Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Sono schifosamente orgoglioso e fiero di annunciare l'uscita di Chaveyo!
"Che diavolo è un chaveyo?", vi chiederete.
Allora, citando me stesso:
Nella tradizione Hopi, il Chaveyo è lo spirito vendicatore con il compito di punire chi contravviene agli ordini degli anziani e alle usanze dettate dalla tradizione. Il suo nome viene invocato per spaventare i bambini e chiedere obbedienza.
Gli Hopi sono una tribù di indiani d'America, stanziati in Arizona. Chi legge Tex ne avrà sentito parlare spesso, visto che sono i "vicini di casa" dei Navajos. E chi legge Zagor forse si ricorda della storia raccontata nei volumi Conquistadores!, Le sette città di Cibola e Il segreto degli Anasazi.
In quella stessa storia Zagor incontrava anche dei danzatori kachina: nelle tradizioni degli Hopi (e degli altri indiani Pueblo) i "kachina" sono spiriti che rappresentano vari aspetti del mondo naturale e spirituale. Ci sono kachina che rappresentano il sole, le stelle, il vento, ma anche gli insetti, il grano, eccetera. Un po' come nei miti greci, questi spiriti hanno personalità e caratteristiche proprie e vivono e interagiscono e hanno anche parentele tra di loro, in modo non dissimile dagli umani.
Zagor e i kachina: Conquistadores! |
Secondo la tradizione una volta all'anno i kachina (o anche di più, a seconda delle tribù) scendono a visitare il mondo terreno; in quell'occasione vengono organizzate danze rituali, che vedono danzatori abbigliati con costumi e pesanti maschere di legno, pelle e piume che richiamano l'aspetto dei kachinas. Gli Hopi credono che durante la danza le anime abbandonino i corpi dei danzatori per essere sostituite dagli spiriti dei kachina che rappresentano.
Un momento di una danza Hopi. |
Bambole kachina. |
Ma c'è un kachina particolare che ci interessa: il Chaveyo, o Tseveyo.
Rppresentazione artistica del Chaveyo realizzata da John Farnsworth. |
Il Chaveyo è un kachina oscuro, che spesso nelle danze viene rappresentato mentre si aggira per la piazza brandendo un lungo pugnale o una sciabola, cercando vittime. Nelle storie che lo riguardano si mette alla testa di guerrieri contro coloni bianchi, o punisce in modo brutale chi rinnega le tradizioni Hopi o tradisce la fiducia della tribù.
Un po' come il nostro "uomo nero", viene invocato dagli anziani per imporre ai bambini l'obbedienza e instillare in loro il sacro timore e il rispetto delle tradizioni.
"Fai il bravo, rispetta i tuoi genitori e le tradizioni della nostra gente, o verrà il Chaveyo a prenderti".
E la prospettiva doveva essere piuttosto terrorizzante.
bambola del Chaveyo |
Io e Luigi Iapichino, il socio con cui anni fa ho aperto questo blog che poi mi ha lasciato in eredità andando a cercare fortuna su altri lidi, abbiamo ideato la storia, ritrovandoci a parlare di cowboy e indiani e manicomi e treni e piantagioni e galeoni e... molte altre cose una volta qua e una volta là nei pub e nei bar dei dintorni (e ora avete capito anche da dove nasce il nome del blog).
Io ho scritto il romanzo, anni fa, prima che l'esperienza come scrittore di racconti mi insegnasse il dono della sintesi.
E io ho fatto anche i disegni che abbelliscono l'inizio di ogni capitolo, perché io, se voglio, so anche disegnare, sapete? Purtroppo non ho mai più dato seguito a questa passione giovanile, e ora non credo che sarei più in grado di disegnare così bene, infatti le copertine di Ucrònia le realizza MaXalla.
Ho ripreso il romanzo in mano dopo anni e l'ho sottoposto a un pesante lavoro di editing, tagliando e ricucendo (ma soprattutto tagliando) fino ad ottenere un'opera di lunghezza più consona (ma è sempre un bel librone, sappiatelo).
