martedì 11 luglio 2017

Spider-Man Homecoming

Spider-Man Homecoming recensioneSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

E così eccoci a parlare di questo nuovo film dell'amichevole Uomo Ragno di quartiere, intitolato Homecoming per sottolineare il ritorno dei diritti del personaggio di punta della Marvel alla Marvel, appunto.

Questo film ha alcune cose belle, altre cose brutte, e altre che dipende un po' da come le guardi. 

Cose belle: le scene d'azione, sopratutto quella finale, il personaggio di Peter, decisamente azzeccato, la decisione di mostrare un Uomo Ragno già in azione e risparmiarci l'ennesimo pistolotto sulle responsabilità e l'intero personaggio dello zio Ben, oltre che il morso del ragno, il costume del cattivo e il cattivo stesso, uno dei pochi cattivi decenti dei film Marvel (così a memoria l'unico cattivo del MCU che mi è davvero piaciuto è quello di Civil War, ma anche quello del secondo Guardiani della Galassia non era da buttare). A questo proposito, visto che Hitchcock diceva che più riuscito è il cattivo più riuscito sarà il film, viene da chiedersi come mai nella più importante saga cinematografica degli ultimi anni non siamo ancora riusciti (o non abbiano voluto) ad inserire un cattivo davvero valido. I cattivi dei telefilm dei difensori si mangiano per traverso tutti quelli dei film senza fare nessuna fatica. Possibile che il target giovanile dei film preferisca un cattivo che non sia mai in grado di  adombrare il buono dal punto di vista del carisma? Mah.
Spider-Man Homecoming recensione

Cose brutte: zia May che dovrebbe essere italiana e in quanto tale gesticola come una spastica (la scena del ristorante mi ha fatto digrignare i denti per il fastidio), il personaggio di Flash Tompson che è talmente inutile che se non ci fosse stato il film non sarebbe cambiato di nemmeno una battuta (questo si è preso insulti e minacce di morte su internet dai "fanz" del personaggi, e per cosa?), il personaggio della compagna di scuola antipatica e stramba, davvero insopportabile, l'eccessiva importanza del costume tecnologico, la totale assenza del senso di ragno, e la prima parte introduttiva un po' troppo lunga, ma in generale tutto il film è troppo lungo.

Spider-Man Homecoming recensione

Cose che dipende da come le si guarda: la decisione di non prendere spunto da qualche storia a fumetti ma presentare qualcosa di totalmente nuovo (almeno credo, non sono un appassionato lettore di Spider-Man) con personaggi nuovi o rielaborando profondamente quelli esistenti (a me è piaciuto, ma i fan del personaggio potrebbero storcere il naso), l'evidente presa in giro di alcuni cliché del genere (a me è parsa una cosa ironica e voluta, soprattutto per quello che gira intorno al personaggio dell'amico del protagonista, ma altri potrebbero non vederla come ironia e criticare appunto l'uso di cliché così triti e banali, superati già da una ventina d'anni), la seconda scenetta dopo i titoli di coda.

Spider-Man Homecoming recensione

Nel complesso a mio parere un film che si attesta un po' sopra la media dei film del MCU, decisamente migliore di Spider-Man 3 e dei due Amazing, ma ancora inferiore ai primi due film dedicati al personaggio. Eh ma all'epoca usavano ancora dei registi veri.

Il Moro. 

7 commenti:

  1. Ha di suo essere un operazione molto ragionata, la Marvel non poteva sbagliare, sono felice abbiano centrato il cattivo, molto in linea con il fumetto, finalmente un povero cristo finite sul versante dei cattivi ma le cui motivazioni sono quasi condivisibili. Il costume è molto centrale, ma il personaggio viene fuori quando deve farne a meno ;-) Cheers

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    1. Purtroppo questo essere operazioni studiate attentamente a tavolinno da team di esperti di marketing impedisce ai film della Marvel di essere "veri" film.

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  2. Mi sa che sei della vecchia scuola come me.
    Io penso che lo vedrò comunque anche se è distante eoni dal ragno che conoscevo io attraverso i fumetti negli anni '90.

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  3. Lo vedrò questa sera, spero che possa soddisfarmi

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  4. Sono in ritardo massimo nel commentare questo post di Luglio, ma in fondo io il film l'ho visto solo un paio di settimane fa (sì, me l'ero perso al cinema).
    Sono un grande fan di Spider-Man (anzi, L'Uomo Ragno) sin da quando ero un bimbetto (diciamo da circa 40 anni, ecco...) quindi ho ben presente lo "standard" del personaggio. Ho amato tantissimo i due film di Raimi perché erano la trasposizione perfetta delle storie e delle atmosfere del Ragno originale degli anni '60 e '70.
    Ma devo dire che questo Homecoming l'ho trovato molto ben riuscito, mi ha davvero intrattenuto piacevolmente e mi ha coinvolto nei casini del personaggio. È chiaro: è un aggiornamento del mito ai tempi odierni. Quindi ci hanno infilato molte più battute, come piace ai ragazzi di oggi. Per me qualcuna di troppo. Ma non possiamo ignorare che il target vero di questi film non siamo noi, bensì i 15enni-20enni di oggi.
    Per fare un esempio: milioni di anni fa, quando ero un bimbo appunto, andai a vedere al cinema Ghostbusters, accompagnato da mio padre. Il film mi fece impazzire, uscito dalla sala ero sovraeccitato perché era stato davvero forte e spaventoso e divertente. Mio padre (che pure era giovane, 36 anni) invece era decisamente perplesso, oserei dire schifato: il suo commento fu (in sintesi): "Sì, la solita fesseria all'americana, con le battute sceme".
    Io credo che la distanza tra noi e i ragazzi di oggi sia la stessa, al di là della qualità del film (Spider-Man o altro).
    Questa non voleva essere una critica alla tua recensione, che mi pare ottima e legittima, ma una semplice riflessione di linea generale :)

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