Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
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Comunicazione di servizio:
questo post è stato preparato una settimana fa, ed esce solo ora per esigenze di programmazione del blog. Essendo l'Italia ormai uscita dal mondiale brasiliano è forse un po' fuori tempo massimo, ma ormai l'ho scritto e ve lo beccate, anche perché quello che ho da dire vale in qualsiasi momento dell'anno, non solo quando ci sono i mondiali.
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Quello che mi sta sulle palle non è il calcio in sè. Il calcio è uno sport come un altro, con la stessa dignità del curling e della ginnastica artistica.
Quello che mi sta sulle palle è l'effetto che ha sulla gente.
Mi sta sulle palle che la maggioranza degli italiani sappia snocciolare senza problemi la formazione delle squadre più seguite, mentre magari non sa che agli europei di scherma l'Italia è in testa al medagliere con quattro ori, tre argenti e tre bronzi. E mi sta sulle palle che a questi risultati i telegiornali nazionali dedichino una frazione dello spazio che dedicano a un solo calciatore che forse ha un po' di febbre e si potrebbe perdere una partita.
Mi sta sulle palle che gli stessi telegiornali aprano parlando dei mondiali, e che a un servizio di quasi 5 minuti su Balotelli che non ha giocato tanto bene ne segua uno di un minuto sui carri armati russi che sconfinano in Ucraina.
Mi sta sulle palle che una squadra intera del fioretto di cui sopra guadagni meno del più scalcinato dei giocatori di calcio di serie A, e che lo stato sia costretto ad assumere gli atleti olimpici tra i carabinieri per dargli uno stipendio così che possano allenarsi.
Mi sta sulle palle che qualsiasi radio nazionale parli dei mondiali a qualsiasi ora. Meno male che esistono gli mp3.
Mi sta sulle palle che la tastiera dello smartphone suggerisca parole come "Chiellini" e "Marchisio" come seconda o terza scelta quando inizi a scrivere "chie..." o "marc...".
Soprattutto mi sta sulle palle sapere che i media in fondo danno alla gente quello che la gente vuole.
Mi stanno sulle palle quelli che mi dicono: "Ma almeno i mondiali li guardi." Non più di quanto tu guardi quelli di pallamano, e prova a dirmi che non è la stessa cosa.
Mi stanno sulle palle quelli che dicono "abbiamo vinto", manco avessero giocato pure loro.
Mi stanno molto di più sulle palle quelli che la volta dopo dicono "Hanno perso".
Mi sta sulle palle l'utilizzo di uno sport come "oppio dei popoli" per distrarre la gente dalle cose più gravi.
Mi piacerebbe anche sapere chi è che ha deciso che il calcio è lo sport che deve per forza piacere a tutti.
E mi stanno pure sulle palle quelli che dicono "odio il calcio". Il calcio non ne può nulla. è tutto il circo che gli sta intorno che è marcio.
E comunque, io ancora non ho capito quando diavolo è fuorigioco.
Boh??? |
Il Moro