lunedì 11 marzo 2019

Manifest Destiny

Manifest Destiny recensioneSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Manifest Destiny è la storia che avrei voluto scrivere io.
Non nel senso che sia particolarmente bella, no (e comunque è bella), è proprio che ormai da un po' di tempo mi gira in testa questa idea di "weird west": pensate ai tempi della frontiera, ai primi esploratori che penetravano come coltelli nell'interno dello smisurato continente americano, senza sapere cosa avrebbero potuto trovarsi di fronte. Animali sconosciuti, razze mai viste, culture aliene... e magari anche qualcos'altro. Chi può dire cosa potrebbe nascondersi in quelle immensità, in quegli spazi sconfinati in cui nessun uomo bianco è mai giunto prima? Chi domina quelle terre?
Un weird west dove la frontiera è un confine con un altro mondo. Dove l'esplorazione di terre sconosciute non è troppo diversa dall'esplorazione di un pianeta alieno. Insomma, una rivisitazione del mito della frontiera, e delle prime esplorazioni del continente americano, in chiave weird west, mi sembrava un'idea interessante.
Poi scopro non solo che qualcuno ci ha già pensato, ma che il fumetto è in corso di pubblicazione dal 2013 per la Image Comics, ed è già arrivato al 36simo numero.
Non che sia una novità, mi è già successo una volta. Anzi, due.

Va beh, torniamo a parlare di Manifest Destiny, và.
Innanzitutto, così il "destino manifesto"?
Si tratta di una frase propagandistica usata negli Stati Uniti negli anni 1840, per promuovere l'espansionismo americano verso ovest. L'idea era di presentare l'espansione come una cosa ovvia e ineluttabile.
La frase venne coniata dal giornalista John L. O'Sullivan, che la usò in diverse occasioni, di cui la più famosa è probabilmente quella detta in occasione della disputa dei confini dell'Oregon con il Regno Unito. O'Sullivan sosteneva che gli americani avrebbero dovuto prendersi l'intero Oregon, con questa motivazione:
"E tale rivendicazione è per diritto del nostro destino manifesto di diffonderci e possedere l'intero continente, che la Provvidenza ci ha dato per lo sviluppo di un grande esperimento di libertà e di autogoverno federato, che ci è stato affidato"
Insomma, una scusa per annettere territori, come se fossero stati investiti da una missione divina. E la cosa non è mai terminata, perché questa cosa di "portare la democrazia" in giro per il mondo gli americani non l'hanno ancora persa.

Manifest Destiny recensione
In questa immagine tratta da Wikipedia viene rappresentata l'espansione americana verso ovest, con i coloni che portano la luce e la civiltà (rappresentata anche dalla ferrovia e dai fili del telegrafo)  e i "selvaggi" nativi che fuggono verso le tenebre.


E ora passiamo a parlare di Lewis e Clark.
La spedizione di Lewis e Clark è una storia di cui avete sicuramente già sentito parlare: si tratta della prima missione di esplorazione del continente americano che sia riuscita a raggiungere la costa ovest via terra. Il viaggio, finanziato e voluto da Thomas Jefferson, all'epoca presidente degli Stati Uniti, partì da Pittsburgh il 31 agosto 1803 e raggiunse St. Louis il 23 settembre 1806, con molte informazioni utili sulla geografia, sulla fauna, sulla flora e sulle popolazioni dell'interno del continente. La spedizione fu di certo avventurosa, ma non tanto quanto la versione della stessa raccontata in questo fumetto...


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La spedizione si inoltra in territori sconosciuti, dicevamo, e la prima cosa che incontra è un misterioso, enorme arco formato da piante. In seguito sarà chiaro che, ogni volta che incontreranno un arco del genere, verranno in contatto con qualche specie di animale, pianta o altro totalmente aliena... e totalmente minacciosa. Si va da creature che sembrano sia centauri che minotauri (cioè hanno testo da bufali, torsi umani e quattro zampe da bufali) a volativi parlanti, da funghi in grado di animare i cadaveri a nebbie che provocano allucinazioni e chi più ne ha più ne metta.


