martedì 30 novembre 2021

Masters of the Universe: Revelation, il secondo gruppo di episodi

Masters of the Universe: Revelation, seconda parte, recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Non ho capito bene se questa sia la seconda stagione o la seconda metà della prima, sia come sia eccomi a dire la mia anche su questo nuovo gruppo di cinque episodi.

Intanto, eccovi i link agli articoli sui primi cinque episodi e sul primo, secondo, terzo e quarto numero del prequel a fumetti di Masters of the Universe: Revelation

Prima di tutto, un po' di autoanalisi, effettuata su me stesso prima di vedere le nuove puntate.
Mi riesce difficile definire cosa c'è che non va in questa nuova serie. A volte mi sembra che Kevin Smith abbia preso il mio giocattolo e ci stia giocando nel modo sbagliato. Eppure, il canone dei Masters è più fluido dell'identità sessuale nella famiglia Wachowski. La serie del 2002 aveva fatto dei cambiamenti, sebbene rimanesse molto fedele, e mi è piaciuta. Più cambiamenti sono stati fatti nella serie a fumetti del 2012, che mi è piaciuta un sacco, e più ancora nella serie animata di She-Ra del 2015, e mi è piaciuta un sacco anche quella. Non parliamo poi della nuova serie in CGI, che non c'entra quasi più nulla, che non è niente di eccezionale ma comunque non mi è dispiaciuta. Anzi, in tutte queste nuove versioni vedere cosa era cambiato dai canoni precedenti faceva addirittura parte del divertimento.

Allora, cosa c'è che mi sta così sulle balle di Masters of the Universe: Revelation? Perché ogni cambiamento rispetto ai miei ricordi mi salta subito all'occhio e mi da pure un po' fastidio? E' una specie di partito preso? Mi sta forse antipatico Kevin Smith, che comunque non è che sia mai venuto a rubarmi la merenda? O forse il problema è che alle mille citazioni buttate a caso si affianca una sceneggiatura non abbastanza solida e una qualità dell'animazione discutibile?
O magari il punto sono le dichiarazioni di Kevin Smith?
Perché, ammettiamolo; Kevin Smith è andato avanti per un sacco di tempo a promettere una certa cosa, e ce ne ha data una completamente diversa. Pensavamo che dovesse essere un sequel della serie Filmation, con la quale in effetti cerca di non cadere troppo in contraddizione ma riprendendone in realtà pochissimi elementi e usando un registro completamente diverso .Preferisce invece buttare dentro un sacco di elementi pescandoli dalle varie altre incarnazioni dei MOTU, elementi già tutti efficacemente inseriti nel canone dei Masters of the universe Classics, però modificandoli tutti a cazzo di cane, in una sorta di ossessione citazionista che però pare riguardare solo l'utilizzo dei nomi, che indicano cose del tutto diverse. Sarà questo il problema?
O forse, tutte queste cose assieme?

Forte di questa autoanalisi, e dopo aver zittito il mio borbottio contro Kevin Smith e le sue dichiarazioni mendaci, mi sono reso conto che anche le prime cinque puntate non erano proprio da buttare, al netto comunque dei molti difetti di cui ho già parlato qui.
Mi sono quindi apprestato a guardare il secondo gruppo di puntate con l'animo più sereno, avendo evitato accuratamente di indagare su eventuali nuove dichiarazioni di Smith, ed avendo deciso che, se non mi hanno dato fastidio (anzi mi sono piaciute) le riletture della serie a fumetti del 2012 e della serie animata di She-Ra, non avrebbe dovuto farlo nemmeno questa. 

Questa volta ho deciso di guardarmi la serie per conto mio invece di guardarla insieme a mio figlio. Un po' perché con le prime cinque puntate si era stufato, un po' perché così posso guardarle in inglese (trovo il doppiaggio originale decisamente superiore a quello italiano, e poi mi piace guardare le cose con lingua originale quando posso). E poi, è davvero troppo "da grandi" per un bambino della sua età, meglio quella in CGI piuttosto. 

