martedì 15 dicembre 2020

Videogiochi di scacchi animati

videogiochi di scacchi animati

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Sono una schiappa a scacchi. Da ragazzino me la cavavo, battevo regolarmente tutti i miei coetanei, ma la maggior parte degli adulti mi asfaltava senza problemi! Poi non sono mai migliorato, ovviamente... Chissà, magari se avessi continuato ad esercitarmi ora sarei un campione... Sì, come no.

Ho anche provato qualche videogioco di scacchi, uscendone il più delle volte brutalmente umiliato e con seri problemi di autostima.

Mi hanno comunque sempre affascinato i videogiochi di "scacchi animati", quelli cioè dove quando una pedina veniva mangiata si poteva assistere a una animazione in cui le pedine combattevano. L'unica cosa che mi aiutava a vincere la mia ritrosia a farmi bastonare ripetutamente era la possibilità di divertimi mentre succedeva!

Ed ecco quindi una compilation di giochi di videogiochi di scacchi animati..

Io vi metto dei video di gameplay, ma se volete vedere solo le animazioni delle "prese" di solito basta cercare il nome del gioco seguito da "all animations" su Youtube.

Un po' di preistoria, prima.

Il primo esempio di "scacchi animati" di cui io sia a conoscenza lo abbiamo in un film, Futureworld, del 1976, sequel di Westworld. Qui i protagonisti muovono dei "robottini" creati con lo stesso principio dei robot del parco a tema. Per chi non lo sapesse, i due film del ciclo così come la recente serie remake sono ambientati in dei parchi divertimenti dove le attrazioni sono costituite da robot umanoidi.
Per il video ringrazio il blog CitaScacchi, che raccoglie tutte le citazioni degli scacchi in film, libri, fumetti, eccetera. Dovreste farci un giro.



Se Battle Chess, come vedremo, è stato il primo gioco di scacchi animati, esiste un altro gioco che può essere considerato il capostipite: si tratta di Archon, anche noto come Archon: The Light and the Dark, uscito nel 1983 per tutti i computer dell'epoca. Si ispira agli scacchi, ma non è un gioco di scacchi in quanto le regole di movimento dei pezzi sono diverse. E' stato anche il primo videogioco strategico a non essere una "semplice" riproposizione di un gioco da tavolo.
In Archon i pezzi sono animati e non è sufficiente andare sulla stessa casella di una pedina avversaria per "mangiarla": bisogna affrontare l'avversario in una sfida "arcade" nella quale i diversi personaggi possono usare i loro poteri, che vanno dallo sparare a creare scudi di energia, eccetera.
Il video qui sotto è della prima versione, per computer Atari. L'ultima versione, pompata graficamente, è quella per NES del 1989.
Il gioco ha avuto due seguiti, Archon II: Adept nel 1984 e Archon Ultra nel 1994. E' inoltre uscito un remake con grafica moderna nel 2010, intitolato Archon Classic, disponibile su Steam.


E ora iniziamo con i giochi di scacchi veri e propri.

1988: Battle Chess, uscito praticamente per ogni piattaforma conosciuta dall'uomo.
Le regole sono le stesse degli scacchi, ma le pedine sono animate, quindi camminano e combattono quando è il momento di mangiare una pedina avversaria. La regina usa anche la magia. L'esito dello scontro, comunque, è sempre determinato dalle regole degli scacchi.
Le varie versioni hanno differenze dal punto di vista della qualità grafica. Qui vi metto un video della versione forse più nota, quella per MS-DOS.
Contiene anche alcune divertenti citazioni "pop", ad esempio l'animazione del re che mangia l'alfiere omaggia il famoso duello con lo spadaccino in Indiana Jones e l'arca perduta.
Il gioco ha avuto un seguito nel 1990, Battle Chess II: Chinese Chess, ma è dedicato al gioco dello Xiangqi, noto appunto come "gli scacchi cinesi".