Manifest Destiny recensione

La serie funziona a cicli, sei o sette numeri costituiscono un episodio (e vengono in seguito raccolti in volume), ogni episodio un differente arco misterioso e una corrispondente minaccia.
Mostri! Azione! Mostri!
Ma non solo. Anche personaggi intriganti, una trama più complessa di quello che potrebbe sembrare, misteri che non si riescono a svelare.
A momenti, è in grado di dare anche dei discreti pugni nello stomaco, oltre a stupire con dei bei colpi di scena.

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Variant cover promozionale del fumetto The Walking Dead per il lancio di Manifest Destiny.

Secondo me una bella serie, che mi fa anche un po' incazzare, visto che l'idea che avevo in mente io era davvero molto simile.
Sono solo due le critiche che posso muovere a questa serie (a parte l'avermi rubato l'idea): la prima è che, vista la discreta quantità di gente che muore ogni volta, viene da chiedersi quanti membri contasse inizialmente la spedizione...
E la seconda è: quand'è che va avanti?!?!
Siamo fermi al numero 36 da agosto, siamo ben lontani dallo svelare tutti i misteri e anche dal raggiungere la costa ovest... E allora? Quando arrivano i numeri nuovi?
Non ci sono notizie di cancellazione, ma nemmeno annunci di nuovi volumi... Hanno deciso di farmi soffrire per l'eternità?!

Il Moro.

8 commenti:

  1. A me piace la conquista del West, un po' meno le versioni alternative "strane". Il miscuglio con la mitologia non mi attrae ma devo ammettere che il bufalotauro è un'idea geniale! 😁
    Riguardo la durata, auguri, le serie della Image sono sempre lunghissime, sempre se finiscono.
    Ti sono vicino per la rosicata. Magari scrivi qualcosa analoga 😉

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    1. A questo punto faccio che scrivere il seguito! ;-)

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    2. Dipende dalle serie, ne ho lette diverse durate non più di 30 numeri, solo The Walking Dead non finisce più, a parte i classici Spawn e Savage Dragon.

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  2. Nell'estate del 2014 mi infiammai per l'iniziativa "Risorgimento di Tenebra" a cui volevo assolutamente partecipare. Visto che era chiamata "italian weird western", in quanto si poneva in un periodo perfettamente sovrapponibile con il West americano e prevedeva tematiche horror, mi sono lanciato in una bella mangiata di Weird Western, sia film che fumetti, trovandolo un genere più vivo che mai con idee splendide e forse troppo poco sfruttate.
    Per fortuna a me non è toccato il tuo cruccio - io volevo scrivere una storia d'assedio in salsa zombie e non ho trovato weird western simili - ma di sicuro ho gustato opere molto belle. Ho anche fatto le schede di tutti i film visti e questo mi fa ricordare che sarebbe il caso di rispolverarle, dopo tutto questo tempo :-P
    Sai che il fumetto lo conosco di nome da anni ma non sapevo di cosa parlasse? Grazie della dritta ;-)

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    1. Beh, diciamo che storie d'assedio con gli zombi non è che ne manchino... :-D
      Il fumetto secondo me merita parecchio, ma mi interesserebbero anche le tue schede sul weird west! :-p
      E' un genere che adoro e di cui si trovano ottimi fumetti, ma libri o film poca roba.

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    2. Intendevo storie d'assedio zombie nel West :-P
      Il genere zombie e il genere West sono pieni di assedi, ma curiosamente non ho trovato opere che fondessero i due elementi.
      Ora devo per forza andare a ripescare quella maratona dell'epoca e le relative note ;-)

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  3. La seguo con Saldapress, galeotto fu il numero gratuito distribuito nelle fumetterie, non conosco bene gli eventi storici a cui fa riferimento ma la serie mi piace molto, concordo su tutto. Ho preso giusto pochi giorni fa l ultimo volume uscito me lo ero scordato ma come hai detto la serie è purtroppo ferma.

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    1. Infatti, maledetti! Sono stati rapiti dai bufalotauri!

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