Città di luci e d'incanti, ove il viaggiatore si ferma ad ammirare le splendide geometrie create dalla ricchezza.
L'occhio indugia sugli archi e si perde tra i colonnati, confuso da prospettive sfuggenti e ammaliato dallo splendore degli ori.
Ma il viaggiatore continua il suo viaggio prima che l'occhio possa aguzzare lo sguardo abbastanza da scorgere il sangue che macchia le basi delle colonne, scivola lento negli scolatoi dei vicoli, si secca inosservato dove la luce del sole non arriva mai a fugare le ombre.
Verona!
Dove i viandanti vengono accolti dai sorrisi dei tavernieri e dalle voci gioiose dei mercanti. L'animo s'innalza lieto per le strade affollate, risuonanti di vita e di risate.
Ma gli osti consigliano ai viandanti di rimanere negli ostelli, la sera, quando con il buio un diverso tipo di creature prende possesso delle strade. Creature mosse da un odio che nemmeno loro capiscono, ma dal quale si lasciano divorare con voluttà.
Verona!
Dove i mille profumi degli incensi e delle merci esotiche riescono a malapena a coprire il puzzo della putrefazione. Se venite a Verona, che sia come tappa in un viaggio verso mete più meritevoli. Non fermatevi abbastanza da accorgervi dell'odio che macera dietro le porte chiuse, che spia da dietro le pesanti tende alle finestre, che si muove rapido e furtivo nelle strade buie, che si agita sotto la dorata superficie come un mostro nascosto nel sottosuolo, in attesa.
Venite a visitare Verona, viandanti, ma non fermatevi, non fermatevi! Non ostentate coraggio se non sapete a cosa andate incontro. Non sfidate la fortuna credendo di essere estranei al vortice dell'odio.
Nessuna delle due famiglie è abbastanza potente da prendere il potere, ma entrambe lo sono abbastanza perché il potere non possa far cessare la loro faida.
Nemmeno i membri più anziani ricordano come sia iniziata, nè a nessuno interessa. L'odio in Verona è immortale, nasce dall'odio e scaturisce nell'odio generandone sempre di nuovo, sconvolgendo gli uomini fino a renderli qualcosa di diverso.
Ammirate gli splendidi palazzi, forestieri, assaporate i nostri vini deliziosi e gioite delle risate delle nostre fanciulle, ma non affrontate la notte, non sfidate il mostro, perché esso travolgerà ogni cosa sul suo cammino.
Andate oltre, viandanti, andate oltre, e sappiate che la nostra invida vi insegue, voi che potete.
Il balcone di Giulietta. |
Semplice esercizio di scrittura, ispirato dalla visione del primo atto di Romeo e Giulietta - Ama, e cambia il mondo, musical di David Zard andato in onda l'altro ieri su Raidue in diretta dall'arena di Verona.
Visto solo il primo tempo, dicevo (poi si faceva tardi e la mia sveglia suona presto), abbastanza per notare le scenografie semplicemente spettacolari e gli ottimi costumi. Bravissimi i ballerini supportati da ottime coreografie, belle anche le canzoni (non eccezionali, ma belle) e ottime le interpretazioni musicali. Non all'altezza, forse, le parti recitate, soprattutto dal protagonista, che canta molto bene ma recita solo come me (e non è un complimento).
Anche la recitazione degli altri "giovani" del cast zoppica qua e là, mentre tutti i "vecchi" (dai genitori dei protagonisti, alla nutrice di Giulietta e a tutti gli altri) spaccano cooli sia nella recitazione che nel cantato.
Nel complesso mi è sembrato uno spettacolo davvero bello.
Ma sono soprattutto la prima (testo) e la seconda canzone (testo) che mi hanno colpito, che parlano di una città che sembra bella in superficie ma nella quale regnano "l'odio e la follia". Da questa impressione nasce il testo qui sopra, buttato giù senza stare a pensarci troppo.
