Il grande potere del Chninkel, di Van Hamme e Rosinski. Recensione.

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Jean Van Hamme, fumettista belga autore tra l'altro del capolavoro del fantasy a fumetti Thorgal, aggiunge con questa storia in tre parti una nuova perla alla sua bibliografia.

Nella terra di Daar infuria da tempo immemorabile una guerra tra tre immortali, ognuno dei quali ha a disposizione terre ed eserciti. Uno di questi eserciti utilizza la razza dei piccoli Chninkel (ometti con grossi nasi e orecchie) come schiavi, e uno di loro, il giovane J'on, viene investito di una sacra missione da parte di una creatura simile al monolito di 2001 e che si presenta come U'n, la divinità che ha creato il mondo.

A volte con entusiasmo, più spesso l'esatto contrario, J'on intraprende la missione di far cessare la guerra, senza avere idea di come fare e con il solo ausilio del "grande potere", che U'n gli ha concesso senza spiegargli di cosa si tratta. Troverà ostilità, ma anche molta gente disposta ad adorarlo come " l'eletto "e a seguirlo, incontrerà un'incredibile carrellata di personaggi bizzarri e perfino l'amore, in una ragazza che lo considera " troppo sacro" per concederglisi.

La storia si snoda in 134 pagine in cui trovano posto paesaggi fiabeschi, temi religiosi e grande umorismo, grazie anche agli splendidi disegni di Rosinski, a suo agio in un bianco e nero particolareggiatissimo e di grande effetto. 134 pagine in cui si ride, ci si commuove e ci si appassiona. Van Hamme si conferma il mio autore preferito della scena franco-belga.

Il Moro.