martedì 5 agosto 2014

Call of Juarez: Gunslinger e i videogame western




Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Il western è un genere che nei videogiochi compare abbastanza raramente, e in genere senza risultati eccezionali.
Non, non venite a parlarmi di Red Dead Redemption, non ho una console e non ci ho mai giocato, ma da quello che se ne dice credo che possa essere considerato il meglio del genere.

Lasciamo quindi da parte il capolavoro del 2010 e facciamo un minimo di storia e una breve panoramica sulla situazione PC.

Personalmente, ricordo con una certa nostalgia il classico delle sale giochi che fu Sunset Riders. Ve lo ricordate?


Quant'ero cciovane...

Si poteva scegliere tra quattro tamarri con vestiti dai colori improbabili , e con quelli andare in giro per una città a scorrimento orizzontale sparando in avanti, indietro e in alto, a tutti quelli che avessero avuto la malaugurata idea di mettere il naso fuori da una finestra.

E c'era pure il tempo per un po' di svago.

Ancora più figo era Mad Dog McCree, basato sulla tecnologia del laser disc: filmati con cui il giocatore aveva una interattività limitata, ma che permettevano una grafica meravigliosa. Mad dog McCree era un cabinato dotato di pistola con uno schermo su cui scorreva un vero e proprio film western (recitato da far pietà). Ne è recentemente uscita una versione per WII, di cui vi accludo il trailer per farvi capire di cosa parlo:



In tempi più moderni, la bandiera è portata principalmente da due saghe (più Red Dead): Desperados e Call of Juarez.
Desperados: Wanted Dead Or Alive è un gioco in visuale isometrica con lo stesso schema di gioco del classico Commandos: Behind Enemy Lines, basato su un approccio stealth.

Il primo Desperados, del 2001

Si tratta quindi di giochi basati più sulla strategia che su furiose sparatorie, nei quali il massimo della figaggine è strisciare alle spalle del nemico fino a targliargli la gola in silenzio.

Il secondo è Desperados 2: Cooper's Revenge, la cui trama segue direttamente quella del primo. Rimane l'approccio stealth, ma va persa la visuale isometrica in favore del 3D.


Il secondo è del 2006.

Carino, ma la grafica ormai è diventata troppo vecchia. Il 2D invece mantiene sempre quel fascino "old school" che non passa mai di moda. Preferivo il primo.

E' uscito anche un terzo episodio ma lo scopro solo ora da Wikipedia: Helldorado: Conspiracy, del 2007. La trama prosegue con gli stessi personaggi, le stesse armi e la stessa visuale 3D.


Questo potrebbe essere da provare... voi lo conoscete?


Ma i titoli più importanti sono probabilmente quelli della serie Call of Juarez.
Il primo è del 2006: visuale 3D soggettiva e furibonde sparatorie. Hell yeah.

Call of Juarez.

Due personaggi tra cui scegliere, di cui uno è un prete, e per ognuno livelli differenti in cui giocare in modo differente: più azione per il prete killer, più stealth e strategia per il giovane Billy. E addirittura una trama interessante.

Il secondo Call of Juarez: Bound in blood, del 2009, è a mio modesto parere il migliore della serie. A livello di trama è un prequel, quindi non è necessario aver giocato al primo per comprenderlo. Trama sempre interessante, pur trattandosi di un FPS. Anche qui due personaggi, ma si può scegliere di affrontare il gioco con qualsiasi dei due, che si differenziano per alcune caratteristiche: uno è più bravo sulla distanza e coi fucili mentre l'altro predilige buttarsi in mezzo al fuoco con una pistola per mano, uno è lento ma più resistente e l'altro è in grado di saltare e arrampicarsi. Però i livelli sono gli stessi, quindi scegliere uno o l'altro è meno significativo che nel predecessore.


I fratelli protagonisti.

Il bello, oltre alla trama, sono gli ambienti. Pur non eccellendo particolarmente in effetti speciali o giochi di luce, la grafica ci presenta splendidi paesaggi, che possono andare dalle città alle montagne, dalle foreste ai fiumi, dandoci davvero la sensazione di muoverci nel vecchio west. Ammetto di essermi fermato un paio di volte a guardare un tramonto o essermi messo a seguire il corso di un fiume solo per vedere dove andava a finire.


Esiste un terzo episodio della serie, intitolato Call of Juarez: The Cartel, del 2011, ma non c'entra più niente. Non solo la trama è completamente diversa, ma addirittura non siamo più nel far west ma nella moderna Los Angeles, anche se vengono mantenute tematiche western. Ha ricevuto per lo più critiche negative, e per questo non ci ho mai giocato.

E così arriviamo al quarto e per ora ultimo capitolo, Call of Juarez: Gunslinger, uscito nel 2013, quello a cui ho appena finito di giocare. Si torna nel far west, ma la trama si discosta completamente dai primi due capitoli. Purtroppo, possiamo dire, perché una trama praticamente non c'è.

i bordi neri intorno saranno sempre presenti, trucco per risparmiare risorse, immagino.

Si tratta dei racconti di Silas, un vecchio ubriacone noto per essere stato un abile cacciatore di taglie in gioventù. In cambio di qualche bicchiere in un saloon racconta storie della sua giovinezza, quindi ogni livello del gioco è in realtà un episodio a sè, indipendente. Silas, che o è un bugiardo o ha il cervello cotto dall'alcool, millanta di aver affrontanto e battuto un mucchio di leggende del west. Ecco quindi come ha sconfitto gente come Butch Cassidy, i fratelli Dalton, la banda degli Innocenti, Henry Plummer, Pat Garret, John Wesley Hardin...

Possiamo anche schivare i proiettili. Come Remo Williams.

Il gioco è abbastanza divertente, e la presenza di personaggi storici è un valore aggiunto. E' anche impreziosito da una serie di segreti da trovare, che rivelano biografie dei personaggi o approfondimenti su vari avvenimenti famosi di quei tempi.
Però non ha trama, e sebbene dal punto di vista "tecnico" la grafica sia forse migliore di Bound in Blood mancano gli scorci paesaggistici che mi avevano fatto amare il predecessore.


Non mancano i classici duelli, alcuni dei quali davvero balordi.

Tutti i giochi della saga sono classici FPS, come sul pc ne saltano fuori dieci al giorno, con la particolarità dell'ambientazione western. Se da una parte l'ambientazione è affascinante e si discosta un po' dai soliti guerra/fantascienza, dall'altra parte paga lo scotto della scarsa tecnologia a disposizione dei personaggi mettendoci a disposizione un numero di armi limitato: due o tre tipi di pistole, due o tre tipi di fucili, e dinamite. Di solito le differenze tra i vari tipi di pistole e fucili sono anche abbastanza lievi.
Però vuoi mettere irrompere in un saloon con le armi in pugno?
Se avete voglia di west e avete un PC, cercate almeno di mettere le mani su Bound in Blood. Ne vale la pena.

Il Moro

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5 commenti:

  1. Caspita mi aspettavo qualche titolo in più.
    Non pensavo fossero "così pochi" (parola da prendere con le pinze).

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    1. Sono tutti quelli che sono riuscito a trovare, purtroppo...

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  2. Hai mai provato "Gun"?
    http://youtu.be/RDKa59mLgLM
    Mi ricordo che era abbastanza carino.

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  3. Risposte
    1. Sì, da quanto ricordo dovrebbe esserci anche la versione pc.

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