1991: Battle Chess Enhanced, altro non è che versione potenziata di Battle Chess per PC e 3DO.


1992: Battle Chess 4000, per MS-DOS.
è un ulteriore seguito di Battle Chess, stavolta a tema futuristico. Faceva uso di animazioni in stop-motion e conteneva numerose citazioni fantascientifiche.


1993: Star Wars Chess, per DOS, Windows e Sega CD.
Sì, il gioco di scacchi animati di Guerre Stellari. Qui abbiamo anche una trama: i Ribelli e l'Impero stabiliscono una tregua, e decidono di giocarsi il futuro della galassia in una partita di scacchi. Ok, non un gran trama.
Calcoliamo però che il secondo esempio di "scacchi animati" (del primo abbiamo parlato sopra) lo vedemmo al cinema nel primo Guerre Stellari del 1977, quindi questa mi sembra una valida chiusura del cerchio.


1993: Terminator 2: Judgment Day - Chess Wars per MS-DOS.
Scommetto che questo non ve lo aspettavate: un gioco di scacchi animati basato su Terminator 2!
Ma è davvero imbarazzante, quindi potete anche continuare a ignorarlo.
La particolarità è che i pezzi, invece di combattere direttamente sulla scacchiera, vengono trasportati in uno scenario tipico del cupo futuro di Terminator, dove scenette in CGI mostrano lo scontro.



1993: National Lampoon's Chess Maniac 5 Billion and 1, per DOS.
Questo gioco dal titolo lunghissimo si basa tutto sull'umorismo, basti dire che sul retro della scatola c'è scritto "Warning: Immature Content". In effetti, la "National Lampoon" a cui il gioco si riferisce era una rivista satirica americana dell'epoca. Il gioco si avvale di attori digitalizzati, che hanno realizzato anche le animazioni degli scontri.



1997: Combat Chess, per PC.
Simile a Battle Chess, con dei pezzi in stile "sword and sorcery". Purtroppo le animazioni non sono altrettanto interessanti.



1998: Lego Chess, per PC.
Si gioca con le minifig Lego, declinate a tema western o pirati. Ogni volta che un pezzo mangia un avversario viene mostrato un filmato, ambientato in uno scenario esterno alla scacchiera. Filmati divertenti ma troppo lunghi, al punto da stancare abbastanza in fretta.


2005: War Chess, per PS2.
Coinvolge nel gioco creature di stampo fantasy e mette a disposizione diversi scenari, quali deserti e foreste (senza nessun impatto sul gioco, ovviamente). Viene purtroppo a mancare del tutto l'elemento umoristico che ha contraddistinto quasi tutte le produzioni di cui abbiamo parlato fino a questo momento, e questa tendenza è destinata a continuare negli anni successivi.


2006: Online Chess Kinkdoms per PSP.
Anche questo ha una specie di trama. Esistono cinque diversi regni: Ordine, Caos, Magia, Ragione e Spirito, ognuno col suo bravo set di pezzi personalizzato. Il creatore dell'universo ha separato i regni perché non combattessero, ma loro hanno trovato il modo di combattere lo stesso. Bravi, eh?
Esiste quindi un vero e proprio "story mode", nel quale ci si muove su una mappa suddivisa in caselle con l'obbiettivo di conquistarle tutte. Ogni casella va conquistata con una partita a scacchi.
Il gioco mette a disposizione anche un "battle mode", nel quale si gioca in tempo reale: pur potendo muovere un solo pezzo per volta, cioè, non è più necessario aspettare che l'avversario finisca il suo turno! Ne viene fuori un bel casino...


2009: Chessmaster 10th Edition, per PC.
Quella di Chessmaster è la serie di videogiochi scacchistici più venduta di sempre e la più apprezzata per chi vuole imparare il gioco, ma è solo con la versione Chessmaster 10th Edition che compaiono i pezzi animati, presenti anche nel successivo Chessmaster: Grandmaster Edition.


