giovedì 24 settembre 2020

I migliori picchiaduro a scorrimento degli anni 2000: posizioni 11-20

top ten best side scrolling beat'em up


Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ho già pubblicato una classifica dei miei picchiaduro a scorrimento degli anni '90 preferiti. I link ve li metto in fondo all'articolo.

Ho quindi pensato di farne uno anche sui picchiaduro a scorrimento degli anni 2000.

In realtà negli anni 2000 la questione "picchiaduro a scorrimento" diventa nebulosa. Il genere sembra avere un'evoluzione che lo ibrida con un più generico "action". Evoluzione che porta a titoli come Devil May Cry (2001), God of war (2005) o The Warriors (2005), che hanno anche una componente di esplorazione e/o risoluzione di enigmi ambientali. Esiste poi un sottogenere chiamato "musou" (che in giapponese significa più o meno "colui che non ha rivali"), che ha come caratteristica il mettere il protagonista contro orde di centinaia di nemici in contemporanea, ben rappresentato dalla serie Dinasty Warriors. Il picchiaduro a scorrimento "puro" tende a sparire, intendendo come tale un gioco in cui si deve fare poco di diverso dal menare tutti quelli che arrivano mentre si cammina verso destra.
Titoli sul filo del rasoio potrebbero essere God Hand o Watchmen: The end is nigh, che invece della visuale laterale propongono una visuale dalle spalle del personaggio, ma tenderei a farli comunque rientrare nella categoria dei picchiaduro a scorrimento classici visto che la componente esplorativa è limitata e oltre a menare non c'è molto da fare.
Però io voglio mantenere l'impostazione del resto della classifica, parlando quindi solo dei picchiaduro nello stile più classico alla Final Fight. Rimaniamo quindi sui picchiaduro in 2D o due e mezzo, con grafica bitmap. Come Double Dragon, ma non come Double Dragon Neon, per capirci.
Ho deciso di prendere in considerazione il decennio 2000-2009, ma pur essendo lo stesso numero di anni la quantità di giochi del genere è decisamente minore: per gli anni '90 ho messo 80 giochi e ne ho lasciati fuori un sacco, qui a malapena sono arrivato a 20 e ho dovuto anche accettare un bel po' di compromessi, quindi questa classifica si comporrà di due soli post.
Sono comunque sicuro di non conoscere tutto, quindi eventualmente segnalatemi voi giochi che ritenete meritevoli e che mi sono sfuggiti, li metterò in un futuro post sui "ripescati".

Andiamo quindi a incominciare!


20 - Jackie Chan Adventures: Legend of the Dark Hand (2001, Torus Games, GBA)
Ispirato all'omonima serie animata, si tratta di un picchiaduro banale, con un solo personaggio con poche mosse a disposizione, che non mostra un'oncia dell'agilità dell'attore che gli da il nome. Evitabilissimo, interessante solo per la possibilità di imparare nuove mosse man mano che si avanza.




19 - Justice League Heroes: The Flash (2006, WayForward Technologies, GBA)
Si tratta in effetti di uno spin-off del videogioco Justice League Heroes per PS2 e XBox, che è anche lui un picchiaduro ma tridimensionale, del quale costituisce un prequel.
Siamo al controllo di Flash intento a liberare la sua città dai cattivi, umani, alieni, di tutto un po'. Un tasto per colpire, uno per correre rapidamente vicino al nemico, uno per rallentare il tempo, uno per chiamare un alleato, che in pratica lancia una smart bomb. Noioso e nemmeno tanto alla lunga, inoltre passa di colpo dall'essere ridicolmente facile a ridicolmente difficile.




18 - Dragon Ball GT: Transformation (2005, Webfoot Technologies, GBA)
E' basato sulla prima parte dell'anime Dragonball GT, fino alla fine di Baby.
La caratteristica principale è che si può switchare in qualsiasi momento tra i tre protagonisti, e quelli in panchina recuperano lentamente energia. Oltre ai tre personaggi principali (Goku bambino, Pan e Trunks) se ne possono sbloccare altri sei, comprese altre due versioni di Goku.
Il gioco è graficamente molto fedele alla serie e al suo design, ma gli sfondi e la giocabilità sono monotoni e poco interessanti. C'è una discreta varietà di nemici, ma le mosse a disposizione sono pochissime.




