venerdì 30 maggio 2014

Edge of Tomorrow - Libro e fumetto (o All You Need Is Kill che dir si voglia)

Cover della light novel
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Vi ho fregati, eh? Questa non è la recensione del nuovo film di Tommaso Crociera, mi dispiace. Ma voi sapete che mi piace mettere ogni tanto articoli di approfondimento di queto tipo, parlando delle opere originali che hanno dato vita ai film in uscita.

Il traduttore di Google ci dice che Edge of tomorrow significa "bordo del domani", ma edge può voler dire anche estremità, orlo, ma anche taglio o lama... non saprei bene come tradurlo letteralmente, qualcuno mi venga iun aiuto, comunque in Italia porterà il sottotitolo Senza domani, e non ci pensiamo più.


Il film è però tratto da un libro e e un manga giapponese con un titolo che a sua volta non c'entra una mazza, e cioè All you need is kill (tutto ciò di cui hai bisogno è uccidere). Vediamo un po'.


All you need is kill è uscito originariamente come light novel nel 2004, scritta da Hiroshi Sakurazaka e illustrata da Yoshitoshi Abe. Per la cronaca, una light novel non è altro che un romanzo illustrato con disegni in stile manga, solitamente abbastanza breve e dedicato a un pubblico giovane. Molte light novel trovano poi una trasposizione in manga, e questo è appunto quello che è successo a All you need is kill, che è uscito come manga con lo stesso titolo, sceneggiato da Ryosuke Takeuchi e disegnato da Takeshi Obata.


Illustrazione della light novel a opera di Yoshitoshi Abe

Ma non basta, perché dopo la pubblicazione della light novel negli USA è uscita anche una trasposizione in graphic novel, sceneggiata da Nick Mamatas e illustrata da Lee Ferguson. I pareri che si trovano in rete dicono però che si tratta di poco più di una raccolta di illustrazioni, privata o quasi della trama, e quindi inutile se non si è letta prima la light novel.

La cover della graphic novel illustrata da Lee Ferguson
La light novel è edita in Italia, e si può trovare qui. E' stato annunciato anche il manga, ma per ora ci si deve accontentare delle scan. Quelle ve le cercate, per ora ci sono disponibili i primi 13 capitoli, sia in italiano che in inglese.

Il libro inizia con il giovane Keiji Kiriya morente sul campo di battaglia. La Terra è stata invasa da alieni detti Mimic (in originale Gitai), simili a grosse rane tentacolute, estremamente veloci e resistenti. Per contrastarle la tecnologia militare ha creato i Jacket, armature da battaglia potenziate, in grado di moltiplicare la forza dell'occupante e cariche di armi.
No, niente armi di distruzione di massa, appoggio aereo o roba del genere: le armature fanno più figo.


Ancora Yoshitoshi Abe dal libro

Il ragazzo, alla sua prima vera missione, muore senza praticamente aver dato nessun reale contributo alla battaglia per riconquistare l'isola di Kotoyushi. E si risveglia, confuso, nel suo letto, due giorni prima. E va di nuovo in battaglia, e di nuovo muore, e di nuovo torna.
Per riconquistare l'isola le truppe giapponesi hanno richiesto l'aiuto degli americani, tra i quali spicca la figura semi-leggendaria della soldatessa Rita Vrataski, soprannominata "Mad Wargarita" o anche Puttana D'Acciaio. E proprio lei sembra essere la chiave per interrompere il ciclo di morte e ritorno, in un modo o nell'altro.

Ancora Lee Ferguson
Il romanzo, scritto in prima persona, indugia a lungo sui pensieri del protagonista, per farci riflettere sugli orrori della guerra e sul cinismo di quei generali che muovono le truppe sul campo come pedine di una scacchiera, senza badare a quanti giovani stanno mandando a morire.
Il principale difetto del romanzo, o almeno dello stile con cui è scritto, è proprio questo dilungarsi eccessivo, che se da una parte aumenta il coinvolgimento dall'altra appesantisce la narrazione, ripetendo più volte gli stessi concetti.

Poi la trama è più o meno come la si può immaginare, di storie come questa ne abbiamo già straviste, ci hanno fatto anche un telefilm mi sembra, e alla fine il punto è quello: il protagonista impara tutto a memoria e ogni volta riesce a migliorare le sue mosse ottenendo risultati migliori. Qui si aggiungono alieni e sparatorie.

Questo invece è di Takeshi Obata, dal manga. La tizia nell'armatura fashion è la Puttana D'Acciaio.
Il romanzo è scritto evidentemente già pensando al manga, vedi cose come la ragazzina minuta che è il soldato più forte di tutti e maneggia un'ascia più grande di lei, o il fatto stesso che combattano questi alieni a piedi in armature potenziate invece di gasarli nei cunicoli in cui si nascondono e non pensarci più (ci sono delle scue per questo, ma non reggono), senza contare la cuoca magra con tette enormi e costantemente svestita o il genio della meccanica occhialuta, impacciata e inconsapevolmente bonazza.

Sempre Takeshi Obata
Peccato che il manga non sia assolutamente all'altezza del romanzo. La trama è identica, i disegni sono nella media (ma privi di uno stile proprio, personale), ma ha il difetto opposto al libro: laddove nell'opera originale ci si dilungava troppo, qui è eccessivamente riassunto, al punto che scene che avevano richiesto sei o sette pagine scritte fitte si riducono a due vignette senza parole e con solo due onomatopee. Davvero. Sembra di leggere un bignami, e mi sento di sconsigliarlo a chi non ha letto il libro.

Il tema principale, più della lotta con gli alieni, è proprio la giovane età del protagonista, alla sua prima vera esperienza sul campo, buttato in una guerra che non capisce senza le conoscenze e l'equipaggiamento per farcela. Protagonista che nel film hollywoodiano è interpretato dal cinquantunenne Tom Cruise, il che probabilmente vorrà dire che il significato principale della storia se ne andrà a quel paese.

Nel libro e nel manga lui ha sui 22 anni e lei 19. Potrebbero essere i loro figli. E devo dire che l'ascia è più scenografica di quello spadone stile Cloud Strife... ma in un film avrebbe fatto ridere.

Quest'ascia.

Insomma, il libro si lascia leggere, anche se sembra di leggere un manga. Pura fantascienza d'azione senza troppe complicazioni. Non necessario, ma nemmeno brutto. Sarebbe stato meglio togliendo un quarto delle pagine.
Così come è perfetto per la trasposizione in manga (che però non è venuto così bene, per questo ci sarebbe voluto invece il doppio delle pagine) è anche adattissimo per diventare un film: sembra una sceneggiatura fatta e finita.
Non è un libro da leggere per forza, diciamo un buon passatempo, ma con queste premesse immagino che possa quantomeno uscirne un buon film action-fantascientifico.

- Aggiornamento -

6 commenti:

  1. consiglierei la traduzione "filo" che rende più o meno tutti i concetti. Cosa ne pensa?

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  2. Lo devo ammettere: non sapevo per nulla che il film venisse da una Light novel...

    RispondiElimina
  3. Risposte
    1. E com'è? Io ancora non sono riuscito a vederlo...
      Il Moro

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