martedì 21 dicembre 2021

Opinioni in pillole, Zagor: Zagor+ n. 3, Avventura magazine Zagor 60

 Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Come ho già fatto altre volte, raccolgo in questo articolo le opinioni che ho scritto sul forum Zagortenay riguardo alle ultime storie uscite, modificandole un po' per renderle fruibili anche per chi non è un abituale frequentatore del forum in questione e quindi magari non ha già letto i volumi di cui si parla o non conosce a menadito la storia di Zagor.

Avventura magazine Zagor 60 recensione


Zagor 60 magazine

Da quando gli almanacchi Bonelli sono diventati Magazine faccio un po' di fatica. Cosa sono 'sti magazine? Non è l'almanacco dell'avventura, perché esiste Avventura Magazine che è diverso. Figura comunque in seconda di copertina come l'almanacco n. 172. Presumo che i vari Magazine vengano pubblicati con una periodicità tutta loro, abbinati a personaggi sempre diversi, con modalità diverse, e siano tutti racchiusi all'interno della "collana almanacchi" per qualche questione editoriale.
Sia come sia, si tratta in questo caso di un albo celebrativo facente parte delle molte iniziative per i 60 anni di Zagor.
Gli articoli consistono in alcuni cenni storici sulla creazione del personaggio,  alcune considerazioni sulle caratteristiche di Zagor e sulle sue differenze con gli altri personaggi del periodo, una serie di illustrazioni di Aldo Di Gennaro che rievocano alcuni momenti chiave della serie, un bell'articolo di Fabio Genovesi sulla sua infanzia con Zagor impreziosito dalle illustrazioni di Paolo Bacilleri che mostrano il ragazzino a spasso nell'immaginario Zagoriano, e un interessante confronto tra le varie "versioni" di Zagor che sono state dati dai diversi autori che ne hanno scritto le storie.

Oltre a questo, il magazine contiene tre storie di Zagor:

La palude di Mo-hi-la di Moreno Burattini e Arturo Lozzi
E' in pratica il remake di 40 pagine di una storia di una quindicina di pagine uscita come album di figurine qualche anno fa.

Avventura magazine Zagor 60 recensione
Immagine presa dal forum Zagortenay

Belli i disegni di Lozzi, carina la storia raccontata che gira intorno alla scelta della palude di Mo-hi-la come sede per la capanna di Zagor. La creatura che infesta la palude si va a inserire nella schiera di mostri e mostriciattoli che popolano Darkwood, in questo caso non ci viene data nemmeno nessuna spiegazione valida sulla sua origine, ma nemmeno ci interessa.
Forse, visto che si tratta di una delle primissime avventure di Zagor, si poteva farlo reagire in modo diverso alla vista della creatura stessa. La tratta come tratta i vari mostri ultimamente, che dopo sessant'anni che vede mostri di ogni tipo è comprensibile, ma all'epoca non aveva ancora tutta questa esperienza col soprannaturale. Vedere come reagisce a questa creatura e pensare a come reagisce in seguito al "mostro della laguna" in Acque misteriose, per dirne uno, è straniante.

Il bracciale di pelle di Jacopo Rauch e Walter Venturi
Se non erro questa storia è del tutto inedita, e si focalizza su un particolare: il bracciale che indossava Zagor nelle sue prime apparizioni, presto scomparso.

Avventura magazine Zagor 60 recensione

Devo ammettere che mi piaceva il particolare del bracciale, e mi sarebbe piaciuto rivederlo al polso dello spirito con la scure. probabilmente Ferri ha smesso di disegnarlo per fare più in fretta.
Ecco quindi che Rauch va a trovare un significato per il bracciale e una storia da raccontare su di esso, e non posso che ringraziarlo per questo.
La storia si lascia leggere ma ha qualche momento amarcord di troppo, con vignette che ripropongono scene che abbiamo già visto all'inizio della serie. Di nuovo, ma almeno questa volta è meno fastidioso, perché le tavole non sono ridisegnate identiche ma reinterpretate, e si inseriscono bene nella narrazione.

L'avvoltoio di Nolitta e Ferri
L'ultima storia è la riproposizione del classico L'avvoltoio, storia pubblicata originariamente nel 1965, in una versione colorata che presumo sia la stessa vista nella Collezione Storica A Colori. La storia probabilmente è stata scelta per la sua brevità, ma immagino serva anche a spiegare a eventuali lettori nuovi che non abbiano preso le ristampe chi sia l'avvoltoio, che compare nella paginona con la galleria di nemici che abbiamo visto in La scure e il fulmine, pagina che viene riproposta anche all'interno di questo Magazine. L'avvoltoio non è giustamente mai più ricomparso, ma i lettori lo ricordano ancora per via della sua crudeltà: trattasi a tutti gli effetti di un serial killer specializzato in donne e bambini.
Dobbiamo aspettarci una ristampa anche della storia di Iron Man, che è ritornato ma se non sbaglio senza più l'armatura indosso? 

Abbiamo quindi due storie che sono, giustamente, celebrative del sessantennale, e una ristampa. C'è da dire che le storie inedite proprio del tutto inedite non sono, visto che una è un remake (ma la storia originale nell'album delle figurine non l'ho letta, quindi per me è come se fosse una storia nuova) e l'altra ripropone diverse scene già viste. Si tratta in ogni caso di un bel volume celebrativo, nel quale mi è piaciuto molto soprattutto l'articolo "nostalgico" di Fabio Genovesi, probabilmente perché mi ci sono riconosciuto molto.


Zagor + n. 3 - Il raduno dei trappers recensione


Zagor + n. 3 - Il raduno dei trappers

Ok, comincio con lo sfoderare il grammar nazi che è in me: LE PAROLE INGLESI IN ITALIANO SI MANTENGONO SEMPRE AL SINGOLARE!!!
Ehm, scusate. Andiamo oltre.