2011: Battle vs. Chess, per tutte le principali piattaforme.
Il gioco è dovuto passare attraverso traversie legali per via della somiglianza del nome con il capostipite Battle Chess, quindi in nordamerica è stato pubblicato con il titolo Check vs. Mate.
Tutto in 3D e di stampo fantasy anch'esso, presenta alcune novità interessanti. Alla modalità classica si affiancano altre due modalità, "duello" e "slasher". Nella modalità duello per mangiare una pedina avversaria non sarà sufficiente raggiungere la sua stessa casella, ma la si dovrà affrontare in un minigioco nel quale premere i tasti giusti al momento giusto. Dato che i diversi pezzi hanno diversi livelli di potenza, vincere questi scontri sarà più difficile per il pezzo di minore importanza.
Nella modalità slasher, poi, ogni presa si trasforma in un vero hack 'n slash, o picchiaduro a scorrimento se preferite.
C'è poi una modalità campagna, nella quale vengono proposti al giocatore i classici quesiti scacchistici in stile settimana enigmistica, ovviamente declinati secondo lo stile del gioco, e tutta una serie di minigame.
Ecco un gameplay della modalità "classica",


e uno della modalità "slasher".


2015: Battle Chess: Game of Kings, per PC.
Altro non è che il remake del primo Battle Chess. Purtroppo non possiedo il gioco né sono riuscito a trovare recensioni dettagliate, ma da quello che ho capito dovrebbe essere né più e né meno che come l'originale ma con una grafica moderna.



2015 (credo): Board Defenders, per Android e IOS.
Questo è più che altro un puzzle game basato sugli scacchi, visto che si tratta di una sequela di enigmi in stile scacchistico e non è prevista una vera e propria partita a scacchi.
Lo inserisco lo stesso perché è abbastanza divertente e gratuito. Occhio però che è anche dannatamente difficile.



2015: Warhammer 40.000: Regicide, per PC e Android.
L'ambientazione di Warhammer 40.000 è tra le migliori mai create per un gioco di ruolo, almeno secondo me, che ho passato buona parte della mia giovinezza chinato sul tabellone di Starquest e ho anche letto un po' di romanzi della saga relativa (no, non ho mai giocato a Warhammer 40.000. Mai trovato la compagnia adatta. Porco boia). La maggior parte dei videogiochi tratti da questa ambientazione è di stampo strategico, e infatti ecco anche un bel gioco di scacchi!
C'è una modalità classic che nient'altro è che la versione Warhammer 40.000 di Battle Chess, ma il fulcro è la modalità Regicide. Qui i movimenti delle pedine sono quelli degli scacchi, ma c'è tutta una serie di regole aggiuntive tipiche da videogioco strategico. Ad esempio, a ogni turno si hanno tre punti azione, da suddividere tra movimento e attacco, e poi punti abilità, percentuali di successo, coperture, abilità speciali, eccetera eccetera eccetera.
E la modalità campagna ha perfino una trama decente!


2017: Chess With Zombies: Pawn Of The Dead, per Oculus Rift.
Qui una delle due fazioni è composta da zombi!
Il gioco in sé ha un gameplay abbastanza "normale", ma lo stile grafico e le animazioni che ricordano Plants Vs Zombies lo rendono divertente.



2018: Chessaria: The Tactical Adventure, per PC e Mac.
Tre razze fantasy a disposizione, e le regole sono quelle degli scacchi, quindi il pezzo che attacca mangia. Ci sono comunque diverse modalità di gioco a disposizione, quali affrontare dei boss, prendere possesso di una determinata zona, eccetera. Si possono giocare anche varianti degli scacchi, quindi scacchiere fatte in modo non tradizionale e pezzi nuovi con nuove possibilità di movimento.



