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Metropolis (Metoroporisu) è un film d'animazione giapponese del 2001, diretto da Rintaro e basato su un manga di Osamu Tezuka del 1949. E voi sapete chi è Osamu Tezuka. Il più importante fumettista giapponese, ha inventato badilate di elementi che sono stati ripresi in praticamente tutti i manga successivi ai suoi, tanto da essere definito "padre dei manga" o anche "dio dei manga". La sua opera più conosciuta è Atom, o Astro Boy che dir si voglia.
In Metropolis Tezuka si ispira alla lontana all'omonimo film di Fritz Lang (qui recensii il libro). Mi dice Wikipedia (non ho letto il fumetto) che il film è più vicino al suo omonimo del '27 rispetto al manga.
In un mondo alternativo, con tecnologie avanzate e robot al servizio dell'uomo, c'è una città che ha raggiunto un livello tecnologico superiore al resto del mondo: Metropolis. Qui è stata costruita la Ziqqurat, un altissimo palazzo simbolo dei poteri politici che la dominano, politici che tramano nell'ombra per ottenere poteri ancora maggiori.
Una città su livelli, dove il più alto è colorato e meraviglioso, destinato ai benestanti, mentre nel più basso vivono i poveri e i reietti, tutti coloro che hanno perso il lavoro e tutto ciò che avevano per colpa dei giochi di potere e dell'introduzione dei robot. In città arriva un investigatore giapponese con il nipote, sulle tracce di uno scienziato criminale. Vengono così coinvolti nelle trame dei poteri forti e nella ribellione che viene dal livello più basso, oltre a conoscere l'ultima creazione robotica, un automa supremo con l'aspetto di una ragazzina, dallo scopo e dai poteri misteriosi.
Il film riprende il tema dei robot e della loro umanizzazione, temi già trattati da Tezuka nel suo astro Boy, e sottolineati da alcuni parallelismi con le opere di Asimov, come la collaborazione tra un investigatore umano e uno robotico. E c'è un regime totalitarista che ricorda il fascismo anche visivamente e un folle dal grilletto facile, impunito grazie alla sua appartenenza al partito. E molto altro. Il film ha una storia epica, potente ed emozionante.
Un noir-cyberpunk con un'estetica assimilabile allo steampunk, visto che l'effetto voluto dall'autore era quello di avvicinarsi alle immagini delle architetture vertiginose, squadrate e gotiche al tempo stesso, non solo dell'originale Metropolis ma anche deii più antichi palazzi di New York, quali il Chrysler Building o l'Empire. Un'atmosfera con il sapore degli anni '20/'30, con momenti e luoghi pieni di ruggente e colorata vivacità contrapposti a un sottostrato di ideologie e di condizioni umane cupe e angoscianti.
Il turbinio abbagliante delle luci di Metropolis vi trascinerà con sè per non lasciarvi più andare via. Metropolis è la città che tutti noi vorremmo visitare ma in cui non tutti vorremmo vivere, è New York e Londra e Tokyo nel momento di maggiore crescita economica, quando ogni angolo di strada doveva mostrare la ricchezza e la gioia dei suoi abitanti. Ma come nella realtà sotto lo strato di luci e musica si nasconde una realtà diversa e più cupa.
Metropolis è una gioia per gli occhi. Le animazioni sono ottime, i fondali sono dei dannati capolavori stracarichi di dettagli. 4 anni di lavoro, e si vede. Se proprio vogliamo trovare dei difetti, possiamo dire che il character design "puccettoso" può forse fare eccessivamente contrasto con la maturità della storia, (ma ricalca lo stile di disegno di Tezuka) e che non sempre le parti in computer grafica si fondono perfettamente con quelle disegnate in modo tradizionale.
Ed è una gioia anche per le orecchie, con moltissimi temi musicali, dal jazz alla classica, meravigliosi.
Se non si fosse ancora capito, mi è piaciuto davvero molto, e perciò ritenetevi pure moralmente obbligati a vederlo.
Il Moro
Sono sempre stato affascinato da questa versione di Metropolis, ricordo che lo vidi da ragazzino e mi piacque molto.
RispondiEliminaOggi lo ri-vedrei volentieri con occhi più adulto.