Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Redline è un film d'animazione giapponese del 2009, diretto da Takeshi Koike, che in seguito ha diretto tre film di Lupin III.
La storia gira intorno a una gara di automobili interplanetaria, nella quale è permesso praticamente di tutto tranne usare motori antigravitazionali.
Queste corse folli ed esagerate, nelle quali gareggiano piloti coloriti come le loro bizzarre automobili, hanno un successo di pubblico incredibile su tutti i pianeti della galassia, ed è proprio il voto del pubblico a decidere quale sarà il prossimo pianeta sul quale la gara si dovrà svolgere.
Abbiamo una scena di corsa assolutamente spettacolare in apertura del film, lunga e coreografata in maniera sincopata, con un montaggio così veloce e frenetico da fare sogghignare dal piacere,
Lo stile del disegno è quello proprio di opere come Lupin III o Cowboy Bebop: alieni a parte, ci sono umani allampanati altissimi e magrissimi, donne umane altissime e magrissime ma con tette enormi, insomma avete capito il tipo. Fisionomie che, come anche i mezzi, vengono deformate, stiracchiate, allungate, strizzate dalla velocità e da una regia frenetica che si lascia andare ad inquadrature ardite, come tipico di molti film d'animazione giapponesi imperniati sull'azione, ma spinte qui all'estremo.
Sedetevi con noi e facciamo quattro chiacchiere. No, la birra non ve la paghiamo.
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martedì 28 aprile 2020
mercoledì 22 aprile 2020
Trolls: i due film e la serie animata.
Salve a tutti, È il moro che vi parla!
Mio figlio cinquenne guarda volentieri la serie di cartoni animati Trolls - La festa continua! su Frisbee. Anche se, devo ammettere, piacciono più a me che a lui.
Il cartone animato della DreamWorks, con protagonisti questi folletti colorati sempre inguaribilmente felici e ottimisti in ogni circostanza, nonostante vivano in una foresta dove praticamente ogni pianta e ogni pietra sembrano volerli mangiare, è in effetti pieno di battute, citazioni, situazioni che sono chiaramente rivolte ai genitori che guardano il cartone insieme ai bambini, i quali molte cose semplicemente non le possono capire. Nonostante il plot parli di questi mostriciattoli sempre allegri e felici, disposti a perdonare qualunque cosa e a mantenere la loro ottusa felicità in ogni circostanza, il cartone riesce ad essere tutt'altro che sdolcinato, e numerosi sono i momenti in cui ti viene da pensare "questo alla Disney non avrebbero mai potuto farlo". A ciò aggiungiamo che praticamente in ogni puntata c'è almeno una canzone originale, e sono quasi tutte belle.
Fin dalle prime puntate cartone da l'impressione allo spettatore di arrivare a storia già iniziata, e mi chiedevo se non ci fosse una prima stagione che magari non fosse mai arrivata in Italia. Ho invece scoperto recentemente che esiste un film del 2016, intitolato semplicemente Trolls, che è in effetti il punto di origine della serie.
Ho quindi guardato insieme al cinquenne il film in questione, e ho notato qualche stranezza.
Mio figlio cinquenne guarda volentieri la serie di cartoni animati Trolls - La festa continua! su Frisbee. Anche se, devo ammettere, piacciono più a me che a lui.
Il cartone animato della DreamWorks, con protagonisti questi folletti colorati sempre inguaribilmente felici e ottimisti in ogni circostanza, nonostante vivano in una foresta dove praticamente ogni pianta e ogni pietra sembrano volerli mangiare, è in effetti pieno di battute, citazioni, situazioni che sono chiaramente rivolte ai genitori che guardano il cartone insieme ai bambini, i quali molte cose semplicemente non le possono capire. Nonostante il plot parli di questi mostriciattoli sempre allegri e felici, disposti a perdonare qualunque cosa e a mantenere la loro ottusa felicità in ogni circostanza, il cartone riesce ad essere tutt'altro che sdolcinato, e numerosi sono i momenti in cui ti viene da pensare "questo alla Disney non avrebbero mai potuto farlo". A ciò aggiungiamo che praticamente in ogni puntata c'è almeno una canzone originale, e sono quasi tutte belle.
Fin dalle prime puntate cartone da l'impressione allo spettatore di arrivare a storia già iniziata, e mi chiedevo se non ci fosse una prima stagione che magari non fosse mai arrivata in Italia. Ho invece scoperto recentemente che esiste un film del 2016, intitolato semplicemente Trolls, che è in effetti il punto di origine della serie.
Ho quindi guardato insieme al cinquenne il film in questione, e ho notato qualche stranezza.
venerdì 17 aprile 2020
Geek League: Viaggio in 11 domande nel Disney Universe
Salve a tutti, è Il Birraio che vi parla!