2018: Pawn of the dead, per PC e IOS.
Gioco indipendente in cui, come nel gioco precedente con quasi lo stesso titolo, una delle due fazioni è composta da morti viventi. La particolarità è che i pezzi catturati da loro si trasformano in zombi e ci attaccano! Ovviamente è disponibile anche la modalità "normale".


2018: Chess multiple boards, noto anche come Chess parallel esports, per PC.
La particolarità di questo gioco è che si gioca su più scacchiere parallele con possibilità di saltare da una all'altra, un po' come negli scacchi tridimensionali di Star Trek (che ho scoperto essere solo la più famosa iterazione degli "scacchi tridimensionali", ne esiste una discreta quantità), ma qui si possono avere fino a 8 scacchiere contemporaneamente. 


E questo è quanto. E' altamente probabile che esistano altri giochi di questo tipo, in particolare usciti negli ultimi anni in cui, grazie a piattaforme come Steam e agli smartphone, sono uscite vagonate di giochi indipendenti, semi indipendenti o comunque a basso budget. Se ne conoscete di interessanti non esitate a segnalarmeli.

Nel periodo in cui redigevo questo articolo ho anche provato alcuni dei giochi qui presentati, e niente da fare: sono rimasto una schiappa.

Il Moro


Ho pubblicato diverse compilation di videogiochi, videogiochi cioè accomunati da un tema particolare. Ad esempio tutti i videogiochi dove compare un particolare attore o personaggio, o seguiti più o meno apocrifi di un videogioco classico, e altre. Alcune sono "elenchi ragionati", altre veri e propri approfondimenti sul tema. Le trovate tutte a questo link.



11 commenti:

  1. In questa lista conta pure quella partita, a scacchi virtuale, tra Batman e L'Enigmista vista in un imprecisato episodio della TAS? Io l'ho sempre adorato.

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    1. A me interessavano i videogiochi, ho inserito solo l'esempio dei primi scacchi animati visti al cinema con intento storiografico! Poi nel cinema e in televisione se ne sono visti altri esempi, ma questa ricerca la lascio fare a te! 😉

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    2. Comunque io sto imparando a giocare lo scacchi proprio in questi giorni.

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    3. Allora il videogioco giusto per te è chessmaster, che viene in genere indicato come il più adatto per chi sta imparando. e le ultime versioni hanno anche gli scacchi animati!

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  2. L'ho provato qualche anno dopo, avevo già windows 98 o XP credo, e mi menava regolarmente! 😁

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  3. Animati o meno, prima dovrei imparare a giocarci in maniera degna :D

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    1. Mio padre mi asfaltava con una tale facilità che a un certo punto ho smesso di provarci... Ecco, ho trovato qualcuno a cui dare la colpa! 😆

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  4. Con Archon e il primo Battle Chess ci sono cresciuto, ma nonostante ciò sono sempre stato una schiappa a giocare a scacchi.
    Tempo fa mi divertivo a giocare anche con quello che usciva integrato con altri giochi Windows tipo Cuori o il flipper.

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    1. Quello ammetto di non ricordarmelo. Ma a cuori e flipper ci ho passato una discreta quantità di tempo.

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  5. Quoto Pirkaf: Archo e il primo Battle Chess li porto nel cuore - il primo su Commodore64, il secondo in seguito su PC - ma da lì a vincere partite ce ne vuole. (Di Archon adoravo anche la colona sonora "bittosa".)
    Ti ringrazio per la citazione e non pensavo che un filmaccio come "Futureworld" potesse mai avere un qualsiasi valore in un suo qualsiasi aspetto. Curioso che poi cinema e TV prediligeranno gli "scacchi umani" rispetto a quelli "animati".

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    1. Dai, Futureworld non era così ma... ehm, lasciamo perdere.
      Erano gli anni '70, nel cinema, in particolare di fantascienza, non era ancora già stato detto "tutto", quindi trovare interessanti innovazioni anche nell'immondizia non era così strano.

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