17 - Altered Beast - Guardian Of The Realms (GBA, 3ds Games, 2002)
Tutti noi che avevamo il Mega Drive ci ricordiamo di Altered Beast, per un motivo molto semplice: in molte versioni era incluso nella scatola. Altered Beast è quindi stato uno dei miei primi giochi su console (insieme a Sonic e a Mystic Defender), quindi provo una certa affezione, nonostante fosse abbastanza brutto. Non è però solo per questo che non l'ho inserito nella classifica dei picchiaduro anni '90: il punto è che è del 1988. Quando però ho scoperto questo sequel/remake del 2002 ho voluto inserirlo in questa classifica come personale omaggio a uno dei giochi della mia infanzia. Non è molto più bello dell'originale, in effetti...
Fa largo uso di grafica pre-renderizzata, con risultati meh, per un gioco che come modalità di gioco è effettivamente identico all'originale. Picchiaduro 2D, calcio pugno e  salto, possibilità di trasformarsi in bestie prendendo appositi bonus, lo schermo spesso va avanti senza aspettarci.
Rispetto all'originale è decisamente aumentata la durata, che ora supera il paio d'ore, la quantità di livelli e di bestie in cui ci si può trasformare.




16 - Star Wars Episode III: Revenge of the Sith (2005, Ubisoft , GBA, Nintendo DS)
All'inizio del gioco si può scegliere tra OBi-Wan e Anakin. Alcuni livelli di gioco saranno differenti a seconda del personaggio utilizzato.
I due personaggi hanno un gran numero di mosse, acquistabili e potenziabili durante il gioco.
Divertente e a tratti anche tattico, in particolare durante gli scontri con i boss. Peccato per una notevole monotonia nei nemici e negli ambienti.
La versione per Nintendo DS è identica a quella per GBA, con l'aggiunta di alcuni livelli in 3D a bordo di uno starfighter.




15 - Guilty Gear Judment (2007, ARc System Works, PSP)
Il disco contiene in realtà due giochi, una conversione di Guilty Gear X2 reload, quindi un picchiaduro uno contro uno, e questo Judment, che riutilizza gli stessi personaggi per un picchiaduro a scorrimento in stile classico.
Abbiamo una grafica in bitmap 2D più moderna e meglio definita di quella dei picchiaduro 16 bit classici, tra le migliori grafiche 2D mai viste nel genere. Ben tre tasti per l'attacco con cui effettuare diverse combinazioni. Un enorme numero di personaggi, una ventina sbloccabili con l'avanzare del gioco, che in pratica sono gli stessi disponibili nel gioco uno contro uno. Di contro, gli avversari sono veramente pochissimi, e anche gli sfondi si ripetono sempre uguali un bel po' prima di passare al quadro successivo. Belle le musiche rockeggianti.
La sensazione è quella di giocare a un gioco per OpenBOR. E in pratica è così, alla fine. Va inteso come "bonus" del gioco principale, niente di più, ma riesce comunque a essere valido.




14 - Sengoku 3 (arcade e Neo Geo, Noise Factory, 2001)
I personaggi selezionabili inizialmente sono 4, che andando avanti nel gioco diventano 6 (in pratica arruoliamo i primi boss che sconfiggiamo). Ci sono due tasti attacco, mani nude e armi, e i due attacchi possono essere combinati ottenendo combo diverse (ma quando si impara la più lunga poi si usa sempre quella). Con il quarto tasto si possono anche scagliare shuriken o simili. Inoltre ogni personaggio ha a disposizione tre mosse speciali che consumano la barra dell'energia. Il maggior numero di mosse, rispetto ai due predecessori, è bilanciato dal fatto che è scomparsa la possibilità di trasformarsi in altri personaggi.
Scompare anche il viaggio nel tempo, è ambientato ai giorni nostri, ma personaggi e nemici sono abbigliati e armati come nel Giappone feudale (è un po' come ne I cinque samurai, con truppe dal passato che invadono il mondo moderno).
Rispetto ai predecessori (che trovate qui, posizione 18 e qui, posizione 32), nonostante il maggior numero di personaggi e mosse a disposizione e la migliore grafica, si tratta di un passo indietro. La possibilità di trasformarsi era una peculiarità interessante e caratteristica della serie, se togli quella togli quello che rendeva la serie maggiormente riconoscibile rispetto ai concorrenti. Inoltre è funestato da una notevole monotonia dovuta ai nemici sempre uguali e con un mucchio di energia, e in generale a una certa lentezza. Va bene che è un po' più facile, gli altri erano davvero tremendi.
Uno degli stage è ambientato in Italia, lo si capisce  soprattutto dalle pizze abbandonate sui tavoli.