Questa volta la cornice non è una storia a sé stante, ma appunto solo una cornice: c'è un nuovo trapper al raduno a cui vengono raccontate delle storie con protagonista Zagor. E' scritta da Burattini con disegni di Voltolini. Non ha una trama particolare, ma è stato divertente rivedere i trapper e le loro assurde gare di cazzotti.

Il mostro del plenilunio di Mignacco e Trono.
La prima storia è un po' straniante, perché ci mostra uno Zagor perfettamente a suo agio come "indagatore dell'incubo". Non ha nessun dubbio fin dall'inizio che il suo avversario sia un lupo mannaro, né fa una piega quando lo vede.
Ok che dopo sessant'anni di avventure questo dovrebbe essere il suo normale modo di fare. Ha visto altro che lupo mannari... Ma continuo a preferire lo Zagor capace di stupirsi e non del tutto a suo agio con il soprannaturale. 
A parte questo, la storia pecca di un'assoluta mancanza di originalità: non c'è praticamente nulla che non sappia di già visto.  L'unico elemento un po' diverso dal solito è che (SPOILER) i lupi mannari possono trasformarsi anche di giorno, basta che ci sia la luna in cielo (FINE SPOILER).
Ho trovato molto belli i disegni di Trono, in particolare nelle scene notturne.

Zagor + n. 3 - Il raduno dei trappers recensione


Un canto di Natale di Montagliani e Lozzi.
Anche la seconda storia ha un tema simile alla prima, con una creatura in parte uomo e in parte animale. Anche in questo caso l'originalità latita parecchio, nessuna svolta della storia è davvero imprevedibile. Compensa però con i bei disegni, per i quali è stato usato un tratto sfumato insolito su Zagor, presumibilmente realizzato con l'ausilio di effetti grafici.
In comune con la prima storia ha anche la gabbia libera, che permette una maggiore dinamicità. 
La storia è il seguito della storica Natale calibro 45, con la quale non ha altro in comune oltre ad essere ambientata nello stesso paese durante il periodo natalizio.

Lo squadrone maledetto di Bondi e Vicari.
Questa storia ha di nuovo la gabbia classica bonelliana.
Disegni non male, ma inferiori alle due precedenti.
Anche qui abbiamo di nuovo una storia col soprannaturale. I soldati di un forte finiscono sotto l'influsso ipnotico di creature ragnesche che li obbligano a rifornirli di cibo.
Storia un po' meno "già sentita" delle altre presenti nel volume. Anche qui ci sono alcuni problemi a gestire il racconto in poche pagine, con momenti in cui la storia procede alla velocità giusta e altri in cui accelera di colpo. Ho trovato i ragnoni un po' ridicoli, ma presumo che si possano considerare un omaggio a certi B-movie anni '60 che già venivano omaggiati agli albori della saga zagoriana.

Zagor + n. 3 - Il raduno dei trappers recensione


La miniera dei fantasmi di Paolucci e Dell'Uomo.
Non ho apprezzato molto i disegni, che mi sembrano più adatti a Martin Mystere che a Zagor. Gabbia bonelliana anche qui, con variazioni in alcune pagine.
E' l'unica storia che non vede nessun elemento soprannaturale, anche se lo sembra fino all'ultimo. 
E' anche l'unica storia che non vede accelerate improvvise e sembra stare giusta nelle pagine che le sono state assegnate.
Purtroppo c'è da segnalare anche qui una notevole mancanza di originalità.

Il fatto che le storie ruotino tutte intorno a un elemento soprannaturale (anche nell'ultima si parla di fantasmi e mostri, anche se poi non ci sono davvero) non mi piace molto, perché credo che la forza di Zagor stia anche nell'alternanza tra le tematiche. Serve però a rendere più gustosa la gag finale nella storia-cornice, con il trapper che decide di cambiare mestiere dopo aver sentito tutte queste storie di mostri.
Un'altra cosa che le prime tre storie hanno in comune è l'assoluta nonchalance con cui Zagor affronta il soprannaturale (cosa che risulta anche nel Magazine di cui sopra), che sarà anche legato alla brevità delle storie ma da fastidio perché non è consona al personaggio, nonostante che siano sessant'anni che affronta mostri di ogni tipo. 

Purtroppo la grande maggioranza delle storie brevi riesce ad essere al massimo discreta (non tutte, qualcosa di bello c'è). Forse gli autori devono ancora "prendere le misure" al personaggio, capire come gestirlo in modo da creare storie che siano storie da 40 pagine, non storie da 60 velocizzate. Certo che ormai il formato breve non è più una novità, a quest'ora dovrebbero esserci arrivati.

Ma la cosa che da più fastidio è forse la mancanza di originalità generale. Per dire, anche il Maxi Brividi da Altrove aveva solo storie soprannaturali, ma in quel caso non solo era giustificato dalla cornice, ma le storie erano anche tutte decisamente meno "già sentite" e più appassionanti, oltre che scritte meglio.

Il Moro

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Tutti i miei articoli su Zagor

2 commenti:

  1. Adoro queste tue recensioni complete, è per questo che negli anni ho provato più volte ad iscrivermi a forum di vari argomenti che mi interessavano, ma non ho mai trovato recensori come te: era piano di gente riottosa che non vedeva l'ora di polemizzare e litigare, non recensendo mai nulla se non con frasi monosillabiche.

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    1. Nel forum di Zagor che bazzico gli elementi che dici tu non mancano, ma c'è anche una manciata di persone che scrive contenuti interessanti e opinioni diverse da un banale tifo da stadio. Sono sempre gli stessi, ma ci sono.

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