Non me ne vogliano gli abitanti di Verona, ovviamente (credo di avere pure dei parenti da quelle parti): ho utilizzato il nome della città solo perché presente nella fonte d'ispirazione del pezzo, ma potrebbe esserci qualsiasi altro nome. Prendetevela con Shakespeare, se volete.
Mi affascina questa città, che pare bella a un osservatore occasionale, ma che ai suoi abitanti assume ben altri connotati. Immagino mercati affollati e pieni di sete sventolanti e colorate, dove mischiati alla folla uomini con occhi cupi e mani ruvide si aggirano come squali nel mare, evitati dalla gente che forma il vuoto intorno a loro come isole semoventi, cercando con sguardo accigliato segni della presenza dei loro avversari, del tutto indifferenti alla gente comune.
Immagino strade che di notte si svuotano, per diventare campo di battaglia di esseri talmente sconvolti da un odio irrazionale da aver perso la loro stessa umanità.
Nell'anime Romeo X Juliet Neo-Verona è una fantascientifica città volante. |
Mi stuzzica l'idea di utilizzarla come setting per qualcosa, un concorso, un esperimento di scrittura condivisa. Tipo, "ambientate un racconto in questa città, o in una sua versione alternativa". Potrebbero uscire "Verona" fantasy, fantascientifiche, steampunk, storiche o moderne, noir o thriller. E, beh, sì, anche storie d'amore. :-D
Ma temo che il mio blog sia ancora un po' troppo poco noto per poter lanciare un concorso. E poi, cosa potrei mettere in palio per il vincitore? Visibilità, la moneta del 2000? XD
E voi cosa ne pensate? La città a due facce ispirata al lavoro del Grande Bardo vi ispira qualche bella idea?
Il Moro
Ho una cara amica di Verona...
RispondiEliminaMa non l'ho mai visitata... forse dovrei
Io ci sono stato una volta sola, ma ci passeggiavano ancora i mammut.
EliminaIl Moro
Beh, un progetto Verona-multiverso non è al di fuori della tua portata. Basta mettere insieme un gruppetto anche non numerosissimo che condivide questa infatuazione, e cercare di tenere un po' le briglie (cosa che alcuni progetti di questo tipo non fanno, e si vedono i risultati). Una cosa a' la Martin (Wild Cards). Che poi sarebbe una specie di 2MM, ma strutturata per racconti interconnessi e supervisionata dallo stesso Martin nel ruolo di editor.
RispondiEliminaConosco il progetto Wild Cards, ma non h mai letto niente, se non erro in italiano è stato tradotto pochissimo.
EliminaDa qui a primavera dovrebbe uscire la seconda trilogia - sì, è organizzato in trilogie. I volumi credo siano una ventina, dato che dopo una pausa hanno iniziato a pubblicarne di nuovi.
Elimina(Comunque non li ho letti neanch'io, era un buon esempio per il modus scrivendi che ho suggerito!)
Idee qualcosina, visto che ho scritto diversi racconti ambientati in Veneto. Comunque, prescindendo, è una città bellissima. Ci sono stato tre volte e ci tornerei ancora.
RispondiEliminaanch'io dovrò tornarci, in questa vita o nella prossima
EliminaFacciamo la punta ai forconi e accendiamo le torce, per scacciare i mostri che si nascondono nelle tenebre a Verona... divertente.
RispondiEliminaLo so che tu parteciperesti... :-)
Eliminamagari provo a buttare giù io un racconto in questo setting, giusto per dare il "la", poi vedo se potrebbe essere un progetto ampliabile...
Ci sono stato l'anno scorso (e non era la prima volta). Bella, Verona, anche se un po' malinconica. La fama della tifoseria violenta non aiuta, però.
RispondiEliminaBeh, allora vedi che il mio "setting " non è del tutto campato per aria: c'è una certa violenza nascosta! ~_~ Non seguendo il calcio non lo sapevo.
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