lunedì 20 maggio 2013

Un giro al salone del libro

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ieri pomeriggio, domenica 19/05, sono andato a fare un giro al salone del libro di Torino. E voi vi beccate il mio report degli acquisti.

Sì, lo so che non ve ne frega niente. Ve lo beccate lo stesso.







Neanche poi tanta roba... ma scendiamo nei dettagli.

16 euro per Un polpo alla gola, di Zerocalcare.

Questo numero 0 di Dragonero era in omaggio.
Allo stand di Multiplayer.it c'erano Luca Enoch e Sergio Giardo,
ma non avevo voglia di affrontare la coda per farmelo firmare... :-)

10 Euro per Il 18o vampiro di Claudio Vergnani.

Altro acquisto dalla Bao Publishing: la versione figa di Mater morbi, una
famosa storia di Dylan Dog, firmata da Roberto Recchioni. 17 euro. Neanche poco.

Comunque, c'era anche il RRobe che me l'ha firmato. Per lui, niente coda... :-)

Facciamo il totale, va'. 16+10+17 fa (mumble, mumble...) 43 euro. Giusto? Giusto.

+ 10 euro di ingresso.

+ 4,80 euro di parcheggio (lader, as dis an piemuteis...).

+ 3,30 euro di autostrada (semper pì lader...).

+ altri 3,30 di autostrada al ritorno.

fa un totale di (rimumble, rimumble...) 64,10 euro.

diviso per le tre cose che ho comprato fa quasi 21 euro e mezzo al pezzo.

Faccio bene a comprare i libri su internet e alle bancarelle. E a leggere ebook. E a prenderli in biblioteca. Un caro e sentito grazie a chi ha inventato le biblioteche.

Grazie comunque al RRobe per la firma... :-)


Libri che ho visto e che mi è dispiaciuto dover lasciare lì, per non tornare a casa dissanguato:
tutti gli altri di Claudio Vergnani;
La profezia dell'armadillo, di Zerocalcare;
La ristampa della saga di Elric di Melmibonè di Michael Moorcock in 4 volumi;
La versione riveduta e corretta di Nessun dove di Neil Gaiman (la vecchia versione non l'ho mai letta);
Zero, di Anna Starobinec.
La città & la città, di China Mieville.

Ce ne sono molti altri, ma quelli su cui mi sono soffermato di più sono questi. Ma prima o poi arrivano...

Ho eetacciato lo stand del Libraccio, rivendita di libri usati, cercandone un paio che bramo ormai da tempo immemorabile: Ilium - la rivolta di Dan Simmons e Quando la luce tornerà di Vernor Vinge. Nada. Temo che non li leggerò mai.

Era abbastanza pieno, ma ho notato comunque meno gente degli anni scorsi, pur essendo domenica. Ma magari il sole che ha deciso di farsi vedere nonostante le previsioni ha spinto un po' di gente a farsi una passeggiata all'aria aperta, visto che qui sembra piovere un giorno no e una settimana sì.

Ho notato anche la mancanza di alcune case editrici "minori" che ricordavo, probabilmente per aver mandato loro qualche manoscritto... ma immagino che mettere uno stand lì dentro abbia anche un bel costo.
Nel complesso, sono abbastanza soddisfatto... ma pagare dieci euro per entrare è proprio una cosa che non mi va giù.

Il Moro.

18 commenti:

  1. Bel Bottino!
    Poi quando hai letto DragoNero daccelo un parere, che sono curioso

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    1. Essendo un numero zero, sono solo poche pagine (16, mi sembra), ma a casa ho anche quello che qualche anno fa era uscito nella collana "romanzi a fumetti Bonelli"... Non era malvagio, ma neanche da mettere vicino a Gea (sempre di Luca Enoch). Per il momento sono molto più curioso sulla serie "Orfani" di Roberto Recchioni, che uscirà sempre per la Bonelli...
      Il Moro

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  2. Sono curioso di leggere la Novel di Recchioni. Ancora non ho capito se il suo stile mi piace o no. ^_^

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    1. A me piace molto John Doe. Poi, di suo ho letto un racconto e qualcosa del personaggio di Asso, che dovrebbe essere più o meno autobiografico, ma non mi è piaciuto molto.
      Orfani, così a pelle, sembra carino, e come valore aggiunto dovrebbe essere anche tutto a colori...
      Il Moro

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    2. In effetti io ho letto (oltre al suo blog, che seguo) solamente Asso. Come a te, Asso non mi è piaciuto granché, ma i suoi disegni mi piacciono, per cui volevo dargli una seconda possibilità!

