martedì 27 febbraio 2024

Videogiochi di Dragonball non di botte

Videogiochi di Dragonball non picchiaduro
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Dragonball sappiamo tutti cos'è, e sappiamo che è un brand legato strettamente al concetto di "botte"! Mazzate, combattimenti, chiamateli come volete, ma è questo quello a cui si pensa quando si pensa a Dragonball, giustamente, visto che anche nella parte iniziale, con Goku bambino, nonostante ci siano anche spunti narrativi diversi il concetto di risolvere i problemi a manate in faccia è sempre preponderante. Per la maggior parte del tempo, poi, l'abilità nel combattimento non è un mezzo per raggiungere un fine, ma il fine stesso.
Proprio per questo, la stragrande maggioranza dei numerosissimi videogiochi tratti dal brand (parliamo di più di 200 titoli!) sono picchiaduro, per lo più uno contro uno.

La stragrande maggioranza, appunto, visto che ne esistono alcuni che picchiaduro non sono. E proprio per questo quando li si prova risultano abbastabza stranianti!

Ho provato a raccoglierli qui. Per non rendere la lista troppo lunga ho escluso anche alcuni platform e RPG in cui comunque c'è una forte componente di combattimenti.


1986: Dragon Ball: Dragon Daihikyō, sviluppato da Epoch per la console Super Cassette Vision.
è il primo videogioco in assoluto per la serie di Dragonball, e non è un beat'em up! E' anche l'unico che non vede in nessun modo il coinvolgimento di Bandai o di Namco Bandai nella produzione.
Si tratta di uno shoot'em up a scorrimento verticale dove guidiamo Goku sulla sua nuvoletta, dalla quale può attaccare i nemici col bastone o sparare colpi di energia verso il basso.


1988: Dragon Ball: Daimaō Fukkatsu, per NES.
E' il primo gioco di ruolo basato su Dragonball, per l'esattezza sulla saga del Grande Mago Piccolo/Al Satan. Si tratta in realtà del seguito del precedente Dragon Ball: Shenlong no Nazo, che però non ho inserito in lista perché si tratta di un titolo in stile Zelda in cui ci si picchia già troppo per gli scopi di questo articolo, soprattutto durante gli scontri con  i boss.
Ha la struttura di un gioco da tavolo e gli scontri si eseguono tramite carte. Ci si muove sulla mappa, si entra in alcune ambientazioni dove ci si muove tramite comandi testuali, si incontrano persone, con alcune si parla e con altre si combatte, utilizzando appunto un sistema di carte.
Il video è della versione con patch amatoriale per la lingua inglese.


1989: Dragon Ball 3: Gokuden, per NES.
E' il seguito diretto del precedente. Il gameplay rimane lo stesso, gli scontri si risolvono tramite l'uso di carte.
La trama continua dal precedente fino allo scontro con Piccolo.


1990: Dragon Ball Z: Kyōshū! Saiyan, per NES
Un ulteriore seguito della saga di giochi di ruolo per NES realizzati con gli spostamenti simili a un gioco da tavolo e i combattimenti a base di un sistema di carte. Questo ripercorre la prima parte di Dragonball Z.


1991: Dragon Ball Z II: Gekishin Frieza!! per NES.
Continua la serie dei giochi di carte che ormai hanno release annuali, con la saga di Freezer.


1992: Dragon Ball Z III: Ressen Jinzōningen per NES.
Le release dei giochi di carte continuano, con la prima parte della saga di Cell. 


1993: Dragon Ball Z Gaiden: Saiyajin Zetsumetsu Keikaku per NES
E' l'ultimo titolo della serie di giochi basati sulle carte, ma invece di proseguire con la storia proposta nel manga e nell'anime prende una strada tutta sua e racconta una storia originale. E' il primo gioco a farlo nonché l'ultimo gioco di Dragonball per NES. Successivamente uscirà anche l'OAV Dragon Ball Z Gaiden: Il Piano per lo Sterminio dei Saiyan, che racconta la stessa storia.
Dall'OAV sono stati tratti anche due giochi per Playdia che consistono solo di scene animate tratte dal film, nel quale il giocatore deve effettuare la scelta giusta per proseguire nella storia.