L'abbiamo proposto alla Delos, è piaciuto, ed ecco che anche Chaveyo ha visto la luce.
Rappresentazione artistica del Chaveyo realizzata da Kristoffer Zetterstrand |
Luigi è un appassionato di thriller. Io sono appassionato del fantastico. Entrambi amiamo i western. Chaveyo nasce dall'unione di queste passioni.
E' ambientato in un far west che abbiamo cercato di ricostruire in modo che fosse il più fedele possibile alla realtà storica (e a questo proposito devo ringraziare in particolar modo tutto lo staff di Farwest.it, nostra principale fonte di informazioni, le cui pagine abbiamo letteralmente saccheggiato), ma al quale allo stesso tempo abbiamo cercato di dare il sapore dei nostri amati "spaghetti western".
Ma non è un western nel senso stretto del termine. Non ha gli stilemi tipici del genere (tranne in quelle parti in cui abbiamo deciso di giocare con gli stessi). E' piuttosto un thriller ai tempi del west.
E c'è anche qualche venatura di soprannaturale. Forse. O forse no.
Ma potreste trovare influenze anche qualcosa che non sembra non avere niente a che fare con quanto detto fin'ora: Le mille e una notte.
il Chaveyo visto da MaXalla, co-autore e copertinista di Ucrònia |
Ma basta cianciare. Quarta di copertina:
Sembra accogliente, la cittadina in cui è giunto Liam Calavera. Disposta ad accoglierlo, senza chiedergli conto del suo passato.
Ma il passato non ti molla. Il passato ti insegue. A volte sotto forma di un mortale spirito vendicatore.
Liam Calavera è l'ultimo sulla lista del Chaveyo. Gli altri hanno già trovato la loro giusta punizione.
Liam Calavera pensa di aver trovato una casa. Non sa che si sta portando dietro l'inferno.
C'è un uomo in fuga dal passato, che cerca di rifarsi una vita. E c'è un essere oscuro, o forse solo un uomo molto deciso e arrabbiato, che lo cerca.
Ma Liam Calavera non è l'unico nel mirino di questo uomo, o demone che sia. Altri hanno incontrato il Chaveyo prima di lui. Questi incontri sono inseriti nel romanzo, come piccole storie grondanti sangue.
Questa è una storia con molti protagonisti, o forse molte vittime.
E' una storia dell'oscurità che si annida nel cuore degli uomini di ogni razza. Una storia di vendetta e di redenzione. Una storia che parla di un essere uscito dagli incubi degli originali abitatori del continente americano. La storia del Chaveyo.
Chaveyo è disponibile in ebook sullo store di Delos Books e suoi principali store online.
Vi lascio anche il link per acquistarlo direttamente su Amazon.
Leggetelo e, se vi piace, diffondete e recensite.
Il Moro.
grazie!
RispondiEliminaAppena posso lo prendo e lo leggo, garantito.
RispondiEliminaNon sono propriamente fan del genere, ma la storia (mito) dei chaveyo mi ha incuriosito^^
E bravo Moro, e bravo socio del Moro!
Moz-
E grazie, e grazie!
EliminaComplimenti per l'uscita del libro! La spiegazione sui kachina e sul Chaveyo mi ha stregato. Mi segno il titolo per un futuro acquisto e recensione.
RispondiEliminaCosì ti voglio!
EliminaAuguri per il libro ;)
RispondiEliminaPreso! Ti farò sapere.. :)
RispondiEliminaCi conto!
EliminaUau, qui bisogna strombazzare in giro ^_^
RispondiEliminaE' doveroso! ;-)
EliminaAbbravo! Complimenti per la pubblicazione.
RispondiEliminaConoscendoti da poco non sapevo che questo blog inizialmente fosse realizzato da un duo e neanche delle tue abilità nel disegnare e nello scrivere.
Ancora complimenti!
Grazie!
EliminaCI ho messo un po' ma... letto e recensito ;) http://www.cumbrugliume.it/2018/10/17/chaveyo-di-luigi-iapichino-e-moreno-pavanello/
RispondiEliminaGrazie mille! Condivido il più possibile! ;-)
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