Masters of the Universe: Revelation, seconda parte, recensione

La seconda serie inizia esattamente dove finiva la prima, anche perché la prima finiva con un cliffhanger. Anche in questa seconda parte abbiamo una predominanza di Teela nel ruolo della protagonista, perché alla fine questa è la storia, mai davvero esplorata né nella serie Filmation né nella 200X (ma che invece ha un ruolo importante nei fumetti del 2012) di come Teela viene a sapere della sua origine, in quanto figlia di Sorceress. Una minor presenza di He-Man non mi dispiace, da qualche parte devo aver già detto che raramente nei miei giochi di bambino He-Man era l'assoluto protagonista delle storie che mi inventavo.

Certo comunque che a volte Kevin Smith sembra voler davvero modificare il canone perché sì. Fisto non è più il fratello di Man-At-Arms (ma la cosa è stata introdotta solo nel 2002), Duncan è il padre biologico di Teela (nella serie Filmation era adottivo), eccetera.

Avendo letto il fumetto prequel, sono riuscito a riconoscere l'Orlax, che qui ha una piccola parte assolutamente non fondamentale. Immagino che chi non ha letto il fumetto si sia chiesto cosa fosse quella piovra viola (esiste un set di accessori per il castello di Grayskull in versione Origins che comprende un tentacolo che esce da una grata, che alcuni dicono essere un tentacolo dell'Orlax, ma è di forma e colore diversi). La sua parte comunque è piccola ed è gestita abbastanza bene così che aver letto il fumetto non risulta importante. D'altro canto, vista l'importanza che aveva nel fumetto, la sua parte qui è davvero troppo piccola, e la sua storia rimane quindi monca e poco soddisfacente. Cioè, dopo tutti gli sconvolgimenti che ha provocato, sparisce nelle fogne e finita lì?

Masters of the Universe: Revelation, seconda parte, recensione

Il cartone ripropone anche una parte della storia delle origini di Evil-Lyn dal fumetto, e questa non è gestita altrettanto bene. Chi ha letto il fumetto rivede delle cose già viste, comunque troppo poche per rendere la faccenda chiara a chi non l'ha letto. Rimane comunque la cosa ridicola dei due che vogliono mangiarsela, che qui sono i suoi genitori mentre nel fumetto erano due tizi che l'avevano acquistata dai genitori. Altre contraddizioni interne...
Però almeno sappiamo perché quei tizi la stavano inseguendo nel mercato, che nel fumetto pareva una scena tagliata!

Parlando di contraddizioni, a un certo punto nella prima o nella seconda puntata, se non ho capito male, Skeletor si riferisce a sé stesso in un modo che fa pensare che sia una sorta di immortale demone interdimensionale, il che si rifarebbe a come veniva descritto nei primissimi minicomic. Peccato che questo vada a contraddire quanto invece raccontato nel fumetto prequel di Master of the Universe: Revelation, in particolare nel secondo numero. Lì era un alieno, non un demone.
Oltretutto, nelle prime cinque puntate non diceva che a causa della sua faccia nessuno l'aveva mai voluto come uomo? E quindi, dopo che nei fumetti scopriamo che era addirittura sposato, qui salta fuori che si zompa Evil-Lyn da chissà quanto? La caratterizzazione di Skeletor detiene probabilmente il record mondiale di contraddizioni interne.
A questo proposito, la scena "hot" risulta fuori luogo nel contesto dei Masters. E come cavolo si fa a baciare un teschio? Skeletor se ne accorge? Ce l'ha il senso del tatto in faccia?

Masters of the Universe: Revelation, seconda parte, recensione

Dal punto di vista della sceneggiatura, si nota nella parte finale una certa tendenza al "tanto è fantasy". Alcune cose "magiche" succedono "perché sì", anche in contraddizione con eventi precedenti. Cose che sono evidentemente messe a forza per far finire tutto bene.

Alcuni personaggi secondari tra i cattivi sono stati buttati dentro solo come carne da cannone, tra cui il mio adorato Blade. Non mi è piaciuto molto questo trattamento, ma non si sarebbe potuto esplorarli di più senza più tempo a disposizione. 

Mi ha fatto anche molto ridere quando Evil-Lyn ha preso Skeletor per il collo: quindi ha il collo! Però sarà nero come l'interno del cappuccio, visto che le dita si stringono sul nulla...

I combattimenti sono resi in modo visivamente spettacolari, ma non mi è piaciuto molto lo stile "anime" dedicato a quelli tra He-Man e Skeletor. Sembrano presi di peso da Dragonball o altro simile anime di combattimento, però fatti peggio. Mi hanno ricordato queste fan art.

