martedì 28 febbraio 2023

Opinioni in pillole, fumetti americani senza supereroi: Robot 13, Maleficio, Flintstones Beyond, Motor Girl, Cinque anni

 Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Raccolgo qui un po' di commenti che ho scritto per fumetti che ho letto di recente, commenti troppo corti per diventare articoli a sé stanti. Questa volta ho messo assieme una manciata di fumetti americani ma che non contemplano i soliti supereroi.


Robot 13, di Thomas Hall e Daniel Bredford

Robot 13 recensione

Un fumetto scritto come l'avrebbe scritto Mike Mignola, disegnato come l'avrebbe disegnato Mike Mignola, ma con un argomento più "cool" e "pop" di quelli utilizzati da Mignola di solito: i miti greci al posto di quelli celtici. L'avesse fatto Mignola direi che è niente male, ma visto che non l'ha fatto lui cosa devo pensare di quest'opera che copia spudoratamente il suo stile? Sarei comunque abbastanza curioso di andare avanti, ma non ho mai visto i volumi successivi... 

Robot 13 recensione

Maleficio, di Daniel Moreci e Tim Daniel, disegni di Riley Rossmo e Colin Lorimer.


Maleficio recensione

Ho sempre avuto un debole per i lupi mannari, ma raramente sono riuscito a trovare storie in cui comparissero che potessi definire delle belle storie. Questa è una di quelle, breve (4 numeri) ma intrigante, solida, con personaggi stereotipati quel tanto che basta per non aver bisogno di approfondimenti. Non un capolavoro, ma una bella storia di licantropi, e non è che succeda così spesso.

Maleficio recensione


The Flintstones, di Mark Russell e Steve Pugh

The Flintstones Beyond recensione


Nel 2016 la DC Comics e la Hanna & Barbera Productions iniziarono un progetto, chiamato Hanna & Barbera Beyond, che prevedeva di riprendere i personaggi dei cartoni animanti e farne una versione più realistica, cupa e adulta. Di questa iniziativa fa parte Scooby Apocalypse, di cui abbiamo già parlato e che è la serie più lunga del progetto. The Flinstones invece è stata interamente raccolta in due volumi.

Pur essendo più "adulta e matura", questa è rimasta una serie comica.
Disegnata con un taglio realistico e di ottimo livello è composta da una serie di storielle legate da una vaga continuity, ognuna delle quali si concentra sulla satira a un particolare aspetto della società moderna. Dal consumismo alla politica, eccetera.
In pratica fa la stessa cosa che facevano i cartoni, ma con un disegno realistico e che fa molto meno ridere. E' satira di grana grossa, ma il principale difetto è che non viene costruita una storia in cui inserire della satira: viene prima deciso su cosa fare satira, e poi imbastita una trama intorno a quello. Sembra uno spettacolo satirico alla Crozza, per dirne uno, ma interpretato dai Flinstones.
Però come versione più adulta dell'originale funziona benissimo, molto meglio di Scooby Apocalypse.

The Flintstones Beyond recensione


Motor girl, Di Terry Moore

Motor girl, Di Terry Moore recensione

Dopo il numero esagerato (almeno rispetto alla storia che dovevano raccontare) di volumi di Strangers in Paradise, man mano che va avanti le storie di Terry Moore sono sempre più corte (nel blog trovate anche un articolo su Rachel Rising). Questo Motor Girl sta in un volume di duecento pagine, la lunghezza giusta per una storia surreale, divertente, malinconica e triste, che usando invasori spaziali, società segrete, armi fantascientifiche, rapitori pasticcioni e gorilla parlanti, racconta una storia sull'orrore della guerra e sul dramma dei reduci. Ottima lettura. 

Motor girl, Di Terry Moore recensione

Cinque anni, di Terry Moore 

Cinque anni, di Terry Moore recensione

Questo volume riunisce in un'unica avventura le protagoniste delle precedenti storie di Terry Moore. Peccato che sia anche la storia di gran lunga peggiore uscita dalla sua penna. 
Non so se mi sono perso qualcosa, credevo di aver letto tutte le altre storie di Terry Moore (a parte che non ho finito Stranger in paradise), ma qui la sensazione di entrare a film già iniziato è fortissima. Le protagoniste in questione sono unite per affrontare un pericolo mortale, ma non si sa come abbiano fatto a conoscersi, né come siano venute a conoscenza del pericolo. Durante la storia succedono cose, ma non si sa perché, chi sia amico di chi, chi nemico di chi, queste vanno in giro a fare cose e vedere gente senza preoccuparsi se noi ci capiamo qualcosa o  meno, e a un certo punto finisce, senza farci capire bene come è finito e lasciando un sacco di cose irrisolte. Ed è pure difficile distinguere i personaggi l'uno dall'altro, Terry Moore disegna sempre la stessa donna con pettinature diverse e poche altre variazioni. 
Da evitare come la peste.

Cinque anni, di Terry Moore recensione

Il Moro

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