giovedì 21 novembre 2019

Il Grigio Levriero, di Paolo Palmisano.

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Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Iniziamo con la sinossi:
Anno 1724. Il pirata Morgan Sherwood sta solcando l'Atlantico diretto in Italia alla ricerca del famoso tesoro di Arenzano. Nei suoi incubi è tormentato da un demoniaco levriero grigio, rappresentazione della "Greyhound", la minacciosa nave della Marina Britannica che gli sta dando la caccia.
Preoccupato per la sua vita a causa di un presagio di morte, deciderà di scrivere una lettera alla figlia in cui svelerà chi è davvero. Morgan Sherwood non è infatti il suo vero nome. Attraverso i suoi avventurosi ricordi, scopriremo la persona che si cela dietro la maschera da pirata e il motivo per cui sta cercando proprio quel tesoro. Ad accompagnarlo nella ricerca ci sono John "occhio fantasma" e Pierre "occhio scintillante", gli unici sopravvissuti di una ciurma chiamata "Pirati Maledetti", dotata di poteri magici.



Il Grigio Levriero è un audiolibro, disponibile su Audible di Amazon, ma non si tratta della versione letta da un attore di un'opera di narrativa: Il Grigio Levriero nasce già così. Eppure si differenzia dagli sceneggiati audio per la presenza di un'unica persona come autore, compositore e narratore.

Dalla biografia dell'autore:
Paolo Palmisano (1986) sin da piccolo si divertiva a creare audio-storie, giocando con audiocassette, vecchi registratori e abbozzando sceneggiature su vecchi quaderni di scuola. All'età di 20 anni si appassiona alla musica e incomincia a strimpellare chitarra e pianoforte. Negli anni successivi continua a portare avanti le sue passioni studiando musica, comunicazione, scrittura e recitazione. Nel 2017, grazie alle più recenti tecnologie musicali, riesce a condensare le sue passioni realizzando il suo primo audio-romanzo "Il Grigio Levriero".

Di questo si tratta: Paolo Palmisano ha scritto questo breve romanzo, ha composto le musiche e l'ha letto, tutto da solo. Già solo per questo va premiato.

Il risultato dei suoi sforzi, purtroppo, non è perfetto.
Partiamo dalla storia in sé. Fa sempre piacere una bella storia di pirati, meglio ancora con qualche elemento soprannaturale alla Mari Stregati di Tim Powers (o alla Pirati dei Caraibi, se preferite. O alla Monkey Island... va beh, basta esempi). In questo caso si tratta, più che di una singola storia, di una serie di storie concatenate, vista la tendenza del protagonista e dei comprimari a raccontare episodi del proprio passato, episodi tutti ugualmente interessanti. Parlano tutti in modo un po' troppo colto per quello che immagino essere il livello culturale medio di una ciurma di pirati, ma è una di quelle cose che rientrano nella sospensione dell'incredulità richiesta all'ascoltatore.

Si sente, purtroppo, che il lettore è bravo ma non è un professionista. Innanzitutto ha un forte accento, poi spesso l'intonazione non è corretta. Fa lui tutte le voci, e la cosa gli riesce bene, riesce ad essere abbastanza credibile anche quando interpreta una donna; a parte il protagonista, comunque, gli altri personaggi hanno tutti voci roche e caricaturali, con tanto di "arr!" sparsi qua e là.
Queste voci caricaturali a volte stonano con la trama, che prevede morti ammazzati con leggerezza e una discreta quantità di sangue sparso.

Semplicemente splendido invece il comparto audio, con musiche ed effetti sonori azzeccatissimi, che accompagnano l'ascolto fornendo un vero e importante valore aggiunto.

Concludendo, Il Grigio Levriero si rivela un ascolto piacevole, dalla trama non particolarmente memorabile ma abbastanza interessante, con un ottimo comparto audio con il difetto di un lettore non professionista ma che si impegna al massimo. Dura poco, un'ora e mezza, e se avete l'abbonamento Audible è incluso. Pirati dalla voce roca, rum, scorrerie e maledizioni, serve anche di meno per convincermi ad ascoltare un audiolibro.

Il Moro

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4 commenti:

  1. Dài, ma pensa che idea! Ero rimasto agli ebook auto-prodotti, dove l'autore è anche correttore di bozze, impaginatore e operatore html, ma l'audio-libro auto-prodotto batte tutti ^_^
    Sono curiosissimo...

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    1. E ha composto anche le musiche...
      Il top sono forse i videogiochi autoprodotti. Di solito ci lavorano piccoli team, ma capitano anche giochi creati in toto da un unico programmatore, autore, designer, compositore... Un esempio spettacolare è Axiom Verge.

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  2. Assolutamente non il mio genere, né di mio interesse ma... sì, se ha scritto anche le musiche e ha pure letto il tutto, hai ragione, è da premiare! :o

    Moz-

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