martedì 3 novembre 2015

Arma Infero, di Fabio Carta - recensione

recensione fantascienzaSalve a tutti, é Il Moro che vi parla!

Questa è una recensione su commissione, nel senso che l'autore mi ha contattato su faccialibro per mandarmi il libro chiedendomi una recensione. Visto che non ha mandato dei soldi insieme, potete star certi che questa recensione sarà del tutto imparziale! ;-)

Arma infero - il maestro di forgia si ispira, chiaramente e dichiaratamente, a Dune, con il rischio di sollevare confronti impietosì.
Come nell'illustre ispiratore, questo libro è ambientato in un lontano futuro, su un pianeta ostile, desertico, talmente poco adatto alla vita da costringere i coloni a indossare tute ambientali per sopravvivere all'esterno. Nessun contatto è più possibile con l'impero galattico che ha fondato la colonia, nella quale la civiltà si è evoluta seguendo sue regole civili e politiche.

Proprio nella costruzione dell'ambientazione si trova la bellezza del libro di Fabio Carta, talmente approfondita da rivaleggiare in complessità e credibilità con quella dello stesso Dune, sebbene la fonte d'ispirazione sia, come già detto, evidente.
I complicati rapporti sociali tra le varie caste della società di cui fa parte il protagonista, Karan, e della sua nazione con le altre che abitano Muareb Il Vecchio, sono descritte con dovizia di particolari, così come le usanze degli abitanti e le caratteristiche del pianeta e della tecnologia. Si viene letteralmente trasportati in un mondo lontano, profondamente diverso dal nostro ma nel quale gli esseri umani mantengono inalterati i loro difetti, quali invidia e avidità. Presto si imparerà a conoscere le civiltà di Muareb e del suo anello orbitale artificiale come se ne avessimo un contatto diretto, e vivremo insieme a Karan le ansie per le vicende che lo vedono protagonista e le paure, più sottili e radicate nell'animo di ogni abitante di Muareb Il Vecchio, per l'eventualità del ritorno degli alieni che secoli prima hanno schiavizzato l'intero pianeta con i loro poteri mentali.
Di contro, avviene ciò che più o meno sempre avviene quando lo scopo principale dell'autore è creare un'ambientazione così perfetta: le descrizioni e gli approfondimenti prendono il sopravvento, a discapito della vicenda.

L'autore nasconde perfettamente gli spiegoni nei dialoghi, e sfrutta bene il trucco narrativo del protagonista che racconta la sua storia a un pubblico che non conosce il suo mondo di provenienza e quindi necessità di spiegazioni, ma ciò non toglie che alcuni aspetti siano davvero troppo approfonditi. Emblematico il caso degli zodion da soma, che si sarebbe potuta liquidare con qualcosa tipo: "veicoli a una sola ruota con grandi capacità di manovra su qualsiasi terreno, le cui carene sono spesso elaborate e decorate in modo da ricordare forme di umani sdraiati sulla ruota stessa, come avvolgendola" e che invece dura una quindicina di pagine. Solo per la descrizione di un veicolo. Troppe. Davvero troppe. Ho iniziato a odiare gli Zodion.

Volendo tirare le somme: un libro bellissimo dal punto di vista del world building e che narra una vicenda interessante e affascinante, ma che risulta troppo lunga e diluita, a rischio noia.
E contiamo pure che la storia prevede un seguito...
Leggetelo se volete immergervi in un mondo vivo, pulsante e credibile. Sappiate però a cosa andate incontro.

In ogni caso, complimenti all'autore per lo sbattimento. Fabio, se pensi di poter rimettere mano al tuo libro, prova a sfrondare un po' delle 700 e passa pagine che lo compongono (una lunghezza allucinante per la media delle pubblicazioni online) e potresti ritrovarti tra le mani qualcosa di davvero eccezionale.


Il Moro.

5 commenti:

  1. La lunghezza e lo stile mi tengono a distanza dal testo, però condivido nei miei social perché so che il genere piace molto ;-)

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    1. Eh dai, un po' di pubblicità la merita... :-)
      Il Moro

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Hey Moro!

    Mi interessa 'sto libro, solo solo (espressione palermitana il "solo solo") dalla recensione che ne hai fatto. Se hai letto Mondo 9, credi che rischi di ricordarlo troppo? Non ho letto il ciclo di Dune, ma ho solo visto il film di anni fa :D

    Saludos!

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    Risposte
    1. Mondo 9 l'ho comprato a stranimondi, ma per il momento è in coda di lettura... Di dune ho letto solo il primo, ma l'ambientazione la ricorda molto.

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