1995: Dragon Ball Z: Super Goku Den — Totsugeki-Hen per Super nintendo.
E' un RPG che ripercorre la storia della saga fino al Grande Mago Piccolo. I combattimenti sono resi con un sistema a turni.


1995: Dragon Ball Z: Super Goku Den — Kakusei-Hen per Super Nintendo.
E' il seguito del precedente con lo stesso sistema di gioco, arriva fino a Freezer.


2002: Dragon Ball Z: Legendary Super Warriors, per Gameboy Color.
Anche se non fa più parte della stessa saga di cui sopra, è ancora un gioco di ruolo con combattimenti a turni basati sulle carte.


2006: Dragon Ball Z TV game
Si tratta di un plug&play, in pratica un joystick contenente tre giochi da attaccare direttamente alla TV. Questo contiene, oltre a un picchiaduro uno contro uno, anche un flipper e un incrocio tra uno sparatutto e Battle Flip Shot, una sorta di evoluzione di Pong. In questo video oltre a vedere come è fatto il joystick si vedono anche tutti e tre i giochi.


2007: Dragon Ball Mobile Series, per cellulari
Si tratta in realtà di una serie di giochi per cellulari. Nello specifico:

Dragon Ball Nyūmon! Kamesenryū
Dragon Ball Flipper
Dragon Ball Satoshi Meshi e Kakekko!
Dragon Ball Z Otello
Dragon Ball Z Ultimate Blast

Però ho trovato un video solo sul primo della lista, una sorta di collection di mini-giochi, credo.


2009: Dragon Ball Z: Attack of the Saiyans, per Nintendo DS.
Un altro RPG con i combattimenti a turni, stavolta niente carte: si preferisce un più classico sistema alla Final fantasy. La trama riprende la prima parte di Dragonball Z, fino al combattimento con Vegeta. 


2010: Dragon Ball Heroes, arcade.
Se riuscite a guardare questo video senza vomitare potete capire il gioco: si basa su delle carte collezionabili, un po' come i Pokemon, e dovete averne un po' con voi quando andate in sala giochi. Appoggiandole sul piano di gioco sbloccate personaggi, missioni, potenziamenti, eccetera.
Che poi alla fine ci si picchia comunque anche qui, ma per farlo bisogna muovere le carte in aree specifiche del piano. 
Il gioco ha avuto diversi porting e seguiti per Nintendo 3DS e Switch. Ogni volta che vengono rilasciate nuove carte vengono anche distribuiti nuovi arcade aggiornati.
Vale la pena soffermarsi un po' di più su questo Heroes, che ha una sua trama che non segue quella ufficiale, e che ha generato, oltre ai già citati seguiti, anche una nuova serie manga e un anime.
Il manga, intitolato appunto Dragon Ball Heroes, dalla trama che si legge in giro sembra non molto diverso da una fanfiction, con ritorni di diversi personaggi, scontri tra personaggi che non si sono scontrati nella serie originale, e personaggi nuovi. Essendo principalmente un prodotto fatto per vendere il gioco, non c'è una gran profondità di trama, laddove invece si preferisce esaltare i personaggi e darci giù secco col fanservice. Trasformazioni una dietro l'altra, personaggi più deboli che vincono contro personaggi più forti perché sono preferiti dai fan, cose così. Il manga è pubblicato in Italia da Star Comics, ed è arrivato al momento all'ottavo volume.
Non solo: esiste anche una webserie anime intitolata Super Dragon Ball Heroes, che al momento in cui scrivo ha superato i 50 episodi da 10 minuti (non mi è chiaro se segua la stessa storia del manga o se ne vada ulteriormente per conto suo). Gli episodi ogni tanto si trovano a gruppi su YouTube doppiati amatorialmente in italiano, spesso disordinati e con numerazione sballata, ma durano poco, la Toei tende a farli togliere.


2015: Dragon Ball Z: Dokkan Battle, per smartphone
E' uno strategico a turni, ammetto di non aver capito bene cosa bisogna fare, comunque è uno di quei giochi per cui su youtube si trovano un sacco di video con i titoli scritti in maiuscolo fatti da ragazzini che fanno le facce buffe, roba tipo FACCIO LA MOSSA DI STOKAUSEN CON GOKU SSJUKLGBT+!!!. Avete capito perché non ho approfondito. Per fortuna ho trovato questo video di gameplay senza commento.