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  3. Nella conclusione della mia tesi di laurea parlo proprio dei motivi per cui c'è una crisi di lettura ed editoriale in Italia. Questo è un esempio eclatante. Dover pagare per accedere a delle fiere tanto importanti, che possano stimolare alla cultura e incentivare la lettura è disdicevole. E poi gli editori danno la colpa alla crisi... E, dai prezzi di ciò che hai acquistato, deduco che non hanno nemmeno venduto con qualche sconto, visto che non hanno dato il pezzo fisico in mano al distributore e alla libreria. "uèèè uèèèè, i libri non si vendono più, tutti scappano verso gli eBooks, uèèè uèèè!"... Bah!

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    1. P.S.: quei due libri che cerchi li vuoi per forza in cartaceo o anche in eBook? In ogni caso contattami via facebook che ne parliamo e devo dirti una cosuccia, l'indirizzo lo trovi sul blog!;)

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    2. Gli unici che ho visto fare sconti erano la Gargoyle Books (ma non sull'unico libro che ho comprato da loro:-D) e quelli che pubblicano Zero, di Anna Starobinec (ma non su quello :-D). Poi magari ce n'era anche qualcuna delle piccole, ma dalle grandi nada.
      E anche quella storia che scappano tuti verso gli ebooks non è del tutto vera, visto che l'Italia è l'unico paese al mondo dove gli ebook costano quasi quanto il cartaceo... :-D
      Sì, dover pagare per entrare a una fiera del genere è demenziale, è quasi come se si dovesse pagare il biglietto d'ingresso per il supermercato.
      Il Moro

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    3. Secondo i rilevamenti dell'AIE relativi al 2011, almeno 720.000 lettori forti sono passati al digitale, questo non implica però che i libri vengano acquistati. Di fronte ai prezzi alti (non giustificati) molti optano per la pirateria, purtroppo. Sul problema del costo c'è tanto da parlare, ma soprattutto bisognerebbe metter in mezzo anche la Commissione Europea che influenza alquanto.
      Speriamo che i piani alti aprano gli occhi. Okay ho fatto la battuta.

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    4. Comunque la ISBN faceva sconti fortissimi. Anche la Elliot e altri di cui non ricordo il nome. Però capisco anche chi non li fa, per sanare un po' la voragine che si crea in tempo di crisi editoriale.

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    5. Il problema che in questo modo crei l'effetto contrario. Se non stimoli il lettore non lo attrai, perdi la sua fiducia prima ancora di guadagnartela. Ci vogliono più iniziative che incentivino a riavvicinare il pubblico ai libri, e di certo non è ancorandosi alla tradizione che si riesce in questo. Ciò non vuol dire che li biasimo per le loro scelte di vendere libri alle fiere a prezzo di libreria, capisco che si cerca di approfittare del guadagno in tempo di crisi. Ma la crisi se la sono cercata anche da soli con la Legge Levi, per fare un esempio, i cari editori, eh...

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    6. Vero, gli editori sono stati miopi. I piccoli, perché quelli grandi ci vedono benissimo - e la legge Levi è fondamentalmente una piccola guerra tra la grande distribuzione e Amazon. Non a caso non sono le librerie di catena a chiudere, ma le indipendenti.

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  4. Lol, il mio resoconto esce domani (spero) e ho speso molto di più! Ma ne è valsa la pena. Occhio, che la ristampa di Elric la trovi solo alle fiere, quei libri sono introvabili senza svenarti. A Lucca hanno addirittura stampato Vance senza dirlo a nessuno... odio la Fanucci... no, dai, non la odio ma queste scelte mi lasciano sempre perplesso!

    PS
    Venerdì e sabato c'era Zerocalcare!

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    1. Quelli di Elric erano 4 libri a 12,90 l'uno... In biblioteca ce ne sono, ma non ho mai iniziato a leggerli perché mancano proprio i primi!
      Di Vance, invece, in biblioteca trovo quasi tutto, per fortuna!
      Il Moro

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  5. Hey Moro!
    Minchia non ti dico quant'è figa l'icona di zagor che ti sei messo!
    Ad ogni modo, io per impegni miei personali, non sono potuto andare a Torino, ma ci è andato il mio socio Valerio della casa editrice! Magari vi siete pure beccati senza conoscervi!
    Peccato, se avessi trovato il tempo per andare ci saremmo beccati!
    Prossima volta!

    Saludos!

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    1. Eh, peccato.
      Però non avevate lo stand, vero? Vi ho cercati ma non vi ho trovati...
      Il Moro

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    2. No, infatti, non avevamo lo stand a Torino.
      Tanto, alla prossima fiera ci organizziamo e ci becchiamo!

      Saludos!

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