martedì 22 agosto 2023

Opinioni in pillole, ucronie sull'antichità: Vichinghi, Roma Eterna, IMPERO: Antologia Gladius & Sorcery

 Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Io stesso ho in corso di pubblicazione una saga di racconti lunghi (o romanzi brevi che dir si voglia) ucronico-fantascientifica (sì, è ferma da un po', ma non è finita, giuro) ambientata nell'antichità, tra antichi romani, vichinghi, Giappone feudale, Maya, indiani d'America... In effetti mi mancano gli indiani dell'india, ora che ci penso. Quasi quasi, per il prossimo racconto...
Comunque sia, sono diventato sensibile all'argomento, e mi sento perciò inevitabilmente attratto verso ogni opera dello stesso tipo. Ecco quindi una manciata di racconti o raccolte di racconti che ipotizzano ucronie sulle stesse popolazioni sulle quali mi sono concentrato io in Ucrònia.


Vichinghi di Marco Alfaroli recensione


Vichinghi di Marco Alfaroli

In questo racconto del 2016 si narra di come dei vichinghi siano finiti su un mondo alieno dove sono in lotta costante con altre tre razze di guerrieri violenti e selvaggi, e di come alcuni di loro decidano di raggiungere la montagna dove, secondo ogni razza, dimora la divinità di riferimento, Odino nel caso dei vichinghi.
Lo spunto è abbastanza interessante e l'ebook è impreziosito da quattro disegni, realizzati dallo stesso autore, rappresentanti le diverse razze, ma il racconto è semplicemente troppo breve per svilupparlo a dovere, una quindicina di pagine scritte grandi significa che i personaggi sono sagome di cartone senza alcuna caratterizzazione e non c'è nessun approfondimento dell'ambientazione. E personalmente i vichinghi con le corna sull'elmo mi hanno un po' infastidito, ormai si sa che non li indossavano davvero in battaglia ma solo, e anche su questo ci sono molti dubbi, in cerimonie religiose.



Roma eterna, di Robert Silverberg recensione


Roma eterna, di Robert Silverberg

Visto quello che vi ho detto all'inizio del post, un'ucronia sull'impero romano scritta da un autore di fantascienza noto come Robert Silberberg, non poteva non richiamare immediatamente la mia attenzione.
Silverberg immagina un impero romano in cui il cristianesimo non ha mai preso piede (e questo succede anche nella "mia" ucronia). Dopo la scissione tra oriente e occidente, l'impero si è nuovamente riunito ed è sopravvissuto fino ai giorni nostri, arrivando ad espandere la sua influenza sul mondo intero. 
Il libro, edito nel 2003, è organizzato in una serie di racconti, slegati tra loro, che tracciano una storia di questo impero alternativo.

E qui veniamo al problema di questo libro: si tratta appunto di una serie di eventi, spesso molto "asettici" in quanto, sebbene i racconti abbiano dei "personaggi che fanno cose", la maggior parte del testo è occupata da cronache del passato, con personaggi che raccontano le gesta di questo o quell'imperatore o leggono dei resoconti storici. In questi racconti c'è la Storia, quella alternativa immaginata da Silverberg, ma non ci sono le storie, i personaggi sono manichini che servono solo a illustrare avvenimenti storici sui quali per la maggior parte non hanno nessun peso.

Inoltre, Silverberg si è concentrato sulla storia della sua Roma alternativa, parlando di campagne militari e beghe politiche, ma ha del tutto dimenticato la società e quasi del tutto la tecnologia. Quasi mai nel romanzo si riesce ad avere un'impressione chiara dell'ambientazione in cui ci si muove. Roma sembra essere rimasta identica a sé stessa dalla fine del periodo repubblicano fino al corrispondente ab urbe condita dei giorni nostri. La società, ma anche la città di Roma, sembra non cambiare per nulla in duemila anni. Nei racconti di ambientazione più recente al massimo c'è qualche accenno al fatto che esistono i treni.

E poi, ci si concentra totalmente su Roma città e dintorni, con solo qualche puntatina più lontano. C'è un racconto ambientato in Sudamerica che non a caso è uno dei più interessanti. Nulla sappiamo delle province dell'impero, né fino a dove si estenda effettivamente.

Insomma tutti gli aspetti potenzialmente più interessanti di questa ucronia (almeno per il mio gusto) non vengono approfonditi, e anche la trama latita. 

Ammetto di aver fatto fatica a finirlo, e di aver sopportato fino all'ultimo nella speranza di vedere almeno una versione contemporanea o addirittura futura dell'impero romano. Ma niente.


IMPERO: Antologia Gladius & Sorcery recensione


IMPERO: Antologia Gladius & Sorcery

Si tratta esattamente di questo, di una raccolta di racconti di tipo "sword & sorcery" ma ambientati nell'antica Roma, uscita nel 2018.
Di solito lo "sword & sorcery" si ambienta in mondi fantastici per lo più in stile barbarico, come il suo più importante rappresentante, Conan. Ma questa raccolta ci rivela che questo non è assolutamente necessario per un racconto di questo tipo: l'antica Roma è un'ambientazione perfetta. I vicoli oscuri e malfamati dell'urbe possono essere pericolosi quanto i confini estremi delle province più lontane, e ovunque possono nascondersi minacce ultraterrene in grado di far tremare i polsi ai più coraggiosi tra i legionari.
Come in tutte le raccolte di racconti, anche qui ci sono quelli belli, quelli meno belli e anche qualcuno piuttosto sottotono. In tutti comunque riscontriamo una grande attenzione all'argomento e all'ambientazione, che nella maggior parte dei racconti risulta abbastanza precisa e sufficientemente approfondita. Sono poche le storie che avrebbero potuto avere ambientazioni diverse con pochi accorgimenti, quasi tutti sono ben calati nella realtà storica dell'impero romano.
La tradizione italiana dello "sword & sorcery" è viva e vitale, molti sono i bravi autori che si cimentano in questo genere. Possiamo addirittura dire che negli ultimi anni stiamo assistendo a un vero e proprio rinascimento del fantasy eroico e dello sword and sorcery. Questa raccolta si inserisce in questo filone, con in più la particolarità dell'ambientazione, che non può che attrarre tutti gli appassionati della storia romana come me.
Alcuni racconti validi, altri meno. Un paio abbastanza tremendi, nessuno particolarmente bello, ma mi sembra che la media sia buona, quindi mi sento di consigliare questa antologia a coloro a cui piace la storia romana (e possono accettare di vederla un po' bistrattata da demoni e mostri vari) e agli appassionati del genere, senza aspettarsi di leggere dei capolavori.


Il Moro

Altre ucronie e storie fantasy-fantascientifiche sull'antichità:

Questi hanno ambientazioni un po' meno "antiche":

date un'occhiata anche a questo articolo che ho scritto per il sito della mia saga ucronica, dove ho parlato di tutte le ucronie sull'impero romano che ho trovato.

E, già che ci sono, vi segnalo anche la mia recensione del romanzo storico Colosseum. Arena di sangue, di Simone Sarasso

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