mercoledì 7 agosto 2019

Zagor Le Origini 3: Il Demone Cannibale, e Zagor che va a p...

Zagor Le Origini 3: Il Demone Cannibale recensioneSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Trovate gli articoli relativi ai primi due numeri di questa miniserie qui e qui.

Purtroppo, devo dire che il terzo non è all'altezza dei precedenti. Si tratta in pratica di un remake dello speciale n.7, La leggenda di Wandering Fitzy, che è uscito qualcosa come 24 anni fa e che non rileggo da almeno metà di quel tempo. Non sono andato a rileggermelo apposta, per non rovinarmi la lettura di questo, ma l'ho sfogliato una volta finito questo, per fare un po' di confronto. In pratica, è un riassunto della stessa storia, con metà delle pagine. Ovvio che non può essere la stessa cosa, nonostante il valore aggiunto del colore e della gabbia libera. Oltre ad essere, comunque una storia già scritta e già letta. La rivelazione del segreto di Fitzy quindi non ha presa sui lettori di vecchia data che lo conoscevano già, e ne ha poca sui nuovi lettori, visto che la vicenda si sviluppa, semplicemente, in troppo poche pagine per dare al tutto il giusto pathos. Forse sarebbe stato meglio eliminare del tutto il personaggio del "cannibale", la cui importanza ai fini della trama è qui piuttosto misera, a differenza che nell'originale.

Ha fatto un certo scalpore tra gli appassionati la scena in cui Patrick Wilding va con una prostituta (lui comunque non sapeva che lo fosse, e oltretutto lei ha il viso di Scarlet Johansson, chiamalo scemo). Scena che è praticamente l'unica a non essere presente nel volume di cui questo è il remake. Sui gruppi Facebook ho letto post e commenti di gente indignata, che riteneva che il personaggio fosse stato "tradito" e che si sentivano offesi quasi personalmente.
In risposta a queste polemiche, proviamo a fare un riassunto delle avventure sentimentali/sessuali di Zagor. Sarà breve.


Zagor Le Origini 3: Il Demone Cannibale recensione


La prima avventura amorosa di Zagor nella serie regolare avviene nel 1975 (la prima apparizione di Zagor negli albi a striscia è del 1961, perciò è rimasto a secco per almeno 14 anni, solo 10 se invece vogliamo contare l'uscita del primo albo in formato bonellide, La foresta degli agguati) nella storia La marcia della disperazione, considerata dalla maggior parte dei lettori la più bella di sempre, o comunque una delle più belle (anche da me, beninteso). Lì Zagor incontra Frida Lang, la sua prima fiamma (almeno la prima di cui sappiamo), e la loro viene descritta non tanto come una vera e propria storia d'amore, quanto piuttosto come l'unione di due anime disperate che cercano consolazione in una situazione senza via d'uscita. Come evidenziato anche da Zagor stesso, che a scampato pericolo scappa convenientemente dalla finestra mentre Frida gli confessa tutto il suo amore.
Ciononostante Frida è rimasta nel cuore di tutti i lettori come l'amore perfetto di Zagor, o meglio, come l'amore che loro avrebbero voluto per Zagor. Il primo amore non si scorda mai, nemmeno quelli dei personaggi di fantasia che a nostra volta amiamo, parrebbe. Di sicuro lei è ancora innamorata di lui, come viene evidenziato anche nelle successive (rare) apparizioni.
Solo un anno dopo, nel 1976, alla fine della storia Kandrax il mago, Margie Coleman bacia appassionatamente Zagor dopo che questo l'ha salvata. La ragazza torna nelle successive apparizioni di Kandrax, ma non dimostra ulteriore interesse per Zagor, e tempo dopo dichiarerà di essersi anche sposata.
Poi abbiamo Virginia Humbold, nipote del capitano Fishleg, incontrata da Zagor nel 1978 all'interno della storia L'idolo Cinese. Qui la storia tra i due viene consumata senza pensieri e senza dover per forza parlare d'amore. Anche lei tornerà diverse volte.
Tra il 1975 e il 1978 Zagor si è quindi dato abbastanza da fare, ma poi deve arrivare addirittura il 1996 prima di incontrare, nella stessa storia, ben due donne interessate a Zagor (18 anni di astinenza e poi tutto assieme!). La storia è Vendetta Vudu, dove la sacerdotessa vudu Marie Laveau vorrebbe irretire Zagor credendolo la reincarnazione di uno spirito del suo culto, e mostra anche un chiaro interesse sensuale nei suoi confronti. Va meglio alla protagonista femminile, la giocatrice d'azzardo Gambit, che tornerà diverse volte e con la quale il rapporto sentimentale si fa burrascoso e interessante, molto più che con Frida a parer mio.
Nel 1997, nell'albo Il terrore dal mare,  per la prima volta si intravede una tetta, ma disegnata senza il capezzolo. Zagor non la vede, comunque.
E poi boh, a meno che non ne abbia dimenticata qualcuna (cosa più che possibile) e tralasciando i successivi ritorni dell'una o dell'altra (in particolar modo di Gambit, che come avrete capito è la mia preferita), Zagor ha continuato a non battere chiodo fino a oggi, in una storia nella quale si capisce che è andato con una prostituta da giovane, quindi prima di prendere l'identità di Za-Gor-Te-Nay.