13 - Knight of Valour 2, (arcade, International Game System, 2000)
Dal punto di vista del gameplay non cambia praticamente nulla dal primo episodio (che trovate qui, posizione 19). Si nota la splendida grafica con un mucchio di elementi in movimento sullo sfondo. Peccato che gli avversari siano un po' troppo coriacei da tirare giù.
Ne sono uscite altre due versioni, Knights of Valour 2 - Nine Dragons nel 2001 e Knights of Valour 2 - New Legend nel 2003. Rispetto all'originale presentano un maggior numero di personaggi selezionabili e qualche mossa speciale in più.




12 - Oriental Legend 2 (arcade, IGS, 2007)
Si tratta più di un remake del primo che di un seguito, visto che la storia raccontata è la stessa. Si parla quindi di un picchiaduro ispirato a Il viaggio in occidente, andate a rileggervi la descrizione del primo capitolo per saperne di più (la trovate qui, posizione 22).
Rispetto al primo, questo abbandona lo stile cartoonesco per una grafica più realistica. Lo stile cartoonesco del primo non mi piaceva, ma questo stile realistico rende il seguito meno distinguibile dalla massa, o meglio, dagli altri picchiaduro della stessa casa. Tecnicamente c'è un netto miglioramento, la grafica è semplicemente spettacolare e ci sono ben dieci personaggi selezionabili, ognuno con a disposizione un gran numero di mosse. Inoltre, come nel primo, si possono usare molti oggetti diversi, tra cui alcuni incantesimi spettacolari. Il sistema di inventario, però, è per definizione difficile da usare nel mezzo della rissa, come per tutti i giochi che lo usano; inoltre è complicato quasi come quello di Knights of valour 3, quindi troppo.
La difficoltà è stata bilanciata, per fortuna, ma rimane sempre alta. Purtroppo il design dei nemici e dei boss è meno ispirato e bizzarro che nel primo capitolo, e la grafica realistica in questo caso risulta essere un handicap.





11 - The Crystal of Kings (arcade, 2001)
Ha una grafica pre-renderizzata che ricorda quella dei Killer Instinct e un sistema di "moralità" che influenza quale sarà il finale che vedremo dei tre disponibili. A questi spunti più o meno originali si aggiungono un gran numero di mosse, un sistema di magie in stile Golden Axe con quattro magie per ognuno dei quattro personaggi, belle musiche e un'ambientazione che fa molto Signore degli Anelli. Veramente brutto quella specie di hobbit a cavallo di una strana bestia canguroide. Di nome fa Cocco. Ma compensa con la donna, a cui ballano le poppe per tutto il tempo.





Ed eccoci alla fine della prima parte di questa classifica, la seconda e ultima parte la vedrete la prossima settimana!

Vi lascio con i link relativi alla classifica dei picchiaduro degli anni '90:
Posizioni 1-10

degli anni 2000:
Posizioni 1-10

degli anni 2010:
Posizioni 1-10

e dei giochi amatoriali creati con OpenBOR:


Ho pubblicato diverse compilation di videogiochi, videogiochi cioè accomunati da un tema particolare. Ad esempio tutti i videogiochi dove compare un particolare attore o personaggio, o seguiti più o meno apocrifi di un videogioco classico, e altre. Alcune sono "elenchi ragionati", altre veri e propri approfondimenti sul tema. Le trovate tutte a questo link.


Il Moro

2 commenti:

  1. Il GBA la fa da padrone in questo periodo, si può dire che ha allungato la vita del genere, anche se ormai si trattava più di produzioni di seconda fascia o versioni alternative di giochi per home console.
    Uno dei pochi che mi è rimasto impresso è l'italiano Gekido Kintaro's Revenge.

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    1. Quello me lo ricordo anch'io, infatti sarà presente nella prossima parte della classifica. 😉

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