lettura scorre con piacere. Dialoghi ben costruiti, personaggi simpatici, paesaggi affascinanti. Niente che possa rimanere a lungo nella memoria, ma gli amanti del fantasy avranno di certo pane per i loro denti.
E già in quest'opera si intravede la vastità del mondo creato dagli autori e di cui ci vengono mostrati alcuni scorci, il più delle volte troppo in fretta, un mondo che già sembrava faticare a rimanere chiuso in sole 300 pagine.
E grazie al cielo non c'è nemmeno un dannato eletto/prescelto. Io li odio, quelli lì.



Nel 2012 gli autori fondano un blog: Dragonero, diario di viaggio.
Presentato come se fosse scritto dal personaggio principale, Ian Aranill, contiene approfondimenti sul mondo in cui vive in forma di diario, impreziosito da disegni. Ci sono storie dei vari luoghi visitati da Ian, leggende e curiosità, anche qualche breve racconto.
Il mondo di Dragonero diventa sempre più vasto e complesso, e francamente anche un po' meno "classico" di quello mostrato nel primo romanzo grafico.
Una cosa è certa: ci sono un mucchio di statue raffiguranti testoni.

Esiste anche la pagina facebook ufficiale (ma quella ormai ce l'hanno tutti, ne sto facendo una anch'io!) e un forum creato da appassionati. E, a quanto pare, c'è in progetto anche un gioco di ruolo curato dalla Wird edizioni.



Al Salone del Libro di Torino di quest'anno ho potuto recuperare anche il numero 0 della nuova serie, edita in collaborazione con Multiplayer.it, il che permetterà alla Bonelli di sfruttare i canali di distribuzione e di pubblicità della nota casa editrice specializzata in novelization di videogiochi.
Peccato che il numero 0 non contenga altro che le prime pagine del numero 1, quindi non vale la pena di sprecarci altro fiato.



Il numero 1 inaugura una nuova collana che, a differenza delle ultime uscite in casa Bonelli, non ha un numero definito di uscite: andrà avanti a oltranza, come da tradizione.
Il primo numero, sempre per i disegni di Matteoni, che cura anche le coeprtine, non è autoconclusivo: la prima storia dovrebbe durare 4 numeri. E qui si vede che il volume uscito nel 2007, con la sua storia "tipicamente fantasy", serviva solo a introdurre personaggi e ambientazioni per la serie. La storia di per sè è decisamente più interessante, e vi compaiono molti elementi che escono quanto basta dai canoni del fantasy. Ora si ragiona: un fumetto d'avventura, guerra e magia in un'ambientazione fantasy. Sembra promettere che non ci trascinerà in un'altra, dannata quest.
L'unica cosa da puntualizzare è che bisogna aver letto il volume dei Romanzi per capirlo pienamente. La trama non c'entra più nulla, ma i personaggi non ci vengono ri-presentati quindi chi vuole sapere bene chi sono deve procurarsi il volume del 2007. Si può trovare in versione digitale sull'AppStore, ma temo che non ci sia la versione per dispositivi android. Credo.

Insomma, il primo volume mi è piaciuto abbastanza da invogliarmi a comprare almeno i primi 4... poi vedremo.

Il Moro

12 commenti:

  1. Hey Moro!
    Ma dai non conoscevo per niente questa serie! E mi ha intrigato, della tua recensione, la storia del diario di viaggio messo in un blog. Sembra proprio un progetto nato da appassionati e che poi ha preso piede diventando qualcosa di più grande.
    Ora vado a guardarmi il blog, per iniziare :D

    Saludos!

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    1. Come fantasy, è sicuramente meglio di quello del tuo amico Makus Heitz! :-D
      Il Moro

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  2. Vorrei iniziarlo, ma tempo che sia una serie infinita...

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    1. perchè dopo i 4 numeri continua, vero?

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    2. Sì, non è una miniserie, va avanti a oltranza... almeno finchè le vendite lo permetteranno.
      Il Moro

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  3. Acc, di Fantasy ne so quanto un giardiniere di Fisica Quantistica...

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    1. Beh, una pianta cresce in modo diverso a seconda se la guardi o meno, no? :-p
      Il Moro

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    2. Effettivamente... e se poi la concimiamo con dei Bosoni, che X ne viene fuori?

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  4. Questo fantasy in salsa Bonelli non mi ispira, magari me ne leggo uno se capita, ma ho i miei dubbi.

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    1. Sì, il protagonista è molto "bonelliano" e come tale non particolarmente simpatico, ma la serie per ora non sembra malvagia.
      Il Moro

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  5. Preso e letto.
    Cercherò di tenere duro, perchè l'esordio non mi ha entusiasmato

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    1. Io penso di prendere i primi 4.... poi si vedrà.

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