Zagor Le Origini 3: Il Demone Cannibale recensione

Abbiamo capito che Zagor è uno spirito libero, che piace alle donne (e vorrei vedere, con l'animo eroico che si ritrova accompagnato da quegli eroici pettorali) ma che rifiuta categoricamente di lasciarsi trascinare in un qualsiasi rapporto che vada oltre la botta e via. Io, quindi, tutta questa stranezza in un rapporto con una prostituta non ce la vedo. A ciò aggiungiamo che viveva in un periodo storico e in un ambiente in cui la prostituzione era legale e normale. Le prostitute erano malviste dalla comunità benpensante, ma i loro clienti erano in genere socialmente accettati senza problemi. Se volete approfondire, vi consiglio questo articolo su farwest.it. E, per quanto il far west di Zagor non abbia molte pretese di realismo, sempre far west è.
Tutto questo scandalo, quindi, per me non c'è, e non mi sembra nemmeno che non sia in linea con il personaggio. Mi sembra piuttosto che molti idealizzino il personaggio, scambiando il canone letterario con la loro visione dello stesso. Idealizzano Zagor e il rapporto con Frida, senza tener conto realmente di quello che si è visto successivamente o rifiutandolo come "una storia che non gli è piaciuta", dimenticando che il fatto che non gli sia piaciuta non vuol dire che non sia stata scritta.
Vedono Zagor come un eroe puro e immacolato, portatore di sani principi, esempio per le giovani menti. Lo stesso Zagor che uccide almeno due o tre persone al mese. Tutti cattivi, eh, per carità. Batman intanto, l'esempio più classico dell'eroe cupo e violento, non ha ancora ammazzato nessuno (a parte nelle primissime storie, poi cancellate dal canone).
Idealizzando Zagor e Frida, però, forse idealizzano in realtà la loro giovinezza, e le sensazioni che all'epoca aveva dato loro leggere quella storia. Sensazioni che, mi dispiace ragazzi, non torneranno più. Le storie sono diverse, e anch'io sono convinto che la prosa di Nolitta non sia ancora stata superata dai successivi autori, sono cambiati i ritmi narrativi (nei fumetti moderni non sembra esserci più posto per gag di Cico che durano mezzo albo, quanto mi mancano), ma soprattutto siete diversi voi. Siete cresciuti, la vita vi ha preso a calci, e vi sembra che ogni cosa legata alla vostra giovinezza fosse meravigliosa. E' così anche per me, ma è solo una sensazione.

