giovedì 3 settembre 2020

I migliori picchiaduro a scorrimento degli anni '90: posizioni 21-30

Top Ten Beat'em up

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ed eccoci alla terza parte di questa classifica, con le posizioni dalla 21 alla 30!

Ricordo ancora una volta che la classifica si basa sui miei gusti personali, e che riguarda solo picchiaduro in 2D o 2D e mezzo degli anni '90.
Alla fine dell'articolo trovate i link alle altre pagine della classifica.


Andiamo a cominciare!

30 - Panzer Bandit (PSX, Banpresto, 1997)
Picchiaduro di ambientazione fantascientifica e dallo stile cartoonesco, evidentemente ispirato a Guardian Heroes, al punto che riprende lo stesso sistema delle "tre linee" su cui i combattenti si possono muovere, qui ridotte solo a due. Linee che comunque sembrano essere solo un "in più", si può finire il gioco anche stando sempre sulla stessa linea.
Magari ha pure una trama, ma è tutto in giapponese quindi ciccia. Si capisce che una gigantesca nave pirata volante ha attaccato la nostra città, volante anch'essa, e quindi noi andiamo in giro a menare le mani, non so a quale titolo.
Molto veloce e frenetico, divertente da guardare con anche abbondanti esplosioni, ma proprio per questo per la maggior parte del tempo si va avanti premendo i tasti quasi a caso. Solo i boss pretendono una maggiore attenzione. I nemici normali sono praticamente sempre gli stessi, delle specie di robottini che a volte arrivano a bordo di veicoli. Qualcosa nel gameplay e nello stile ricorda Gunstar Heroes per Mega Drive. E' possibile scegliere il personaggio solo all'inizio del gioco.




29 - Eojjeonji Joheun Il-i Saenggil Geot Gateun Jeonyeok (PC, TG Entertainment, 1997)
Il gioco coreano che ha questa specie di smitragliata come titolo è conosciuto anche con il nome inglese The Fight. Non molto originale, ma almeno pronunciabile... ma il titolo più o meno dovrebbe significare "Ho il presentimento che qualcosa di buono succederà stanotte", il che ne fa il picchiaduro con il titolo più bello di sempre. The fight. Puah.
E' basato un un manhwa, e ha la particolarità che i personaggi imparano nuove mosse avanzando nel gioco, all'inizio ne hanno ben poche, ma alla fine faranno invidia a Jackie Chan. 
Viene data una certa importanza alla trama, probabilmente mutuata dal fumetto (ma tanto è tutta in coreano), accompagnata da ottime musiche. Peccato per il livello di difficoltà estremamente punitivo, che nemici e situazioni siano un po' troppo ripetitivi, e soprattutto che non si possa giocare in due.
Lo si trova tra gli abandonware.
Il gioco ha avuto un seguito, ma ne parleremo nell'articolo dedicato ai giochi degli anni 2000, se entrerà in classifica (spoiler: no).
Il gameplay qui sotto non è completo, ma ho trovato solo questo.




28 - Warriors of Fate (arcade, Capcom, 1992)
L'ambientazione, il medioevo cinese, permette di utilizzare (e menare) personaggi vestiti con le armature meravigliose usate in quel periodo, ben sfruttate dalla bella grafica. Musiche evocative, quantità di mosse non eccezionale ma ben cinque personaggi selezionabili, possibilità di cavalcare un cavallo che offre nuove possibilità di attacco (ma che vi può venire rubato dai nemici). Un personaggio è armato di arco e può colpire da lontano.
Ha il difetto che ci vogliono veramente troppi colpi per buttare giù gli avversari, anche quelli più scarsi.
E' il seguito di Dinasty Wars, uscito nel 1989 (e quindi fuori da questa classifica limitata agli anni '90), nel quale si stava per tutto il tempo a cavallo. Entrambi sono ispirati al manga Tenchi wo Kurau, a sua volta ispirato a una parte del Romanzo dei tre regni, romanzo storico cinese del XIV secolo. Nella versione internazionale questi riferimenti si perdono perché i nomi dei personaggi sono stati cambiati in nomi di fantasia di origine mongola (chissà perché).





27 - Ninja baseball bat man (arcade, Irem, 1993)
Robot ninja giocatori di baseball. Basta questo per far capire il tono di questo gioco, dal look cartoonesco e lo spirito demenziale, ma da non sottovalutare.
La storia vuole che dei robot rubino dei trofei di baseball, e per riprenderli vengano mandati altri robot ninja giocatori di baseball. I nemici hanno l'aspetto di palle da baseball con braccia e gambe e altre bizzarrie. Tecnicamente ben realizzato e divertente, peccato solo per la scarsità di mosse a disposizione.






26 - Captain Commando (arcade, Capcom, 1991)
La Capcom cercò di lanciare il protagonista di questo gioco come mascotte della casa, poi il successo non eccezionale li spinse a ripiegare su Mega Man.
Un'ambientazione in stile supereroistico, con strani mostri e mutanti, e anche i protagonisti sono tipi piuttosto strani: oltre a un ninja e al biondo protagonista in armatura, abbiamo una mummia proveniente dallo spazio e un bambino prodigio che comanda un robot.
Quantità di mosse sufficiente, a cui si aggiunge la possibilità di raccogliere diverse armi da fuoco, oltre a salire su tre tipi diversi di veicoli. Divertente, un po' troppo difficili i boss, in particolare quello finale che è praticamente invincibile.





