Trovo bizzarro che non si parli abbastanza di Legion.
Ora, il mio è un parere personale, prendetelo come vi pare.
Legion è la miglior serie televisiva basata sui fumetti americani. E di tanto. Ma non solo.
Legion è anche migliore di tutti i prodotti cinematografici targati Marvel. E di tanto. Sono media diversi e non si possono fare confronti? Probabilmente avete ragione, ma se devo parlare di emozioni trasmesse e coinvolgimento, io mi sento più coinvolto ed emozionato guardando un episodio di Legion sul tablet in pausa pranzo con le luci che si riflettono coprendomi mezzo schermo piuttosto che guardando Infinity War al cinema. Ma non solo.
Legion è anche la miglior serie televisiva dall'inizio di quello che alcuni definiscono il nuovo corso delle serie TV, da quando hanno smesso di chiamarsi "telefilm" (io li chiamo ancora così, ma io sono anziano). Più o meno da Lost, credo.
E poi c'è Aubrey Plaza.
Non è una serie di supereroi. Non si vede un supereroe manco a pagarlo, e anche gli "eroi" in generale latitano abbastanza. E' una serie su persone con superpoteri, in particolare con poteri mentali.
Non conoscevo il personaggio fumettistico di Legion prima di vedere la serie, non ho mai letto un fumetto in cui compaia né prima e né dopo, e non ho intenzione di farlo. Da quel poco che ho leggiucchiato su wikipedia, è il figlio di Charles Xavier, soffre di personalità multipla e ognuna di queste personalità ha un diverso potere mutante.
Ben poco di questo personaggio viene riutilizzato nel telefilm. Anche qui ha dei disturbi mentali, ma niente personalità multiple, almeno per ora. Ogni tanto si accenna al fatto che il padre sia un personaggio particolare, e in un mezzo fotogramma si vede una serie a rotelle con una X al posto dei raggi delle ruote, ma la cosa finisce lì. E i suoi poteri sono strani, comunque legati alla mente. Telepatia, telecinesi, teletrasporto, modifica della realtà, ma è tutto molto confuso, anche per lui, che non ne ha il pieno controllo.
Inizia in un istituto psichiatrico in cui il protagonista, David, è rinchiuso. Ma c'è anche qualcun altro rinchiuso insieme a lui, il demone che dorme all'interno della sua mente, che viene chiamato Il Re Delle Ombre. O forse è solo un disturbo dissociativo, e il demone è solo un altro aspetto della sua personalità? In fondo non dobbiamo dimenticare che David è pazzo.
Poi David viene liberato da altri mutanti, facenti parte di un'organizzazione più o meno segreta. Uno di loro gli lascia un messaggio dentro un ricordo. Di un'altra si innamora.
Ma il Re Delle Ombre è sempre lì, con lui. E' il suo incubo di bambino, personificato. E' il terrore che spezza i cuoi e sconfigge gli eserciti. E' solo un'illusione. O forse un demone che si nasconde nella sua mente.
David è pazzo, e anche l'ideatore e sceneggiatore della serie, Noah Hawley (già sceneggiatore della serie Fargo), non lo dimentica mai. E non dimentica che il protagonista, così come molti degli altri personaggi, ha poteri mentali. E' quindi in grado di creare illusioni, muoversi in piani astrali, comunicare a distanza. E questo è uno dei grandi punti di forza di questa serie: è sempre difficile capire se quello che stiamo vedendo è reale o è una proiezione o un piano astrale di qualche tipo. D'altronde, per il protagonista è più o meno la stessa cosa, e così anche per noi.
E' difficile, questa è una serie che va seguita con grande attenzione, perdersi un solo fotogramma rischia di causare confusione. Non è che si possa metterla di sottofondo mentre si fanno le pulizie, diciamo. Ma io sono sempre riuscito a distinguere perfettamente il reale dall'onirico, e questo va tutto a merito della bravura degli autori, tranne in un caso: il penultimo episodio della seconda stagione, dove per la prima volta si ha la sensazione che realtà e sogno non siano parti difficili da distinguere eppure ben distinte, ma che succedano strane cose oniriche anche nella realtà.
