mercoledì 2 settembre 2020

Zagor Darkwood novels n. 4: Bersaglio umano

Zagor Darkwood novels n. 4: Bersaglio umano
Salve a tutti, È il moro che vi parla!

Il canovaccio di questa storia è talmente già visto e archetipico da essere diventato la prima cosa a cui si pensa quando si pensa al fumetto western, in particolare per i lettori di Tex: c'è un cattivo ricco e potente che, con metodi mafiosi, vuole impossessarsi delle terre degli allevatori o dei contadini in una certa zona. Aggiungete anche la variante in cui il ricco e potente è proprietario invece del saloon e vuole controllare gli affari di tutta la cittadina e avrete una buona metà delle storie di Tex.

Attenzione, Non mi sto lamentando della scarsa originalità della storia, o almeno non tanto. Una trama non originale può diventare meravigliosa se ben raccontata. Il punto è che questa volta per raccontarla è stata usato una quantità di parole eccessiva.

Mettiamo che tu hai a disposizione una quantità limitata di pagine per raccontare una storia. Decidi, giustamente, di utilizzare come motore dell'azione un archetipo narrativo, una cosa che tutti conoscono, e che ti permette di dare il via alla tua storia senza bisogno di lunghe introduzioni che non potresti permetterti nello spazio a tua disposizione. Perfetto. Bastano quattro parole per spiegare la situazione iniziale di questo fumetto a chiunque non sia totalmente a digiuno di western.
Allora perché devi mettere in bocca ai tuoi personaggi dei dialoghi assolutamente surreali, in cui spiegano per filo e per segno cosa sta succedendo?


Parliamo dell'infodump.
Si ha, o meglio si pecca di infodump quando inserisci nella tua storia dei dialoghi o comunque dei passaggi didascalici che hanno il solo scopo di spiegare le cose al lettore. L'esempio classico, estremizzato, è un dialogo tra due preti in cui uno dice all'altro: "la Trinità, che è come tu ben sai è formata da Padre, Figlio e Spirito Santo..."
E' un dialogo assurdo, perché essendo anche l'interlocutore un prete è ovvio che sa cos'è la Trinità, ma è stato messo per spiegarlo al lettore che magari non lo sa.
Ci sono diversi modi per aggirare questo problema. Puoi inserire un intervento del narratore onnisciente, delle note a fondo pagina o delle didascalie se si parla di un fumetto, imbastire una situazione in cui lo scienziato spiega come si propaga il virus non a un altro scienziato ma a un profano. Oppure, quando hai poco spazio a disposizione, usare degli archetipi narrativi che non hanno bisogno di essere spiegati.
La situazione preesistente in questo numero di Darkwood novels abbisogna di giusto quattro parole per essere delineata a sufficienza da essere perfettamente comprensibile al lettore. Eppure l'autore preferisce inserire muri di dialoghi semplicemente troppo lunghi, al punto da renderli surreali.
Questa caratteristica si ripete anche a fine albo, quando parte il classico "spiegazionismo" che affligge spesso le opere di Burattini. Eventi che si capiscono perfettamente vengono rispiegati in dialoghi fatti di frasi lunghissime e surreali.

Ma parliamo di quella che è la scena principale di questo fumetto, quella attorno alla quale è stata costruita tutta la storia. Attenzione, allerta SPOILER da qui in avanti.

Questa serie è stata sbandierata come quella in cui si vede "il volto umano dell'eroe", volto umano che, come già detto, vediamo già in continuazione nella serie regolare e del quale comunque fino a questo momento non abbiamo visto niente di niente in questa miniserie.
E qui, incredibilmente, Zagor si trova davanti Brigitte Bardot con la camicia sbottonata che lo invita a una notte di sesso, e lui accetta! Fantastico! Quale metodo migliore di mostrare il volto umano dell'eroe, che fargli di colpo ricordare che possiede anche lui un pene? Vediamo il nostro eroe cadere in una trappola come un fesso con tutte le scarpe! Questo è dimostrare che è un uomo e non è una macchina, mostrarne che anche lui una volta ogni tanto può subire il fascino di una bella donna!
Per tutto il tempo della scena e delle successive, giuro, ho pensato: "speriamo che non salti fuori che sono d'accordo e che è tutta una finta per penetrare nella casa del cattivo. Sarebbe una banalità insopportabile e ne sarei estremamente deluso".

Indovinate chi è rimasto estremamente deluso?

Come ammazzare totalmente una scena che da sola valeva l'acquisto del fumetto. Un fumetto che avrebbe potuto essere e non ha avuto il coraggio di essere. Fin'ora il peggiore della miniserie. Peccato.

Immagino comunque che questo ultraprevedibile capovolgimento finale soddisfi i lettori che sui social tuonano che Zagor è un eroe puro e non possono sopportare di vederlo coinvolto con chiunque non sia Frida Lang, una donna che Zagor ha allegramente sedotto e abbandonato decine di anni fa arrivando a scappare dalla finestra pur di non farsi coinvolgere.

Il Moro

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Il Moro.


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