Zarya-1

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Zarya-1 è un gioco fantascientifico di tipo narrativo uscito nel 2017 per Android e su Steam. In pratica si tratta di una storia a bivi, nella quale chattiamo in schermate di testo con i personaggi coinvolti nell'avventura dando loro consigli che gli permetteranno di uscirne vivi o li condanneranno a una fine orribile.

Il debito di Zarya-1 (in russo "Alba 1") nei confronti dei titoli dedicati a Taylor nella serie Lifeline è evidente, ma gli autori cercano comunque di trovare un approccio un po' diverso.

Qui noi impersoniamo il comando a terra, in contatto con una missione sulla Luna incaricata di investigare su un misterioso segnale. Possiamo quindi dare ordini a un gruppo di quattro o cinque membri. Per risparmiare banda e rendere le comunicazioni Terra-Luna più rapide, ogni cosa che i membri della squadra dicono viene trascritta, e ci arriva solo sotto forma di testo. Non so se questa cosa abbia senso, ma è un buon modo per rendere l'avventura più immersiva. Tra una comunicazione e l'altra ci sarà del tempo di attesa, durante il quale i personaggi compiranno diverse azioni, dormiranno, si sposteranno in un'altra zona, insomma, veniamo contattati ogni tanto solo quando hanno bisogno di noi, tramite notifiche come quelle degli sms.

A differenza dei titoli fantascientifici della serie Lifeline, quindi, qui abbiamo a che fare con più personaggi, ognuno con delle caratteristiche e specializzazioni personali, e tutti professionisti.
Inoltre è stato pompato anche il comparto grafico: abbiamo uno sfondo con un'immagine della luna che ruota lentamente, e ogni tanto i membri della missione ci spediranno anche delle fotografie, o ci verranno mostrati degli schemi tecnici. Potremmo quindi parlare di "storia a bivi testuale con supporto grafico".

Anche qui, appunto, si tratta di una storia a bivi: a noi vengono presentate due o tre opzioni di dialogo, e in alcuni (pochi) casi queste saranno determinanti per l'esito della missione, ad esempio possiamo ordinare di scendere un crinale usando la via più veloce ma più rischiosa al posto di quella più lunga ma più sicura.
Le conseguenze dei nostri ordini in questo caso saranno abbastanza immediate (in Lifeline a volte si manifestavano anche dopo un bel po', se non addirittura solo nel finale): i nostri non ci metteranno molto a crepare male se daremo loro l'ordine sbagliato.

In caso di morte, l'unica cosa possibile sarà ricominciare dall'inizio del capitolo. Per poterlo fare è necessario visualizzare un breve video pubblicitario, a meno che non si acquisti la versione senza pubblicità. Niente di particolarmente invadente.

La cosa peggiore del gioco è probabilmente la sensazione di impotenza. In pratica non si può far altro che seguire la storia, dato che la maggior parte scelte che ci vengono proposte sono semplici opzioni di dialogo che non hanno influenza sulla trama. Le decisioni importanti sono ben poche, meno di una decina credo, e quasi tutte assolutamente casuali. Capita che a un bivio ci venga chiesto se andare a destra o a sinistra, senza altre informazioni. In questo modo non si premia la capacità del giocatore di capire le situazioni o di risolvere gli enigmi, ma semplicemente la sua fortuna.
Inoltre nessuna decisione sembra avere effetti oltre l'immediato. Cioè, può capitare che una decisione scateni una reazione immediata, ad esempio far saltare una porta invece di scassinarla può portare ad una immediata perdita d'atmosfera, ma durano solo alcune linee di dialogo senza avere conseguenze nelle scene successive.

La traduzione in italiano è orribile, ricavata chiaramente con l'ausilio di un traduttore automatico e non rivista da un madrelingue. A volte si fa fatica a capire cosa diavolo stiano dicendo.

E infine la trama (la quale, come sempre,come sempre, ha delle somiglianze con Alien, il film più saccheggiato della storia dei videogiochi) è poco interessante e lascia anche molte domande in sospeso. Io l'ho finito con una "vittoria parziale", ma non mi è venuta voglia di rigiocare per la quarta volta l'ultimo capitolo per avere il finale migliore, quindi non escludo che ottenendo quello ci vengano date delle informazioni in più... ma in quel momento mi ero già stufato.
Il fatto che ci siano più personaggi, poi, toglie quell'aura di intimità che invece era predominante nella serie di Lifeline dedicata a Taylor. A Taylor ci si affezionava, e si poteva provare apprensione per lui, perso com'era in mondi alieni, e da solo. Qui manca questo aspetto.

Zarya-1 gode quindi di un migliore comparto grafico rispetto al diretto concorrente Lifeline nella serie di giochi dedicati a Taylor, ma perde dal punto di vista narrativo e del gameplay.

Il Moro

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