La serie sembrerebbe ambientata più o meno negli anni '70, dati i vestiti, gli ambienti e la tecnologia, ma ci sono alcuni dettagli qua e là che fanno dubitare anche di questo. Abbiamo apparecchi fantascientifici realizzati con tecnologie obsolete, strumenti grossolani, e cose così. E anche l'estetica degli ambienti sembra realizzata da un arredatore sotto acido e appena rientrato da Woodstock, per come sono così surrealmente anni '70.
La narrazione non è del tutto lineare, come dicevamo richiede di fare attenzione e di usare il cervello per ricollegare tutti i fili, perché non c'è nessuno spiegone e nessuna semplificazione. Finalmente, devo dire, in questi tempi in cui film e serie TV sembrano studiate per cerebrolesi.
La regia, meravigliosamente ispirata e abilissima a rendere surreali e oniriche delle situazioni che a volte nemmeno lo sono, riesce ad infilare qua e là anche dei pezzi musicali: nelle prime puntate delle due stagioni ci sono degli spezzoni che sono dei veri e propri piccoli musical. E quello nella prima puntata della seconda stagione è diventato di colpo il mio scontro tra superpoteri televisivo/cinematografico preferito in assoluto.
Troviamogli anche dei difetti, dai.
La prima stagione ha una "chiusa", ma cionostante rimane davvero troppo aperta, e lascia un grosso senso di incompletezza fino alla visione della seconda. E anche la seconda soffre dello stesso problema, seppur in misura minore. Qui la "chiusa" è un po' più definitiva, vengono tirate le fila e c'è una ripartenza, apertissima quindi verso la terza stagione, in pratica finisce con un cliffhanger.
Poi c'è almeno un personaggio che non si sa bene che fine abbia fatto, si presume che rivedremo anche lui, ma è sparito in modo un po' troppo repentino.
E c'è il penultimo episodio, in cui come dicevamo succedono nella realtà cose che starebbero bene su un piano astrale onirico.
Però c'é Aubrey Plaza, e allora va tutto bene. Aubrey Plaza può fare quello che vuole.
Compreso conciarsi in questo modo. |
E' difficile per me esprimere a parole il mio amore smodato per questa serie, e non so se con questo post ho convinto altri a vederla, ma posso assicurarvi che aspetto la terza stagione più di ogni altra uscita televisiva, cinematografica, fumettistica, eccetera.
Aah, Aubrey Plaza....
"Cazzo, un altro stalker." |
Il Moro
Ma che fine faranno queste serie coi diritti rientrati alla Marvel?
RispondiEliminaComunque interessante, un punto di vista diverso e più serio/maturo sui poteri X.
Ma, al di là di questo, è la serie che vedrei solo se passasse in tv...
Moz-
mah, a giugno la serie è stata rinnovata per la terza stagione per il canale FX.
EliminaAah, Aubrey Plaza...
RispondiEliminaAdoro Aubrey sin dai tempi di "Parks and Ricreation", ma non so se avrei il coraggio di vedere questa serie. Pensa che degli amici "dal vivo" sono impazziti nel senso negativo: si sono stufati e hanno smesso prima della fine della prima stagione.
RispondiEliminaMi fido del tuo giudizio ma non amo i supereroi, anche quando non fanno i supereroi :-P
Il vantaggio è che questa puoi guardarla senza sapere una mazza del fumetto da cui è stata tratta e del mondo degli x-men in generale... ;-)
EliminaBeh, io ne ho parlato tanto, e di entrambe le stagioni, e comunque sì, sono d'accordo sulla tua affermazione che Legion è la miglior serie televisiva sui supereroi di sempre ;)
RispondiEliminaMi ricordo!
EliminaAddirittura la migliore? Le darei sicuramente una possibilità se i mutanti della Marvel non mi stessero sulle palle 😝
RispondiEliminaAnche io continuo a chiamarli telefilm! Siamo vecchi? Meglio vecchio che seguire le mode.
Va bene che i personaggi che vedi qui o nei fumetti non ci sono, o sono irriconoscibili.
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