Masters of the Universe: Revelation, seconda parte, recensione

Piuttosto forzata la storia dell'allineamento universale, guarda caso proprio in quel momento. Almeno qualcuno avesse tramato per arrivare apposta al momento giusto, ma così rientra nelle cose magiche da "tanto è fantasy".

Evil-Lyn si erge qui a manifesto contro la violenza sulle donne. D'altronde, negli anni '80 He-Man ci faceva il pistolotto a ogni puntata, qui ci tocca quello di Evil-Lyn. Comunque, lei come reazione alla violenza cerca di distruggere l'universo...
Il tema è assolutamente valido, per carità. Purtroppo, quando si tratta di un argomento "di moda" come questo, non si riesce mai a capire se sia stato inserito perché davvero gli autori pensavano che fosse importante (importante per lo svolgimento della trama oppure, appunto, come manifesto), o se l'abbiano fatto solo per spuntare qualche casella o per seguire il flusso.
Peccato che sia in totale contraddizione con qualsiasi caratterizzazione precedente di Evil-Lyn. Ma avevo deciso che queste cose non mi avrebbero più dato fastidio, no?

Masters of the Universe: Revelation, seconda parte, recensione

Non posso comunque negare di aver provato una certa esaltazione, soprattutto nelle ultime tre puntate. Mentre lo guardavo, ho trovato la storia appassionante. La maggior parte dei dubbi sono usciti dopo, a mente fredda, segno che la serie gode di un giusto ritmo e tagli registico (tranne nei lunghi e un po' noiosi dialoghi tra Teela e Sorceress). E anche il grosso problema di target di cui abbiamo parlato in occasione dei primi cinque episodi risulta meno evidente, visto che qui è tutto molto più  virato verso l'"adulto".

Nel complesso, la seconda parte mi è piaciuta decisamente di più della prima, e mi sono divertito e appassionato mentre la guardavo. Ma resta comunque, nel complesso, una rivisitazione del MOTU molto meno riuscita delle altre che l'hanno preceduta.

Il Moro

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2 commenti:

  1. D'accordo su tutto.
    Mi dispiace per come ne sono usciti Lyn e Skeletor, due personaggi sempre stati iper-tosti e qui fatti passare per una pazza femminista (dal passato RIDICOLO) e per un folle maschilista che instaura rapporti tossici con l'altro sesso.
    Come sminuire due COLONNE del brand. Incredibile.

    Morti a casaccio, buchi di sceneggiatura, trame insulse... insomma, direi che possiamo chiudere e dimenticare questo capitolo e andare avanti sperando in un'incarnazione più fedele.

    Moz-

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    1. Che poi che Skeletor, in quanto supercattivo, possa essere anche un pezzo di merda con le donne, ci può pure stare. Però passa dall'essere un cattivo con un particolare fascino e che da un certo punto di vista non ha neanche tutti i torti, come è nella serie del 2012 (credo che in parte sia così anche nel canone MOTUC) a uno completamente stronzo e imperdonabile, il che risulta essere un'involuzione del personaggio. Ma il peggio non è nemmeno quello: il peggio è che nel fumetto prequel di Revelation Skeletor è descritto in origine come un marito e padre amorevole! E di colpo diventa un maltrattatore di donne? Oltre a diventare un demone immortale che nessuno ha mai voluto come uomo? Qui non si parla di contraddizioni col canone che, come abbiamo già detto, è sempre stato piuttosto fluido e ogni versione dei MOTU ha un canone a sé stante. Qui si parla dell'ennesima contraddizione interna alla stessa opera! Cioè, ci può stare che ci siano contraddizioni in opere come Star Trek o Doctor Who, che vanno avanti da un sacco di anni e che hanno centinaia di episodi, ma qui si parla di quattro fumetti da trenta pagine e dieci puntate di mezz'ora! Sembra che la storia di Skeletor sia stata scritta da uno schizofrenico!
      Non parliamo del passato di Evil-Lyn con i due (che nel cartone sono i genitori e nel fumetto l'hanno comprata, giusto per parlare di contraddizioni interne) che vogliono MANGIARLA! Cioè, MANGIARLA! Perché sono poveri! Ma perfino dormendo potrei imbastire una storia delle origini meno demenziale!

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