Il Moro

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4 commenti:

  1. Incredibile, e io che credevo che i fan di Tex fossero troppo bacchettoni, invece alla fin fine i fan so' tutti uguali :-D
    Anni fa ricordo un intervento disperato di Bonelli nelle pagine della posta: in una storia, quando Tex entra in un locale dove sul palco si stanno esibendo delle ballerine... si permette di salutarle con un entusiasmo ritenuto troppo volgare. Scherziamo? Cos'è tutto questo sesso? Inondato di lettere di fan indignati, Bonelli non sa dove sbattere la testa, e sottolinea quanto ripetuto in tanti decenni di onorata carriera: Tex non deve cambiare una sola virgola, dal 1948 in poi! Perché appena fa mezzo passo in qualsiasi altra direzione, i fan insorgono!
    Per fortuna in tempi lontani, magari per colpa della rivoluzione sessuale, Kit Carson ha iniziato a guardare le donne e quindi la parte "sessuale" della testata spetta a lui: appena c'è una donna in vignetta, Kit fa qualcosa che potrebbe assomigliare a guardarla e subito Tex lo redarguisce con "vecchio reprobo". Alla milionesima ripetizione di questo schema, ho iniziato a provare un po' di noia...

    La storia sessuale di Tex è drammaticamente più breve di quella di Zagor. Mai, nessuna donna, neanche in pensiero, neanche per scherzo. Nel 1952 è sbucato fuori il figlio di Tex per Immacolata Concezione: forse l'ha partorito Lylith, la moglie indiana di Tex che all'epoca non aveva alcun peso nelle storie, ma di sicuro Tex non ha partecipato: lui è un monolito di indifferenza verso il gentil sesso. Probabilmente non sa neanche che le donne hanno delle "differenze" dagli uomini... :-D
    Millantando un amore assolutamente falso per Lylith - sposata controvoglia, la donna resiste per qualche vignetta poi velocemente sparisce da un fumetto prettamente maschile - per i successivi lunghi decenni Tex rimane fedele al suo immaginario amore per la morta, verso cui i fan gli consentono del sentimento. Oh, ma con moderazione, eh? Che se ci mettiamo ad amare pure le mogli morte qui diventa un fumetto troppo sessuale :-D

    Capisci perché sul finire degli anni Ottanta la Bonelli si è voluta sfogare con "Dylan Dog" e "Nick Raider", personaggi sciupafemmine con vignette piene di tette al vento? :-D

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    1. Sì la storia di Lilith mi ha sempre fatto un po' ridere, nei fumetti dell'epoca si vede pochissimo, e in quegli anni magari è anche giustificabile, i lettori volevano storie western, non storie d'amore. Alla luce di questo, però, l'idolatria di Tex per la moglie morta ha poco senso, visto anche che l'ha sposata per convenienza (o meglio, per salvarsi le chiappe).
      Comunque ti segnalo che Kit Willer, molto raramente, un po' di pelo l'ha visto, e ricordo perfino una storia sull'amore perduto di Tiger Jack, molto più interessante di tutta la (brevissima) fase di Lilith.
      I fan di Zagor non sono talebani come quelli di Tex, o meglio, non tutti: sono convinto che la maggior parte di loro siano più o meno in linea con quanto scrivo nell'articolo, magari non d'accordo su tutto ma comunque disposti ad accettare questo punto di vista. Ci sono anche lì gli impallinati che fanno commenti come quelli citati, ma sono una percentuale non maggioritaria, seppur abbastanza consistente da rendere impossibile per gli autori ignorare la loro voce (anche perché sono sempre quelli che urlano di più). Almeno, questa è l'impressione che ne ricavo partecipando ai gruppi Facebook su Zagor. Certo che i talebani di Tex sono una percentuale ben maggiore... :-D
      Io non leggo Dylan Dog, ma il fatto che sia stata varata una sotto-serie come "old boy", che continua a raccontare storie della versione di Dylan Dog precedente alla gestione Recchioni che ha cambiato un po' di cose (principalmente mandare in pensione Bloch e introdurre i telefonini, credo), mi fa pensare che anche lui abbia i suoi bravi fan indignati.

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