venerdì 16 febbraio 2018

Demon Hunter Severian - La signora dei cancelli della notte, di Giovanni Anastasi



Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Questa è una recensione su commissione, nel senso che sono stato contattato dalla casa editrice (parecchio tempo fa, devo ammettere) che me ne ha mandato una copia chiedendo una recensione. Questo ovviamente non significa che questo articolo sia di parte: soldi non me ne sono arrivati! ;-)

Edito dalla piccola ma validissima casa editrice Acheron Books, Demon  Hunter Severian - La signora dei cancelli della notte è un libro uscito nel 2014, di genere storico-fantasy-investigativo.



La copertina cerca di fregarci: innanzitutto il titolo inglese che sembra richiamare cose come Devil may cry o simili. In realtà oltre ad essere stato scritto da un italiano il libro è ambientato a Milano al tempo in cui era capitale dell'impero Romano D'Occidente, e nessuno chiama mai Severiano in modo diverso da Severiano. Ma la Acheron è una casa editrice specializzata nel diffondere sul mercato anglosassone libri scritti da autori italiani, quindi può darsi che abbia semplicemente mantenuto il titolo con cui è uscito fuori dall'Italia.
E anche il richiamo ai cacciatori di demoni dei videogiochi e piuttosto improprio, visto che Severiano è sì un uomo d'azione ma soprattutto un investigatore dell'occulto.
Poi ci sarebbe anche il fatto che lo stesso nome dell'autore, Giovanni Anastasi, sia fasullo: dietro di lui si nasconde il noto Luca Tarenzi, che evidentemente si diverte a prenderci in giro.

Si parla di demoni, dicevamo, ma non di quei demoni da fumetti americani che saltano fuori da buchi nel terreno e iniziano a dare fuoco alle città. Questi demoni, o meglio questo demone, è suggerito, invocato, mai mostrato, usato come arma per uccidere da uno stregone senza scrupoli. Ed è proprio su questi omicidi che si ritrova ad indagare Severiano, uomo di chiesa e di guerra, incaricato dal potente vescovo Ambrogio, con l'aiuto del giovane e irruento schiavo Flavio.

Ma non è davvero un fantasy, come avrete già capito. C'è qualcosa di "magico" nel modo in cui vengono commessi gli omicidi, ma a parte quello si tratta di un robusto thriller storico, il cui punto di forza è appunto l'interessante ricostruzione storica della Milano del 394, con le sue mura e le sue porte, i palazzi del potere e le piazze dei mercati, le scalinate lastricate di marmo e le strade umide dove si muovono i lavandai di palazzo.
E soprattutto il periodo, un particolare momento di cui si parla poco, la persecuzione dei non cristiani da parte dell'imperatore Teodosio.
L'Editto di Tessalonica del 380 dichiarava il cristianesimo unica religione dell'impero, e tra il 391 e il 392 l'imperatore Teodosio I promulgò i cosiddetti "decreti teodosiani", una serie di decreti atti a perseguire qualsiasi culto pagano all'interno dell'impero. Di fatto venne vietata qualsiasi manifestazione di culto diverso dal cristianesimo. Era vietato non solo frequentare templi pagani, ma anche solo indossare i simboli di diverse divinità o pregarle, sia in pubblico sia in privato. Si arrivava alla pena di morte per chi effettuava sacrifici.
Questo ovviamente diede moto a tutta una serie di atti violenti, dai pagani che rifiutavano di abbandonare i loro culti e "occupavano" i templi solo per venirne scacciati dall'esercito, ai funzionari e agli ufficiali che approfittavano della situazione per arrivare a compiere vere e proprie razzie, con grande soddisfazione delle loro tasche.

Giovanni Anastasi, o Luca Tarenzi che dir si voglia, è bravissimo nel mostrarci questo scorcio di Italia, una capitale scossa da odi profondi dove serpeggiano culti sotterranei, perseguitati e puniti anche con il rogo. Un'ambientazione opprimente che fa da cornice a una vicenda interessante e che si sviluppa secondo i canoni tipici del thriller investigativo.
Insomma un centro da parte di questo bravo autore. Consigliato.

Il Moro.

4 commenti:

  1. Una bella bomba questo romanzo. Quindi la 'ricostruzione storica' è buona?

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    Risposte
    1. Diciamo che mi è sembrata più che buona, non essendo un esperto del periodo in questione.

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  2. Infatti, la ricostruzione storica è tutto.
    Strano che copertina e titolo sembrano voler far passare altro... XD
    Ma il senso dello pseudonimo??

    Moz-

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