Torno a indossare i panni del fornitore di libagioni della meritoria squadra di supereroi della Geek League, stavolta impegnata a discutere del nuovo canale Disney+ e, più in generale, della Disney!
Inutile girarci troppo intorno: quella che oggi è generalmente considerata un Blob finanziario intenta a inglobare al suo interno qualsiasi cosa che possa essere anche solo lontanamente remunerativo per masticarla, digerirla, defecarla, darle una ripulita e rimetterla sul mercato rivista in un modo che non piace a nessuno ma che misteriosamente continua a macinare miliardi, ha accompagnato noi ex giovani negli anni della nostra infanzia con un mucchio di film che hanno segnato l'immaginario di generazioni.
Ecco quindi che ci siamo studiati una serie di domande a tema Disney che permetteranno ai nostri numerosissimi fans di conoscere un po' meglio i loro supereroi nerd preferiti!
mercoledì 15 aprile 2020
L'eredità dell'eternauta 7: tutto il resto
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Come vi ho detto nel post precedente, non ci sono al momento ulteriori seguiti a fumetti de L'eternauta, almeno non che io sappia. Ma la storia ha avuto talmente tanto successo in Argentina che più volte si è tentata una trasposizione in altri media. Il più delle volte, appunto, solo tentato.
martedì 7 aprile 2020
L'eredità dell'Eternauta 6: El Regreso, di Lopez e Pol, e le storie brevi
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Continuiamo a parlare, come ormai da oltre un mese, dei vari seguiti a quel capolavoro de L'eternauta che sono stati sfornati negli anni.
E' abbastanza complicato capire la storia editoriale di questo El Regreso, che possiamo tradurre con Il ritorno, anche se questo è il titolo scelto da 001 Edizioni per portare in Italia El Eternauta II (e già qua abbiamo la prima complicazione).
Complicato perché quasi tutte le fonti sono in spagnolo (non mi risulta che L'Eternauta abbia avuto nel nordamerica lo stesso successo che in molte altre parti del mondo), e quindi personalmente capisco quello che capisco, e il traduttore di Google fa quello che può (quindi poco).
Come già accennato esiste una rivista chiamata El Eternauta gestita da Francesco Solano Lopez, un contenitore dove, oltre alle già citate Il mondo pentito e la seconda parte di Odio cosmico, sono state pubblicate:
la storia El Regreso (Il ritorno) di di Pol e Lopez, suddivisa in nove uscite (per un totale di quasi 300 pagine), nel 2003;
la storia La bùsqueda de Elena (La ricerca di Elena) sempre di Pol e Lopez, che è il seguito diretto di El regreso suddivisa in sei uscite, nel 2006;
la storia La fin del mundo, che è il finale della trilogia iniziata con El regreso, suddivisa in tre uscite, nel 2010.
La raccolta di storie brevi El Perro Llamador y otras historietas (Il richiamo del cane e altre storie), scritte da Sergio Kern e disegnate da autori vari.
A quanto sono riuscito a capire, Il mondo pentito, la seconda parte di Odio cosmico e Il richiamo del cane e altre storie, anche se sono pubblicate nella stessa rivista, sono le uniche a cui è stata applicata da Solano Lopez l'etichetta "Universo Eternauta", il che vorrebbe dire che sono quelle considerate "canoniche" dall'unico autore vivente (all'epoca, è mancano nel 2011) dell'opera originale. Anche le copertine di queste tre sono simili, con Juan Salvo/Galvez che guarda verso l'alto.
Su questo però ho trovato informazioni discordanti, anche perché Lopez ha disegnato anche le altre storie, quindi sentitevi liberi di smentirmi o di aggiungere altre informazioni.
giovedì 2 aprile 2020
E se il coronavirus non sparisse mai?
Salve a tutti, È il moro che vi parla!
Io sono un appassionato di fantascienza, uno che legge quasi esclusivamente libri di fantascienza da più o meno da quando hai imparato a leggere, e ne scrive addirittura. Mi viene quindi abbastanza naturale immaginare scenari futuri più o meno probabili. Ispirato dal momento chiaramente distopico che stiamo vivendo, mi è venuto da chiedermi: come cambierebbe il mondo se il Covid-19 non venisse mai sconfitto?
Sì, lo so, è un po' macabro, ma allo stesso tempo io la vedo come una professione di fiducia in un'umanità che fino adesso mi ha sempre solo deluso. Sono abbastanza sicuro che non andremo in giro abbigliati in questo modo:
Questo, quindi, è quanto sono riuscito a immaginare, di un futuro distopico dove l'umanità è costantemente minacciata da un nemico invisibile. Un mondo dove i giovani saranno nati in un mondo che ha sempre avuto questa minaccia sospesa sulla testa.