25 - Violent Storm (arcade, Konami, 1993)La storia è la stessa di Final Fight: ci viene rapita un'amica e dobbiamo attraversare una quantità di livelli pieni di punk da picchiare per riprenderla. Questa volta la variazione è l'ambientazione postapocalittica un po' alla Mad MaxSprite tra i più grandi e le musiche migliori che si siano mai sentite nel genere, tutte canzoni vere e proprie. Discreta quantità di mosse, anche se alcune abbastanza inutili, abbastanza veloce e divertente. Divertenti scenette e citazioni. Forse sarebbe stato meglio con dei colori meno pastellosi. E poi si possono lanciare dei maiali addosso ai nemici (però mentre volano si trasformano in palloni da football)!




24 - Metamorphic Force (arcade, Konami, 1993)Questo gioco prende elementi da I cavalieri dello zodiaco e da Altered Beast. E' ambientato nel XX secolo, dove un'isola piena di mostri risorge dall'oceano dove si era inabissata ai tempi dell'antica Grecia. Abbiamo quindi un'ambientazione fantasy-mitologica con sfondi e creature che rimandano all'antica Grecia e alla sua mitologia, ma personaggi che sembrano usciti da Kenshiro, e che francamente non c'entrano nulla con l'ambientazione (ma in effetti anche ne I cavalieri dello zodiaco mi sembra comparisse gente con i paraspalle dell'armatura attaccati direttamente alla canottiera). Personaggi che possono trasformarsi in bestie umanoidi raccogliendo l'apposito bonus.I quattro personaggi possono infatti trasformarsi ognuno in una bestia diversa. Quando sono umani hanno un set di mosse maledettamente limitato, quando sono bestie oltre ad essere più forti e veloci hanno qualche mossa in più (comunque poche).La grafica gode di sprite grandi e di diversi "effetti speciali". Nemici interessanti e abbastanza vari (alcuni possono anche raccogliere e perdere armi), belle musiche rockettare, e gameplay veloce e divertente. Anche di questo cabinato esistevano alcune versioni da quattro giocatori.




23 - Final Fight 3 (SNES, Capcom, 1995)Il terzo capitolo è il mio preferito della saga, grazie alla maggior velocità e al maggior numero di personaggi e mosse disponibili rispetto ai predecessori, e quindi lo inserisco come rappresentante dell'intera saga. Non starò oltre a descrivere ambientazione e gameplay di uno dei giochi più iconici del genere, che verrebbero appunto a noia se non fosse per la varietà offerta dalle numerose mosse, dai bivi nel percorso, eccetera. Da notare la possibilità di giocare da soli ma affidando alla console il controllo di un secondo giocatore. Peccato che le risorse hardware consumate dallo stesso si traducano in un rallentamento generale del gioco. Anche qui si può andare avanti e indietro lungo il livello, molto comodo per evitare il fastidioso effetto dei nemici che se ne stanno fuori dalla schermata. Peccato per i boss davvero poco interessanti.





22 - Oriental Legend (arcade, IGS, 1997)Il viaggio in occidente è un grande classico della letteratura cinese, pubblicato da un anonimo intorno al 1590. Vi si narra del viaggio di un monaco buddista, accompagnato dal re delle scimmie Sun Wukong, dal maiale trasformista Zhu Wuneng e il demone fluviale Sha Wujing. Questa storia e i suoi personaggi hanno ispirato nel tempo numerosi altri romanzi, film, fumetti e cartoni animati, dei quali il più famoso è probabilmente Dragonball, nel quale Goku è ispirato al re delle scimmie, Olong/Oscar al maiale e Yamcha al demone (più altre citazioni qua e là).Tutta questa introduzione per dire che anche Oriental Legend è ispirato a Il viaggio in occidente, infatti gode di un'interessante ambientazione fantasy cinese e, tra i personaggi selezionabili, di un uomo scimmia e un uomo maiale. I personaggi selezionabili sono 5, ma esiste anche una versione chiamata Oriental Legend Special Plus che porta il totale a 11, consentendo di selezionare anche alcuni boss. Non so se ci fosse la possibilità di sbloccarli nel gioco originale.Le mosse a disposizione dei personaggi sono poche, ma hanno un discreto numero di magie e colpi speciali selezionabili tramite un menu circolare (simile a quello di Dungeons & Dragons: Shadows Over Mystara) impossibile da usare in mezzo alla rissa, visto anche che arrivano un mucchio di nemici tutti insieme e sono pure duri da tirare giù. I nemici sono vari e particolari così come i quadri, tra i quali anche un bel livello subacqueo. I boss, spesso spettacolari, non sono solo difficili: sono assolutamente impossibili, e richiedono un mucchio di crediti per essere abbattuti anche se si gioca in quattro.Nel 2007 è uscito anche il seguito Oriental Legend 2, anche di quello parleremo nella classifica dedicata ai picchiaduro degli anni 2000 (spoiler: questo sì).






