venerdì 22 giugno 2018

Cronache del tempo medio, recensione

recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Cronache del tempo medio è una miniserie a fumetti sudamericana, uscita originariamente nei primi anni '90 e raccolta poi in tre volumi da Eura editoriale. La 001 Edizioni ha annunciato una nuova edizione tempo fa, ma poi non se ne è più saputo nulla.

In un futuro postatomico, due forze sono sorte a contendersi ciò che resta degli stati Uniti, ridotte a una landa desolata e per lo più ricoperta di neve. Da una parte Nerone, un supercomputer senziente impazzito dopo la distruzione e convinto di essere davvero una reincarnazione dell'imperatore romano, dall'altra Brain, un uomo modificato geneticamente per essere il più intelligente del mondo, impegnato in una costante partita a scacchi con l'unico avversario rimasto degno di nota.

In questo mondo orribile, fatto di continue fughe e sporadici tentativi di rivalsa contro le spietate macchine assassine di Nerone, si incontrano Safari, una donna ossessionata dalla vendetta che da bambina ha visto i genitori massacrati dalle macchine, e Random, un ragazzo che ha vissuto i primi anni della sua vita in relativa agiatezza e si trova di colpo a dover fare i conti con la realtà.

Il primo volume ha due seguiti, il primo dei quali ambientato qualche anno dopo, e prima del terzo ne passano parecchi altri. Non si può entrare nello specifico per non spoilerare, ma è ovvio che Brain e Nerone non possono essere gli unici pericoli di questo mondo terribile, e che c'è bisogno di un messia per poter tornare alla pace...


Emilio Balcarce

Alla crudeltà efferata, ai bisogni folli, alla spietata efficienza dei burattinai che controllano il mondo con la loro forza schiacciante, si contrappongono pochi eroi, spinti dalla vendetta e/o dalla necessità di proteggere i loro cari.
Niente di nuovo, insomma, ma va bene lo stesso quando la storia è scritta bene, e questa lo è.
Lo stile di scrittura è quello classico delle historietas, con capitoli brevi che costringono l'autore a sfruttare poche vignette per mostrare avvenimenti o provocare emozioni che altrove richiederebbero pagine e pagine. E qui, complice la crudeltà di cui è intrisa l'ambientazione, ce ne sono tante di emozioni.


juan zanotto

Perfetti come sempre i disegni di Zanotto, al quale sono affezionato da quando ho scoperto che prima di trasferirsi in Argentina era praticamente mio vicino di casa. I suoi tratti semplici ed eleganti con tavole piene di particolari sono adatti per raccontare qualunque storia, con una particolare predilizione per le ambientazioni postapocalittiche, senza dimenticare l'onnipresente carica erotica.

Davvero un bel fumetto. Pensateci se lo vedete in qualche bancarella.

Il Moro


6 commenti:

  1. Nooooo che sei andato a ripescarmi!!! Che grande culto della mia infanzia! Quando sul finire degli '80 ho iniziato a prendere in fumetteria Lancio e Skorpio, mi sono capitati alcuni episodi di questa saga nella loro prima apparizione italiana. Purtroppo era impossibile ricreare tutte le puntate e li ho letti un po' a casaccio, ma i disegni titanici (non sapevo neanche chi fosse, Zanotto!) mi conquistarono. Pensa che qualche anno fa ho trovato su bancarella proprio questo volume che presenti, in questa esatta edizione ;-)
    Viva Zanotto, ex vicino di casa del Moro :-D

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    1. Zanotto ha fatto tante cose belle, ma questa è tra le mie preferite.

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  2. Sì, ci penserò senz'altro! Non lo conoscevo, eppure per qualche tempo ho anche frequentato i fumetti di scuola sudamericana... sembra davvero interessante.
    Beh, speriamo lo ristampino! :)

    Moz-

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  3. Riflettevo proprio in questi giorni riflettevo sul fatto che la 001 da tempo ha rallentato le uscite,spero che sia solo un periodo.

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    1. Infatti, speriamo perché hanno riproposto cose belle.

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