2022: Dragon Ball: The Breakers, per PC e per le principali console  attuali.
Si tratta di un survival game, dallo schema simile a quello di Dead by Daylight, di cui parlai già qui.
E' quindi un gioco in multiplayer dove uno dei giocatori interpreta il "razziatore", cioè uno dei nemici principali della saga Dragonball Z (inizialmente Freezer, Cell e Majin Bu, ma altri sono stati gradualmente aggiunti con gli aggiornamenti). Gli altri fanno la parte di semplici umani, intenti a sopravvivere in un ambiente dominato dalla soverchiante potenza dei cattivi. 
Il giocatore che interpreta il cattivo può evolversi nelle sue varie forme compiendo determinate azioni, gli altri devono nascondersi e sfruttare l'ambiente per difendersi, ad esempio attivando delle barriere o simili. Il loro scopo sarebbe quello di trovare delle chiavi che permettono di attivare la macchina del tempo, che porta alla vittoria degli umani, mentre il cattivo per vincere può ucciderli tutti oppure trovare e distruggere la macchina del tempo prima che sia completata. Inoltre in particolari condizioni può distruggere completamente un'area della mappa per limitare i posti dove i sopravvissuti possono nascondersi. I personaggi principali invece con dei particolari bonus possono trasformarsi per qualche tempo in uno dei personaggi principali, così da essere abbastanza forti da affrontare il razziatore, anche se difficilmente basterà a sconfiggerlo.
La trama si ricollega ai due videogiochi della serie Xenoverse, con un Trunks che viaggia nel tempo per impedire anomalie temporali, e chiede aiuto al nostro personaggio per affrontare i redivivi cattivi di Dragon Ball Z, affidandogli missioni mentre lui è impegnato altrove.
Gioco potenzialmente molto interessante, ma che è stato abbastanza massacrato dalla critica.


E' abbastanza probabile che me ne sia sfuggito qualcuno, soprattutto nel campo dei giochi per cellulari e smartphone, o arcade presenti solo in Giappone. Nel caso, non esitate a segnalarmeli!

Il Moro


Ho pubblicato diverse compilation di videogiochi, videogiochi cioè accomunati da un tema particolare. Ad esempio tutti i videogiochi dove compare un particolare attore o personaggio, o seguiti più o meno apocrifi di un videogioco classico, e altre. Alcune sono "elenchi ragionati", altre veri e propri approfondimenti sul tema. Le trovate tutte a questo link.



6 commenti:

  1. Ricordo bene che "Dragon Ball Z II" alle superiore da me era diventato un classico, ci giocavamo sui computer della scuola, questo dice di come eravamo messi con la serie e con l'istruzione italiana, gran beò post! ;-) Cheers

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    1. Allora avevi già dei computer di un certo livello, io al massimo riuscivo a giocare a Nibbles e Gorillas! Ovviamente di usarli per studiare non se ne parlava...

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  2. Ma davvero? Non credevo...comunque più di 200 non è effettivamente roba da poco.

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    1. Sì, è una quantità allucinante. E' probabile che sia la cosa su cui sono stati fatti più videogiochi in assoluto, magari insieme a Star Wars.

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  3. Minchia, 200!
    Ignoravo tutti quelli precedenti alla PSX. A suo tempo avrei apprezzato i GdR per Super Nintendo, oggi manco morto tra dialoghi testuali che non finiscono mai e combattimenti a turni noiosi. Magari un GdR con combattimenti in tempo reale (come hanno fatto col remake di FFVII) e magari ci sono ma li hai omessi perché sono di botte.
    Amerei un adventure incentrato solo sulla ricerca delle sfere con Goku piccolo ma le botte ce le dovranno sempre inserire 😆

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    1. Infatti ne ho tolti diversi che erano botte solo più o meno ma comunque c'erano, ad esempio uno splendido piatform per GameBoy Advance con Goku piccolo, che era sì un platform ma gli avversari li dovevi menare.

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