21 - Battletoads (arcade, Taito, 1994)Si trova qui in rappresentanza dell'intera saga, che ha visto conversioni e seguiti per svariate console. Anche se le versioni per le console Nintendo sono più famose, questa è molto probabilmente la migliore versione delle avventure dei rospi combattenti, soprattutto per la splendida grafica.Lo stile è cartoonesco e parodistico, e il gioco è effettivamente divertente, grazie anche alla notevole varietà di situazioni proposte, tra sezioni sparatutto, sezioni con ghiaccio sul pavimento, eccetera. Purtroppo la varietà di situazioni è controbilanciata dalla monotonia dei nemici, che sono davvero quattro in croce.Splendide le musiche, soprattutto quella del primo livello. Il gioco in sé non sarebbe neanche troppo difficile, se non fosse per la quantità esagerata di energia che ci tolgono con qualsiasi colpetto. Sembra che anche i nemici più scarsi abbiano più energia a disposizione di noi.Le mosse a disposizione sono pochine, ma la mancanza è "mascherata" dal fatto che per il colpo finale ci sono delle animazioni particolari che cambiano da nemico a nemico.Il gioco è molto ironico e umoristico, e infatti pensavo di provarlo insieme a mio figlio... poi mi sono accorto di quanto sia splatter (una delle mosse finali consiste nel trapanare la faccia agli avversari, per dire) e ho lasciato perdere.L'unica cosa che mi da fastidio, e che ho trovato in ogni versione di Battletoads che ho provato, è la sensazione che pattinino sempre sul pavimento. Anche quando non c'è il ghiaccio.E poi c'è la mossa migliore di sempre, anche se è possibile farla solo a un tipo di nemico: quando arrivano i toponi giganti invece della normale "presa" quando gli si avvicina, ehm, con una mano, ecco, gli si strizza il pene, mentre con l'altra, uh, gli si danno pugni sulle palle. Non ho trovato un modo più edulcorato per dirlo.

<

E anche per oggi la finiamo qui, vi do appuntamento alla prossima settimana con le posizioni dalla 11 alla 20!Qui trovate i link a tutte le altre pagine di questa classifica (diverranno tutte cliccabili quando gli articoli saranno pubblicati)



degli anni 2010:
Posizioni 1-10

e dei giochi amatoriali creati con OpenBOR:


Ho pubblicato diverse compilation di videogiochi, videogiochi cioè accomunati da un tema particolare. Ad esempio tutti i videogiochi dove compare un particolare attore o personaggio, o seguiti più o meno apocrifi di un videogioco classico, e altre. Alcune sono "elenchi ragionati", altre veri e propri approfondimenti sul tema. Le trovate tutte a questo link.


Il Moro

6 commenti:

  1. Battletoads! Quello l'ho giocato, pur non essendo un reale fan del genere... lo ricordo un po' macchinoso, ma non ci metterei la mano sul fuoco...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Più che macchinoso, cerca di variare sul genere inserendo livelli con modalità di gioco differenti. Lo scontro con l'ultimo boss è addirittura uno sparatutto.

      Elimina
    2. Data la mia abilità (tra lo scarso e il nullo!), non credo di esserci arrivato!

      Elimina
    3. Credimi che se non fosse per i crediti infiniti del MAME non ci sarei arrivato neanch'io... 😁

      Elimina
  2. 29- bella cagata il titolo! 😆
    28- i cavalli (o altri animali da cavalcare) che ti vengono anche rubati è come Golde Axe.
    25- sì, molto Mad Max (o Ken il Guerriero). Le musiche non so, non ho visto tutto il video 😝
    24- sì, fa Altered Beast per la mitologia ma le trasformazioni mi sembrano la versione scema...
    23- mai stato un amante di FF ma se mi dici che è il tuo preferito, lo seleziono per la prossima volta che verrà a trovarmi mio cugino dalla Spanga (col quale faccio nottati di retrogame, sucsa se te l'ho già detto ma questa classifica la sto concludendo nel giro di un anno 🤣
    22- al di là dell'ennesima trasposizione/interpretazione di Il Viaggio in Occidente (il maiale fa quasi più ridere di Olong), che posso anche apprezzare, vade retro nemici inpossibili!
    21- ammazza che commento lungo sulla brutta copia delle Tartarughe Ninja, che tu odi! 😒
    Il video l'ho lasciato andare mente scrivo e musica/sonoro mi ricordano il gioco di corse dei Biker Mice per Super Nintendo.
    Dici che la violenza potrebbe far male a tuo figlio? Noi siamo cresciuti con ben di peggio.
    Ahahah per la mossa che hai descritto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dai, il bambino ora ha 6 anni (5 quando ho scritto questo articolo), non mi sembrava carino metterlo a confronto con uno che trapana le facce dei nemici! Certo, quando ero piccolo io in televisione c'erano solo i robottoni, e infatti mia madre mi ripete spesso che la mia prima parola è stata "mazinga". Sarà per quello che sono diventato un maniaco omicida. Ma solo nel tempo libero, eh.

      Elimina

;